Professionisti

Picchia in picchiata, vola in volata

19.04.2022 18:15

Pello Bilbo sempre protagonista al Tour of the Alps: vince la seconda tappa dopo aver dato a tutti lezioni di discesa e strappa la maglia a Geoffrey Bouchard, autore ieri di una bella fuga. Romain Bardet secondo


Un avvio di stagione molto coi fiocchi quello di Pello Bilbao, che da quando ha inforcato la bici a inizio febbraio non ha mai smesso di mostrare miglioramenti di condizione: terzo all'UAE Tour e quinto alla Strade Bianche, in top ten alla Tirreno, vincitore di tappa e top five al Paesi Baschi, nei primi due giorni di Tour of the Alps ha già messo in fila un secondo e un primo posto, assicurandosi per il momento la leadership della corsa. Supportato, nella gara italo-austriaca, da una Bahrain-Victorious molto sostanziosa - c'è tra gli altri Mikel Landa a far da gregario - il basco si sta decisamente mettendo in luce, sia col suo spunto veloce che gli permette di vincere le volate ristrette, sia con il coraggio di attaccare sempre in discesa, si veda la piccola impresa di oggi giù dal GampenPass, una rincorsa a velocità altissima per annullare la fuga in essere e preparare così il terreno a uno sprint finale poi puntualmente vinto. Un Bilbao solido quello che si appropinqua al Giro d'Italia, dove sarà chiamato a far corsa parallela con lo stesso Landa provando eventualmente a migliorare il quinto posto del 2020.

La prima tappa della corsa (da Cles a Primiero/San Martino di Castrozza per 160.9 km) era stata decisa ieri da una lunga fuga (132 km la gittata) in capo alla quale Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën), ultimo superstite dell'azione, era riuscito ad anticipare di appena 5" il gruppo.

Oggi la seconda frazione del Tour of the Alps 2022, da Primiero/San Martino di Castrozza a Lana, misurava 154.1 km. La partenza era subito in salita sul Passo Rolle e ha invitato a una notevole battaglia per andare in fuga; alla fine, a 6 km dalla vetta e 135 dal traguardo, si è sostanziato un gruppetto di 10 uomini così composto: Hermann Pernsteiner (Bahrain-Victorious), Miguel Ángel López e Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers), Felix Gall (AG2R Citroën), Cian Uijtdebroeks (Bora-Hansgrohe), Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), Matteo Badilatti e Michael Storer (Groupama-FDJ) e Thymen Arensman (DSM). López ha preso i punti del Gpm e più avanti pure del traguardo volante di Cavalese, l'AG2R del leader Geoffrey Bouchard ha lavorato in gruppo per non far prendere ere geologiche agli attaccanti, intanto nel mezzo c'era Carl Fredrik Hagen (Israel-Premier Tech), riuscito a riportarsi sul gruppo di testa a 96 km dalla fine. Il vantaggio massimo i battistrada l'avevano toccato dopo 45 km (ai -109) con 3'30".

Il Passo della Mendola sappresentava la salita più dura della giornata, sulle sue rampe ai -55 si sono staccati dal primo gruppo Pronskiy e Hagen, e pure nel plotone (con la Bahrain andata a sostituire l'AG2R in cassetta) c'era gente che soffriva assai, da Thibaut Pinot (Groupama) allo stesso Bouchard. Nei pressi della cima, ai -50, Sivakov davanti ha forzato e ha portato via un quartetto: con lui solo Pernsteiner, Storer e Arensman. Il gruppo è passato a 1'10", un distacco praticamente cristallizzato e che nemmeno il contributo di Pernsteiner sul successivo Gampenpass ha ridotto: l'austriaco è stato fermato dal primo drappello ai -37, poi ai -31 una nuova accelerazione di Sivakov ha messo in croce Arensman che si è staccato poco dopo. Ciò ha determinato l'arrivo dei DSM a tirare il gruppo insieme alla Bahrain; poco più di 20 uomini nel plotone, e Bouchard che strappando e stretchando, era riuscito fin qui a salvare la pellaccia.

Superata ai -29 la vetta del Gampenpass (o Passo delle Palade), praticamente un falsopiano, la lunga discesa successiva ha visto la Bahrain accelerare direttamente col suo uomo di classifica Pello Bilbao; la strada larga permetteva alte velocità e dal minuto abbondante che Sivakov e Storer avevano di vantaggio in cima, si son ritrovati con meno di 10" a valle ai -10: l'azione dei Bahrain è stata travolgente, nei 18 km di picchiata il margine è stato completamente azzerato, e la coppia al comando è stata raggiunta a 9 dalla fine. Ma non solo: l'attacco di Pello ha fatto pure selezione nel già selezionato gruppo, e stavolta la maglia verde Bouchard ha davvero pagato dazio, perdendo decisamente contatto.

Anche nei chilometri finali in piano, il ritmo dei Bahrain è stato un deterrente per qualsiasi eventuale idea di contrattacco, sicché si è rapidamente giunti alla volata ristretta; il favorito a quel punto era il rapidissimo Bilbao, e il basco non ha mancato di pennellare un finale perfetto per andare a centrare la terza vittoria in carriera in questa corsa. Pello ha preceduto Romain Bardet (DSM), Attila Valter (Groupama), Felix Gall (AG2R), Eddie Dunbar (INEOS), Sivakov, Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), Mikel Landa (Bahrain), Richie Porte (INEOS) ed Einer Rubio (Movistar); a 35" dai 16 del primo gruppo è arrivato il drappello di Bouchard e Hugh Carthy (EF).

Bilbao fa il colpo doppio e si assicura anche il primo posto in classifica con 6" su Bardet, 12" su Valter, 16" su Gall, Sivakov, Porte, Chaves, Dunbar, Rubio, Santiago Buitrago (Bahrain), Arensman e Storer; a 20" ci sono Landa, Pernsteiner, Joe Dombrowski (Astana) e Lenny Martinez (Groupama); a 36" Bouchard; a 55" Carthy. La terza tappa porterà domani il gruppo da Lana a Villabassa/Niederdorf, saranno 154.6 km con le salite di Velturno, Terento e Passo Furcia, quest'ultimo un 1a categoria molto impegnativo che scollinerà a 23.6 km dalla fine: la generale di domani sera rischia di essere molto diversa da quella di oggi.
Notizia di esempio
Freccia Vallone - Dieci nomi
Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!