La vittoria di Søren Kragh Andersen alla Eschborn-Frankfurt 2023
Professionisti

Søren Kragh Andersen firma la rivincita dei lavoratori

Il danese conquista la Eschborn-Frankfurt battendo in una volata ristretta Patrick Konrad e Alessandro Fedeli. In top ten anche Lorenzo Rota e Martin Marcellusi, all'esordio nel World Tour

01.05.2023 17:30

Una bella vittoria per un corridore di grande spessore come Søren Kragh Andersen che oggi ha conquistato il 60esimo GP di Francoforte, nona affermazione in carriera per il 28enne danese della Alpecin-Deceuninck. Ed erano tre anni che SKA non esultava per un successo, da quel 2020 in cui si impose all'attenzione generale conquistando due tappe al Tour de France prima di vincere la cronometro del BinckBank Tour, ultima sua gemma prima di quella odierna. Per il corridore nato a Strib è la seconda classica in carriera dopo la Parigi-Tours 2018, per un palmarès che meriterebbe qualche vittoria di peso in più per un corridore che ultimamente si è riciclato nei panni di gregario di lusso: nel giorno del 1° Maggio una bella rivincita per un lavoratore come lui. Sul podio di giornata Alessandro Fedeli, che era presente - così come Lorenzo Rota e Martin Marcellusi - nell'azione a 10 che ha deciso la corsa.

I 203.8 km della Eschborn-Frankfurt 2023, costruiti su anelli diversi in circuito tra le vicine Eschborn e Francoforte appunto, prevedevano interessanti salite, sebbene lontanucce dall'arrivo: due passaggi dal Feldberg e tre dalla dura rampa di Mammolshain (ma l'ultima a quasi 40 km dalla fine) garantivano una certa selezione. La fuga del mattino l'ha accesa al km 0 Max Walscheid (Cofidis) a cui si sono accodati Matteo Moschetti (Q36.5), Jens Reynders (Israel-Premier Tech), Ceriel Desal (Bingoal WB), Felipe Orts (Burgos-BH) e Sergio Tu (Bahrain-Victorious); i sei hanno avuto quasi otto minuti di vantaggio massimo (dopo 30 km), ma poi il gruppo - tirato in particolare dalla Bora-Hansgrohe di Sam Bennett - ha ben lavorato per riavvicinare gli attaccanti, ripresi ai -91 (l'ultimo ad arrendersi è stato Reynders).

A quel punto - si era sulla seconda scalata al Feldberg - Ben Hermans (Israel) ha attaccato a fondo, creando molta dissipazione nel gruppo e facendo male a tanti velocisti. Ai -50 in contropiede è partito Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), all'esordio nel World Tour e subito protagonista. Il 23enne romano è rimasto solo al comando per una quindicina di chilometri, mettendo in saccoccia oltre un minuto di vantaggio, ma poi sull'ultima Mammolshain ha subìto il ritorno di un drappello di contrattaccanti guidato da Marc Hirschi (UAE Emirates).

Ed è stato un gruppetto di tutto rispetto quello che si è coagulato intorno allo svizzero: Patrick Konrad (Bora), Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), il citato Hermans scortato dal compagno Stephen Williams, Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Lorenzo Rota e Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Circus), Alessandro Fedeli (Q36.5) e il bravo Marcellusi. Questo drappello ha presto trovato un buon accordo che gli ha permesso di restare saldo al comando (arrivando a sfiorare il minuto di margine) e di resistere alla reazione del primo gruppo inseguitore, che una volta arrivati ai -10 sembrava avere la possibilità di annullare l'attacco.

Ma i battistrada hanno resistito bene, arrivando a giocarsi la corsa: ai 2 km è partito Zimmermann, su di lui è andato a chiudere ai 1500 metri Hirschi, ma Steinhauser ha riportato sotto tutti gli altri ai 1100; Rota ha allora accennato un allungo proprio in corrispondenza della flamme rouge, ma non ha avuto spazio; ci ha allora provato Kragh Andersen ai 700 metri, ottenendo solo di ritrovarsi a prendere in testa la volata. Ma a quel punto il danese ha capito che non era più questione di mezzi termini, e pur partendo dalla posizione più scomoda ha impostato uno sprint lungo che ha stroncato tutti gli altri: Konrad e Fedeli erano subito dietro al corridore della Alpecin ma non sono nemmeno riusciti a uscirgli di ruota, accomodandosi sui due gradini inferiori del podio. Rota ha chiuso quinto, Marcellusi decimo, mentre Arnaud de Lie (Lotto Dstny) ha vinto la volata per l'undicesimo posto a 18" dal vincitore.

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