Caos Tour alla partenza di Firenze, un tifoso fa cadere Jan Hirt: tre denti rotti
La Grande Boucle ha preso il via dalla città rinascimentale ma non sono mancati momenti di tensione. Le lamentele di Patrick Lefevere
Nessuno si augura di cominciare il Tour de France con una caduta. Ma cadere ancora prima dell'inizio della corsa, e per ragioni del tutto contestabili, e per di più danneggiandosi visibilmente, non predisporrebbe alla serenità nemmeno un bonzo.
Quello che è successo a Firenze stamattina è che Jan Hirt, compagno di squadra di Remco Evenepoel, dopo essere andato al foglio firma prima del via della prima tappa della Grande Boucle, mentre tornava al bus della Soudal Quick-Step, nella ressa del pubblico alla ricerca di autografi, e in una situazione in cui evidentemente non tutti erano dove dovevano essere, è stato buttato giù dall'impatto con un tifoso armata di zaino.
A Firenze una situazione complicata dal punto di vista organizzativo
Il capitombolo è stato tutt'altro che banale, dato che Hirt ha sbattuto di muso e si è procurato la rottura di tre denti, oltre a un'arrabbiatura difficilmente contenibile. Al corridore ha fatto eco il suo team manager Patrick Lefevere, che non perde occasione per esprimere le proprie lamentele ma che stavolta ha pienamente ragione: “Ci sono 100 regole per la squadra, ma una con lo zaino ha fatto schiantare Jan Hirt tra gli autografi e l'autobus. Tre denti rotti”, recita il tweet che l'esperto dirigente ha pubblicato poco fa. Hirt ha comunque regolarmente preso il via nella prima tappa.
La vicenda si inscrive in un Grand Départ fiorentino che è stato piuttosto accidentato: critiche all'organizzazione (ma più che altro alla poca vivibilità di un evento simile in una città complessa come Firenze) sin dalla presentazione delle squadre di giovedì; quanto a oggi, la gestione della zona dei bus è stata quantomeno rivedibile.
Per Jan Hirt l'incarico di coprire le spalle a Remco in salita
Jan Hirt, 33 anni di Trebic in Repubblica Ceca, è al suo secondo Tour de France. Vi partecipò già nel 2020 senza però lasciare tracce. Le sue migliori prestazioni nei GT le ha ottenute al Giro d'Italia, dove ha conseguito il sesto posto (più un successo di tappa) nel 2022 e l'ottavo quest'anno. Alla Grande Boucle Hirt avrà il compito di scortare Remco Evenepoel in salita, ragione per la quale è stato ingaggiato lo scorso anno dal team belga.
In carriera il boemo non ha ottenuto copiose vittorie, solo cinque, e a parte la frazione al Giro (si impose all'Aprica nella prestigiosa tappa del Mortirolo) brilla nel suo palmarès il Tour of Oman 2022, anche quello condito da un successo parziale. Di sicuro è stata, quella, la stagione più fruttuosa per lo scalatore.