Mathieu van der Poel non ha dubbi: "Obiettivo 2025? Se potessi scegliere..."
La ricetta della nuova stagione: niente Liegi-Bastogne-Liegi, focus sulla sfida con Tadej Pogačar al Giro delle Fiandre e un desiderio lontano dalla strada...
Nel ciclocross vanta 227 vittorie e otto titoli iridati tra élite e juniores, su strada ha conquistato sei classiche Monumento, un Mondiale in linea e ha da poco superato quota 50 vittorie in carriera; il palmarès di Mathieu van der Poel, trent'anni il prossimo 19 gennaio, farebbe invidia a chiunque. Eppure, c'è una specialità in cui il neerlandese non è ancora riuscito a primeggiare in un grande appuntamento: la mountain bike.
Prima di dedicarsi (quasi) interamente alla strada, Van der Poel ha provato più di una volta a prendersi lo scettro di questa disciplina. Nel 2018, dopo una stagione intera dedicata alla Coppa del Mondo, si è assicurato un bronzo ai Mondiali di Lenzerheide dietro a Nino Schurter e Gerhard Kerschbaumer, e l'anno dopo ha conquistato il titolo europeo.
Tre anni dopo si è presentato al via della prova olimpica di Tokyo, ma una brutta caduta nelle prime fasi di gara lo ha tagliato fuori dalla lotta per il titolo compromettendone il resto della stagione. Nel 2023, ai Mondiali di Glasgow, un'altra caduta a inizio gara gli ha impedito di diventare il primo uomo della storia a detenere tre titoli iridati in altrettante discipline contemporaneamente.
L'obiettivo del 2025? “Se potessi scegliere…”
La fiamma però non si è mai spenta, come ha confermato lo stesso Van der Poel in un'intervista a Sporza.
“Se potessi scegliere, quest'anno vorrei diventare campione del mondo di mountain bike. Non ci sono ancora riuscito ed è un obiettivo che ho ancora in mente. Un po' come il titolo olimpico, ma per quello avrò un'ultima occasione nel 2028 a Los Angeles."
Il focus principale rimarrà la stagione su strada, con l'obiettivo di vincere la terza Parigi-Roubaix consecutiva e di diventare il primo corridore della storia a vincere quattro edizioni del Giro delle Fiandre. Proprio nelle classiche del nord Van der Poel ha i ricordi più belli della carriera.
“Se mi guardo indietro, forse la doppietta dello scorso anno in maglia iridata è stata il momento più alto della mia carriera. Nel 2025 avrò un avversario molto forte (Tadej Pogačar, ndr), ma sono felice di raccogliere questa sfida. Io e la squadra stiamo pensando a come colmare il gap che ci separa e ci stiamo allenando in questo senso. Ad esempio, nelle prossime settimane sacrificherò il ciclocross e starò in altura per qualche settimana, così da essere più in forma in primavera.”
Niente Ardenne dopo il pavé, punto interrogativo sul Tour de France
Van der Poel ha confermato che non correrà la Liegi-Bastogne-Liegi, dove l'anno scorso chiuse al 3° posto, e molto probabilmente disputerà la Parigi-Nizza come gara a tappe in preparazione delle classiche primaverili. Resta aperta la questione Grandi Giri, ma l'opzione Tour de France non è la prima scelta del nativo di Kapellen.
“Il Tour de France non è la mia gara preferita. A parte indossare la maglia gialla e vincere qualche tappa, non posso fare molto altro in quelle tre settimane. La presenza di Jasper (Philipsen, ndr), però, mi libera dalla pressione e mi permette di aiutarlo a vincere quante più tappe possibili, e questo mi piace molto.”
Nel frattempo, la testa è ai Mondiali di ciclocross di Liévin, in programma il prossimo 2 febbraio: dopo lo stop per un forte dolore alle costole, Van der Poel tornerà in gara nell'ultimo weekend di gennaio a Maasmechelen (25 gennaio) e Hoogerheide (26 gennaio) prima di andare alla conquista del suo settimo titolo iridato élite nella disciplina.