Gloag, dall'inferno al paradiso: che vittoria allo Czech Tour
Il britannico della Visma era fermo dal luglio scorso dopo un incidente che lo aveva costretto lontano dalle corse. Hirschi resta leader, Ulissi terzo e secondo in generale
Un anno di stop può essere una pietra tombale sulla carriera di un corridore, eppure questa è la sorte che è toccata a Thomas Gloag, il vincitore della terza tappa dello Czech Tour. Eppure sono bastati tre giorni gara al ventiduenne britannico, che veniva da 362 giorni di stop, per conquistare la sua prima vittoria in carriera.
A luglio dell'anno scorso il britannico in forze all'attuale Visma-Lease a Bike venne investito in allenamento riportando un brutto infortunio a un ginocchio, che lo costrinse immediatamente ad un intervento chirurgico. La sua ultima apparizione era stata la Classica di San Sebastian 2023, e prima ancora il Giro d'Italia 2023, dove aveva rimpiazzato all'ultimo momento Jan Tratnik, anche lui investito in un allenamento nei dintorni di Pescara. Il giovane scalatore aveva quindi seppur modestamente, contribuito alla vittoria di Primož Roglič in quella competizione.
Czech Tour 2024, la cronaca della terza tappa
Per il secondo giorno consecutivo lo Czech Tour si concludeva su un arrivo in salita: la terza frazione, da Moravská Třebová a Dlouhé stráně prevedeva infatti 134.5 km e 2284 di dislivello. l'arrivo in salita di Dlouhé Stráně prevedeva infatti 12.3 km al 6.7%, anche se la salita era divisa in due parti con punte sopra il 10% e un falsopiano di 2 km intorno ai -4 a dare respiro.
La fuga di giornata ha preso il largo dopo sei chilometri, ed era composta da Javier Serrano (Polti Kometa), Alessandro Fancellu (Q36.5), Alastair Christie-Johnston (CCACHE x Par Küp), Daniel Mráz (Elkov-Kasper), Floris Van Tricht (Free Palestine) e Hugo Wertz (Bingoal WB). A loro si sono poi aggiunti altri nove corridori, tra cui Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Julius van den Berg (EF Education-EasyPost), Tomáš Kopecký (TDT-Unibet), Rui Oliveira (UAE Emirates) e Anton Palzer (Red Bull-BORA-hansgrohe)
La UAE Emirates del leader della classifica Marc Hirschi ha dovuto sobbarcarsi dell'inseguimento, visto che nel gruppo di testa Mats Wenzel (Lidl-Trek Future Racing), aveva 1'19" di distacco da Hirschi.
A trenta chilometri dal traguardo, il gap era sceso a quasi un minuto, tanto che Kopecký, Oliveira e Lukáš Kubiš (Elkov-Kasper) e Alastair Christie-Johnston (CCACHE x Par Küp) hanno cercato di andarsene in solitaria, inseguiti dalla DSM-firmenich PostNL che lavorava nel gruppo principale.
L'attacco di Gloag
Il quartetto ha resistito fino ai piedi della salita finale, quando dal gruppo inseguitore si è mosso Kevin Colleoni (Intermarché -Wanty): il bergamasco è rimasto allo scoperto fino ai -6, quando è stato rimontato da Thomas Gloag (Visma-Lease a Bike). Il britannico, tornato alle corse dopo un anno proprio in questo Czech Tour, ha superato Colleoni e si è involato in solitaria verso l'arrivo. Nel gruppo principale intanto cedevano prima Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e poi Matteo Fabbro (Polti Kometa). Chi invece aveva le gambe per scattare era ancora Micheal Storer (Tudor): al suo attacco è seguito prima quello del compagno di squadra Marco Brenner e poi quello di Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL) in prossimità dell'ultimo chilometro. Lo statunitense è però rimbalzato proprio come ieri, favorendo il contrattacco di Marc Hirschi. Pur staccando gli avversari diretti, l'elvetico non è però riuscito a rimontare Gloag, che ha così ottenuto la sua prima vittoria da professionista. Dietro di lui è arrivato prima Hirschi a 8" e poi un gruppo di cinque regolato da Diego Ulissi (UAE Emirates) a 13".
Hirschi ha così confermato il primato in classifica con 18" su Ulissi e 25" su Sergio Higuita (Red Bull-BORA-hansgrohe). Domani l'ultima tappa dello Czech Tour 2024, 131.8km con partenza e arrivo da Šternberk che, pur con 1779 metri di dislivello e uno strappo di un chilometro all'8.9% da ripetere quattro volte nel finale, difficilmente potrà essere pericolosa Hirschi.