Giro delle Fiandre, Wout perde una pedina importante
Colpo di scena in casa Jumbo Visma; la squadra ha ufficializzato i sette corridori per la Ronde di domenica sul proprio account Twitter: manca il re della Parigi-Roubaix 2022 Dylan van Baarle
La Jumbo Visma, squadra che sta dominando questa campagna del pavé, dovrà rivedere i propri piani in vista della Ronde di domenica: è notizia di oggi l’assenza di Dylan van Baarle, che nel 2022 vinse la Parigi-Roubaix e fu 2° al Giro delle Fiandre. La squadra olandese ha annunciato sul proprio profilo Twitter la selezione per la prima delle due monumento del pavè e tra i sette manca il vincitore della Omloop Het Nieuwsblad; il motivo del forfait è la sua caduta all’E3 Saxo Classic che gli ha provocato dolori al ginocchio e alla spalla.
L’olandese in questi giorni si è allenato ma la squadra, dopo averlo tenuto a riposo per precauzione alla Dwars door Vlaanderen, ha deciso di fargli rinunciare anche al Fiandre per non compromettere la difesa della Parigi-Roubaix. Wout Van Aert avrà comunque il supporto di uno squadrone visto che gli altri sei selezionati sono Christophe Laporte - recente vincitore della Gent-Wevelgem e della Dwars door Vlaanderen - Tiesj Benoot, l’italiano Edoardo Affini, Tosh Van der Sande, Nathan Van Hooydonck e Tim van Dijke.
Durante la conferenza stampa organizzata dal team, il campione belga ha espresso belle parole per il compagno e si è mostrato fiducioso per la seconda Monumento dell’anno: «E’ una perdita importante per la squadra, Dylan (van Baarle, ndr) ha già dimostrato di essere un valore aggiunto nelle classiche lunghe; sta a noi ora occuparcene al meglio e non far sentire la sua mancanza». La squadra olandese nelle ultime stagioni non è stata molto fortunata in questa corsa visto che lo scorso anno ha dovuto rinunciare all’ultimo proprio a Wout Van Aert. Quest'anno faranno invece i conti con l’assenza di Van Baarle, secondo lo scorso anno, preso nell'ultima sessione di mercato proprio per non lasciare solo Van Aert nei momenti clou sul pavè. Aumentano quindi le responsabilità per Laporte, 9° lo scorso anno, e per Benoot, a cui negli ultimi anni è sempre mancato qualcosa per ottenere più di un piazzamento nei dieci.