Van Aert, dopo la caduta ©TVE
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La iella ha occhi solo per Wout: Van Aert cade in discesa alla Vuelta, è costretto al ritiro

Il belga era in fuga nella sedicesima tappa della Vuelta a España, quando in una curva nella discesa della Collada Llomenia è scivolato sul bagnato battendo il ginocchio

Mancava giusto un altro colpo di sfortuna alla stagione della Visma-Lease a bike e a quella di Wout van Aert. Il ventinovenne di Herentals era in fuga, l'ennesima di questa Vuelta a España 2024, quando in una curva della discesa della Collada Llomenia è scivolato sul bagnato in una curva a sinistra insieme ai due compagni di fuga Isaac del Toro (UAE Emirates) e Felix Engelhardt (Jayco AlUla).

Il ritiro e le lacrime

Quando si è fermato accanto alla bici, il belga si è toccato il ginocchio mostrando sofferenza; sul braccio destro c'erano vistosi rivoli di sangue per il graffio della scivolata. Dopo un certo tempo ha provato a ripartire piano, sperando che la botta passasse, ma dopo alcune centinaia di metri si è di nuovo fermato aspettando l'ammiraglia. Quando l'auto si è fermata, si è seduto sul bordo del bagagliaio toccandosi la botta e facendo segno di no con il capo, poi singhiozzando in un misto di patimento e disperazione. Il ritiro è stato poi ufficializzato.

La disperazione di Van Aert ©eugemf7 via X
La disperazione di Van Aert ©eugemf7 via X

Van Aert aveva vinto tre tappe in questa Vuelta a España, ed era in testa alla classifica a punto (per questo indossava la maglia verde) con 109 punti di vantaggio sul secondo, Kaden Groves (Alpecin-Decenuninck), e si era anche portato al comando della classifica degli scalatori, dove questa era a pari merito con Jay Vine (UAE Emirates), salvo poi totalizzare ulteriori 20 punti nella frazione di oggi, prima della caduta, contro i sei dell'australiano.

Era infatti transitato per primo sui due Gpm di prima categoria previsti, ovvero Mirador del Fito e Collada Llomenia: scollinato quest'ultimo, a 56 km dall'arrivo, aveva poi atteso il rientro degli altri sedici compagni di fuga, per poi mantenersi in testa al gruppo in discesa, e arrivare dopo sei chilometri alla curva che ha messo fine alla sua Vuelta. Il belga era anche alla ricerca della sua cinquantesima vittoria in carriera su strada, conteggio nel quale è ancora a quota 49 al pari del suo rivale di sempre Mathieu van der Poel, curiosamente anche lui recentemente costretto al ritiro dal Renewi Tour per una botta al ginocchio.

Una stagione orribile

Questa Vuelta era stata finora una parentesi positiva in una stagione orribile, che pur con prestazioni vincenti a febbraio (tra cui la bella vittoria nella Kuurne-Brussel-Kuurne) era stata rovinata dalla terribile caduta alla Dwars door Vlaanderen del 27 marzo, che gli era costata la partecipazione al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix, ma anche al Giro d'Italia, dove aveva riportato la frattura della clavicola, dello sterno e di diverse costole.

 

 

 

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