Giulio Ciccone vince la prima tappa del Tour of the Alps 2025 ©tourofthealps
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Finalmente l'UCI interviene sulla sicurezza! Multa a Ciccone per il lancio degli occhiali

La vittoria dopo due anni (anche Sinner si congratula), poi la sanzione per l'esultanza. Il regolamento UCI applicato alla lettera fa discutere

Giulio Ciccone (Lidl-Trek) è tornato oggi al successo dopo quasi due anni di digiuno, imponendosi in volata su due corridori della Decathlon AG2R, Felix Gall e Paul Seixas, nella prima tappa del Tour of the Alps. Per lui sono arrivati anche i complimenti dell'amico Jannik Sinner (i due avevano già condiviso un allenamento in bicicletta alla fine di marzo).

Jannik Sinner si complimenta con Giulio Ciccone per la vittoria al Tour of the Alps ©Screen di IG
Jannik Sinner si complimenta con Giulio Ciccone per la vittoria al Tour of the Alps ©Screen di IG

Nel celebrare la vittoria, l'abruzzese ha rispolverato la sua consueta esultanza: il lancio degli occhiali da sole. Ma stavolta i festeggiamenti hanno avuto un prezzo.

La multa dei commissari UCI

Quel gesto, che Ciccone aveva già sfoggiato in passato – come al Giro d’Italia nel 2019 e 2022, e alla Volta Valenciana nel 2023 – gli è costato una sanzione da parte dei commissari UCI: 250 franchi svizzeri di multa e la detrazione di 15 punti UCI per "aver gettato oggetti in modo non appropriato all’arrivo".

Il titolo dell'articolo, come avrete capito, era puramente sarcastico. I commissari infatti hanno semplicemente applicato in maniera pedissequa un articolo del regolamento UCI. La violazione rientra nel punto 8.3 dell’articolo 2.12.007, che vieta di disfarsi di rifiuti o altri oggetti fuori dalle apposite zone, o di lanciarli in maniera pericolosa o sconsiderata. Nel caso del Tour of the Alps, corsa di categoria 2.1, questa è la sanzione massima prevista. In caso di recidiva, la pena raddoppia: 500 franchi e 30 punti, con il rischio di squalifica. 

Il comunicato del TotA con la multa arrivata a Ciccone ©dnlbenson via X
Il comunicato del TotA con la multa arrivata a Ciccone ©dnlbenson via X

Nessuna “ammonizione formale” però, quindi Ciccone non rischia al momento una sospensione per eventuali infrazioni future. Lo sconcerto di chi scrive non viene tanto dalla sanzione in sé, abbastanza risibile per un corridore del suo ingaggio, ma dall'effetto di scollatura che giunge dall'attenzione morbosa dell'UCI e dei suoi delegati rispetto a comportamenti potenzialmente pericolosi sì, come il lancio degli occhiali o l'esultanza per la vittoria di un compagno di squadra, ma che nei fatti non costituiscono un rischio meno di tante altre manovre che si compiono in gruppo ma passano in cavalleria. Scollatura che si evince anche dalla differenza di misura rispetto a una questione come questa, che può sembrare un'inezia (per non parlare delle sanzioni “per aver danneggiato l'immagine dello sport”) rispetto agli errori degli organizzatori, altrettanto frequenti ma mai perseguiti, dai pericoli sul percorso o derivanti dalla cattiva segnalazione (i casi si sono sprecati in questi primi mesi di stagione), o da quelli più drammatici (ricordiamo il caso di Muriel Furrer, caduta e non soccorsa dall'organizzazione UCI stessa).

Ciccone: "Non ho molti occhiali qui"

Dal canto suo, il corridore della Lidl-Trek ha comunque preso la questione con filosofia, minimizzando la perdita degli occhiali:
«Non ne ho tanti qui, quindi dovrò chiederne un altro paio al team. Ma non è un problema: quello che conta è la vittoria. Gli occhiali li recuperiamo in qualche modo», ha detto con un sorriso.

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