Giallo sulla morte di Muriel Furrer. Ecco il punto sulle indagini
L'intervento della polizia svizzera chiarisce poco o nulla sulla drammatica morte della giovane ciclista elvetica, deceduta durante i Mondiali femminili junior
Un tragico evento che ha gettato un'ombra su quello che avrebbe dovuto essere uno dei momenti più celebrativi del mondo del ciclismo: i Campionati mondiali di ciclismo a Zurigo. Gli inquirenti stanno cercando di dare una spiegazione alla morte di Muriel Furrer. Ecco il punto sulle indagini.
Durante la gara femminile junior, la diciottenne Muriel Furrer ha perso la vita in seguito a una caduta, lasciando il mondo del ciclismo e i presenti in stato di shock e dolore. L’incidente, oltre a sollevare enormi preoccupazioni sul fronte umano ed emotivo, ha fatto emergere numerosi interrogativi sul coordinamento dei soccorsi e sulla dinamica che ha portato alla sua tragica morte.
L'incidente di Muriel Furrer
La giovane ciclista stava partecipando alla competizione quando è avvenuta la caduta fatale, che secondo le prime indagini sarebbe avvenuta durante una discesa ripida nei pressi di Küsnacht, lungo la strada che scende dallo Schmalzgrueb. Secondo le ricostruzioni preliminari, Furrer avrebbe perso il controllo della sua bici affrontando una curva a sinistra. Ciò che rende l’incidente ancora più tragico è che nessuno avrebbe assistito direttamente alla caduta. Non sono stati registrati video, né esistono testimonianze oculari immediate dell’accaduto.
«L'incidente di Muriel Furrer colpisce tutti noi. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia, ai suoi amici, alla federazione svizzera e a tutta la comunità ciclistica"%», ha dichiarato il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), David Lappartient.
Le indagini sulla morte di Muriel Furrer
L’intervento dei soccorsi, seppur rapido una volta che l'incidente è stato rilevato, è stato al centro delle prime critiche. Secondo quanto riportato, il corpo di Furrer è rimasto fuori dalla visuale di tutti, compreso il pubblico e le telecamere, per un lungo periodo. È stato un addetto alla sicurezza a scoprire la ciclista priva di sensi fuori dal percorso ufficiale, in una zona boschiva adiacente. I soccorsi, compresi i paramedici, sono giunti poco dopo e hanno iniziato immediatamente a prestare le prime cure, ma purtroppo per la giovane ciclista non c’è stato nulla da fare.
Un altro aspetto critico riguarda il ritardo con cui è stato allertato l’elicottero traumatologico, sollevando dubbi sulla gestione tempestiva dell'emergenza. Il tempo trascorso tra la caduta di Furrer e l’arrivo dei soccorsi qualificati potrebbe essere un fattore determinante che le indagini dovranno chiarire.
In un comunicato stampa diffuso il lunedì successivo all'incidente, la polizia cantonale di Zurigo ha fornito un aggiornamento ufficiale. «Come consueto in questi casi», si legge, «la polizia cantonale di Zurigo, insieme alla procura generale, ha avviato un’indagine per chiarire completamente la causa e le circostanze della morte». Gli specialisti della polizia e dell'Istituto forense di Zurigo sono stati coinvolti immediatamente dopo l’incidente per effettuare i rilievi necessari. La bicicletta da corsa di Furrer è stata sequestrata dalle autorità per essere sottoposta a un controllo tecnico, volto a verificare se problemi meccanici possano aver contribuito alla caduta.
Inoltre, l'Istituto di medicina legale dell'Università di Zurigo è stato incaricato di eseguire gli esami medico-legali per chiarire ulteriori dettagli sulla causa del decesso. Sebbene l’indagine sia ancora in corso e non sia stata completata, le prime analisi indicano che non vi sono prove del coinvolgimento di terzi nell’incidente. Al momento, l'ora esatta della caduta non è stata completamente determinata, e le autorità stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di Furrer attraverso testimonianze e analisi tecniche.