Mondiali, la Lettonia non ci sta: "Van der Poel era da squalificare"
La Federazione Lettone ha pubblicato una lettera indirizzata all'UCI chiedendo la squalifica del neerlandese. Il motivo? Un passaggio sul marciapiede
La prova maschile iridata di domenica scorsa, che ha chiuso l'edizione 2024 dei Mondiali in linea a Zurigo, ha portato con sé una lunga scia di commenti e dichiarazioni. In un'edizione macchiata dalla tanto terribile quanto inaccettabile scomparsa di Muriel Furrer, deceduta durante la prova in linea juniores in circostanze ancora tutte da chiarire e su cui si sono espressi anche corridori di primo piano, non sono passati in secondo piano alcuni momenti salienti e che hanno fatto discutere in termini di risultati. Su tutti, resta ancora aperto il caso del “salto sul marciapiede” di Mathieu van der Poel.
Cosa è successo
A 58 chilometri dall'arrivo della prova in linea, mentre il gruppo degli inseguitori cercava di organizzarsi per rientrare su Tadej Pogačar, Van der Poel è scattato sul marciapiede per seguire un attacco di Marc Hirschi; un'azione non consentita dal regolamento, ma su cui l'UCI ha evidentemente chiuso un occhio a causa della sua brevissima durata. In quel momento, inoltre, Van der Poel non aveva altra scelta, se non quella di rimanere alle spalle del gruppetto e dire potenzialmente addio a una medaglia.
La Lettonia chiede la squalifica di Van der Poel
Il caso sembrava chiuso fino alla mattinata di mercoledì quando la Federazione Ciclistica Lettone ha pubblicato una lettera diretta all'Unione Ciclistica Internazionale sui suoi canali ufficiali. Firmata dal presidente Sandis Akis, la lettera contesta la scelta di non squalificare Van der Poel in seguito al suo passaggio sul marciapiede.
In un estratto della lettera si legge: “Secondo le regole dell'UCI, un corridore che salta sul marciapiede e mette in pericolo il pubblico o altri corridori deve essere immediatamente squalificato. Il problema non è che abbia guidato sul marciapiede - normalmente, ciò comporta una multa da 200 a 1.000 franchi svizzeri: Van der Poel ha messo in pericolo gli spettatori con la sua azione.”
Nella lettera vengono anche citati alcuni casi di squalifica - Luke Rowe al Giro delle Fiandre 2018 e Marlen Reusser alla Gent-Wevelgem di quest'anno -, chiedendo che sia data parità di trattamento a tutti i corridori.
Cosa dice il regolamento
Il regolamento UCI parla chiaro: un passaggio sul marciapiede deve essere sanzionato dai giudici di gara con una multa fino a 1000 franchi svizzeri e con la squalifica immediata del corridore nel caso in cui la sua azione metta in pericolo gli spettatori o altri corridori.
Al momento l'UCI non ha ancora risposto alla lettera della Federazione lettone. L'impressione è che il risultato non verrà cambiato, come invece auspicato dalla Lettonia: in caso di squalifica di Van der Poel, infatti, sarebbe proprio Toms Skujins ad occupare il terzo gradino del podio e a conquistare una medaglia che al piccolo paese baltico manca dallo storico oro di Romāns Vainšteins ai Mondiali di Plouay del 2000.