Reverberi a Riunione Tecnica: "Spiace perdere Pellizzari, spero che dove andrà troverà spazio"
Ricca intervista al DS della VF Group-Bardiani CSF-Faizané: il bilancio del Giro, le prospettive di Pellizzari, il Giro Next Gen con Rojas e Pinarello, la difficoltà nel reclutamento dei giovani
Ieri Roberto Reverberi, DS della VF Group-Bardiani CSF-Faizané, è stato ospite ieri a Riunione Tecnica, la trasmissione live di Cicloweb, in onda il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 19 per tutta la stagione. Reverberi ci ha parlato del bilancio (positivo) del Giro d'Italia, dei prossimi obiettivi, e soprattutto di Giulio Pellizzari, corridore con tutti i numeri per sfondare ma che ora dovrà sperare di non restare chiuso dai tanti capitani se andasse in un team World Tour.
L'intervista e il programma completo si trovano sia a questo link che in fondo all'articolo.
Il bilancio del Giro: “I nostri risultati valgono per dieci a confronto dei team World Tour”
"Il Giro d'Italia è stancante, poi quando arrivi al lunedì dopo scopri che qualcosa ti manca. A farmi divertire sono stati i ragazzi, sempre disponibili a muoversi e ad andare all'attacco e a dare spettacolo. Nessuno si è tirato indietro, tranne Marcellusi che dopo la caduta a Napoli ha fatto fatica per una settimana, ma ha provato a riscattarsi nel finale. I ragazzi al mattino sanno già cosa devono fare, chi andare in fuga, chi recuperare, chi farsi vedere, tutti i giorni abbiamo qualcuno da lanciare all'attacco. Sono soddisfatto dei risultati: Fiorelli è riuscito a indossare la maglia ciclamino un paio di giorni, abbiamo vinto sei o sette volte l'Intergiro, e sempre Fiorelli ha vinto la classifica finale. Nella classifica a squadre eravamo sesti fino a un paio di giorni dalla fine, poi è saltato Pozzovivo e siamo finiti settimi. Per la nostra squadra sono buoni risultati: se avete visto il processo alla tappa mi hanno fatto dire il nostro budget, che mediamente è dieci volte inferiore a quello dei team World Tour: dovreste moltiplicare i nostri risultati per dieci per avere un paragone"
“Mi dispiace dover salutare Giulio Pellizzari, ho avuto poche volte un corridore così forte in salita”
"Per Pellizzari era la prima esperienza, non ci si aspettava niente. Abbiamo deciso di vedere come avesse reagito ai primi due giorni, ma dopo la prima tappa a Torino, dove ha fatto bene, ha avuto problemi fisici, soprattutto bronchite, nella seconda settimana ha fatto gran fatica, nelle Marche era in fondo al gruppo e non riusciva nemmeno a stare a ruota. Poi per fortuna c'è stata la crono e il giorno di riposo ed è riuscito a recuperare per un finale che è stato eccezionale.
Avevamo visto già al Tour of The Alps e nelle gare under quale potesse essere il suo livello, si è preparato bene, quindici giorni in altura al San Pellegrino e poi sull'Etna con la squadra. E'arrivato bene in terza settimana sia sul monte Pana che sul Grappa: lì ha anticipato, ma non è rimbalzato, anzi sul monte Pana è riuscito a battere Martínez in volata. Sul Grappa gli ero dietro: ho visto poche volte andare così forte in salita.
Mi spiace perdere perderlo, è un ragazzo che si fa voler bene. Spero per lui che la Bora, o quale sarà la squadra dove andrà, gli dia spazio. Non vorrei che facesse la fine di altri italiani a cui poi hanno tarpato le ali. Il procuratore non mi è nemmeno venuto a chiedere se volessi trattenerlo, quando una squadra World Tour prospetta queste opportunità al corridore, questo valuta subito di andare lì. Lui è uno che non sente la tensione, non ha paura di attaccare, e questo è un punto a favore della sua carriera. Ha ancora dei grandi margini di miglioramento, anche fisici."
"Al campionato italiano possiamo lottare per la maglia"
"I prossimi obiettivi sono il Tour of Slovenia e il campionato italiano, dove parteciperemo con 22 corridori. Quando l'abbiamo vinto con Zana non eravamo così tanti. A Marostica avevamo dodici corridori in fuga su venti. Il circuito non è durissimo, secondo me abbiamo buone possibilità di portare a casa la maglia".
Contiamo su Vicente Rojas per il Giro Next Gen
"Vicente Rojas ci è stato segnalato da un nostro massaggiatore cileno, lo abbiamo testato vedendo che ha un buon motore e lo abbiamo ingaggiato. Ha avuto molti problemi a inizio stagione, ora però stanno cominciando ad arrivare risultati. Contiamo su di lui per il Giro Next Gen, che inizierà il nove. Parteciperà anche Alessandro Pinarello, che è un altro prospetto buono come Pellizzari. Ci saranno anche Paletti e Scalco, che è un altro prospetto interessantissimo. Quest'anno potremo essere in sei, e la corsa sarà un po' più gestibile. Per fortuna qualche team development si è indebolito, essendo i più forti passati al team professionistico, penso che quest'anno potremo essere competitivi per la vittoria.
Io penso che la categoria under 23 non abbia più senso di esistere, oramai le World Tour hanno le squadre development. Noi prendiamo i giovani da juniores, li tesseriamo subito e li facciamo correre nelle corse Under-23, magari con qualche comparsa nelle corse professionistiche perché si rendano conto di cos'è il professionismo. Non possiamo aspettare se no ce li prenderebbero subito i team World Tour. La nostra politica è questa, ingaggiare i ragazzi juniores e farli crescere nel team. Ci sono corridori però come Viezzi che vogliono correre soprattutto in Belgio e nei Paesi Bassi, noi purtroppo non potremmo garantirgli quel calendario."