Fred Wright al Giro delle Fiandre 2022 ©Getty Images
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Fred Wright, la fame e la fama

Fred Wright, emergente ciclista d’oltremanica, sogna un 2023 da protagonista a partire dalle classiche del Nord e punta a diventare nientepopodimeno che il Wout van Aert britannico

18.11.2022 17:36

Quando sei un ciclista dilettante e vinci nello stesso anno al Giro d’Italia ed al Tour de l’Avenir qualcosa vorrà pur dire e nel 2019 il ventenne Fred Wright si mise in evidenza nelle due corse a tappe più interessanti a livello giovanile, che gli aprirono subito dopo le porte del professionismo. Nella settima tappa del Giro Under 23 del 21 giugno, da Dimaro a Levico Terme, se ne andò in fuga con altri cinque attaccanti e a pochi km dal termine colse l’attimo giusto per salutare la compagnia, con il gruppo maglia rosa minaccioso alle sue spalle, andando a cogliere la sua prima vittoria stagionale. Il britannico si ripeteva il 18 agosto nella quarta tappa del Tour de l’Avenir da Mauriac ad Espalion quando regolò un gruppetto di sette ciclisti sfruttando il suo spunto veloce. 

Nel 2020, al primo anno tra i professionisti in maglia Bahrain McLaren, Wright colse il risultato migliore della stagione nella quindicesima tappa della Vuelta a Espana, il suo primo GT. Nella Mos – Puebla de Sanabria, di oltre 230 km, la fuga venne ripresa dal gruppo che si giocò la vittoria in volata. Ad avere la meglio fu Jasper Philipsen su Pascal Ackermann e Jannik Steimle mentre Wright, quarto, mancò per pochi metri il podio di giornata. 

Il 2021 fu un anno di assestamento per il britannico che partecipò ad un numero maggiore di corse a tappe WT e precisamente UAE Tour, Tirreno - Adriatico, Giro di Svizzera, Tour de France e Benelux Tour, peraltro tutte portate a termine. Anche nelle corse di un giorno non fece mancare la sua presenza e fu alla partenza di tre Monumento: Milano – Sanremo, Giro delle Fiandre e Parigi -Roubaix. Chiuse l’anno con il secondo posto ai Campionati Nazionali su Strada, battuto soltanto da Ben Swift. 

Nel 2022 Wright ha iniziato un ulteriore percorso di crescita che è testimoniato da diversi piazzamenti, a partire da due top ten nella prima e nella terza tappa della Parigi – Nizza, per proseguire con l’ottimo settimo posto al Giro delle Fiandre. Le successive partecipazioni al Tour de France ed alla Vuelta a Espana hanno confermato la verve del britannico, che ha totalizzato complessivamente dodici piazzamenti nei primi dieci e precisamente quattro sulle strade francesi e otto su quelle spagnole. In particolare Wright deve recriminare per due secondi posti, ossia nella tredicesima tappa del Tour da Bourg d’Oisans a Saint-Etienne e nella diciannovesima tappa della Vuelta da Talaveira de la Reina a Talaveira de la Reina, quando fu preceduto sul traguardo in entrambe le occasioni da Mads Pedersen. 

In attesa della prossima stagione, Wright in questi giorni si trova in Belgio per la Sei Giorni di Gand, nella quale ravviva la sua passione per la pista gareggiando in coppia con Ethan Hayter. In un’intervista rilasciata alla Het Nieuwsblad parla della sua predilezione per le classiche del pavè e aspetta con ansia di ritornare in sella a partire dalla Omloop het Nieuwsblad, affermando senza paura di voler diventare il ‘Wout van Aert britannico’. Wright ammira il campione belga e si sente in grado, se non di ripercorrere, almeno di avvicinare le sue gesta visto che a 23 anni è ancora giovane e può avere ampi margini di miglioramento. Come al solito, solo la strada ci dirà se e quando le speranze e i sogni del ciclista britannico si avvereranno.

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Giuseppe Scarfone
Da sempre amico, amante e praticante del ciclismo, scrivo nel tempo libero per diletto e per passione.