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Il 2017 dei big: chi fa il Giro e chi il Tour?

05.12.2016 18:17

Nibali e Aru pronti a sfidarsi in patria, Froome e Contador puntano tutto sulla Grande Boucle. E se Quintana facesse un salto in Italia...


Tra circa un mese e mezzo avremo le prime corse della stagione 2017 e tutte le squadre si sono già messe in azione tra raduni e ritiri vari: è proprio in queste settimane che iniziano a delinearsi i programmi e gli obiettivi dei vari corridori, almeno fino al Tour de France. Quale sarà la prima corsa del prossimo anno per le grandi stelle del mondo del pedale e chi tra loro correrà il Giro d'Italia e chi invece preferirà puntare tutto sulla Grande Boucle? Proviamo a fare un po' di chiarezza analizzando le notizie uscite fino ad oggi.

Scontro Nibali-Aru al Giro
Partiamo con le stelle italiane che dopo quattro anni hanno visto dividersi le loro strade e che a maggio di troveranno per la prima volta uno contro l'altro sulle strade del Giro d'Italia. Nel 2017 il primo ad attaccarsi un numero sulla schiena sarà Vincenzo Nibali che per la settima volta in carriera farà il proprio debutto stagionale in Argentina: cancellato il Tour de France, il capitano della nuova Bahrain-Merida sarà in gara alla Vuelta a la Provincia de San Juan dal 24 al 29 gennaio. Per Nibali si prospetta poi la partecipazione all'Abu Dhabi Tour, spostato a febbraio, e alla Tirreno-Adriatico con l'obiettivo di fare qualcosa di buono: l'avvicinamento al Giro d'Italia invece difficilmente passerà per la Liegi, ma potrebbe essere preferito un po' a sorpresa il Tour of Croatia. I programmi del 32enne siciliano al momento si fermano qui: solo al termine della corsa rosa si deciderà se provare ad andare al Tour de France o se staccare un attimo per ripresentarsi poi alla Vuelta.

Il debutto ufficiale di Fabio Aru avverrà invece nei primi giorni di febbraio in Spagna: dall'1 al 5 si correrà la Vuelta a la Comunitat Valenciana che il 26enne sardo già conosce avendola disputata nel 2016. A seguire avremo i primi confronti diretti con Nibali: i due ex compagni di squadra infatti dovrebbero incrociarsi sia ad Abu Dhabi che alla Tirreno, in quelli che potrebbero essere due gustosi antipasti della battaglia che vedremo poi a maggio al Giro d'Italia. Per il capitano dell'Astana è facile immagine un approccio più classico alla corsa rosa con il Giro del Trentino ed il possibile esordio sulle strade della Liegi-Bastogne-Liegi: in estate invece si prospetta un tentativo di doppietta con la Vuelta a España, difficile rivederlo in Francia, almeno nel 2017.

Froome verso il Tour: i piani della Sky
Dopo aver conquistato il terzo successo nel 2016, Chris Froome continuerà ad avere il Tour de France come obiettivo primario della sua stagione: l'anglo-keniano del Team Sky farà il proprio debutto il prossimo 29 gennaio alla Cadel Evans Great Ocean Road Race e poi resterà in Australia per disputare l'Herald Sun Tour, breve corsa a tappe da lui vinta proprio quest'anno. Al momento della presentazione del percorso del Giro d'Italia, Froome aveva espresso un chiaro apprezzamento e sui social network molti appassionati, anche britannici, gli avevano consigliato di concentrarsi sulla corsa rosa per una volta: salvo clamorose ed improbabili sorprese non sarà così, Chris cercherà di presentarsi al top della forma a luglio in Francia per poi andare in Spagna alla Vuelta per tentare quella doppietta sfuggitagli di poco quest'anno.

I piani del Team Sky per il Giro d'Italia vedono comunque il basco Mikel Landa con il ruolo di capitano: lo scalatore ex Astana deve rifarsi da un'annata non propriamente esaltante che l'ha visto ritirarsi al Giro dopo appena 10 tappe e dopo un'ottima cronometro nel Chianti che aveva aumentato le aspettative su di lui. Lo squadrone britannico però sembra avere in serbo una possibile sorpresa per la corsa rosa: dopo una serie di prove interessanti nelle corse a tappe di una settimana e dopo due 15esimi posti da gregario al Tour de France, Geraint Thomas inizia a reclamare spazio anche nei Grandi Giri e l'Italia potrebbe essere un bel banco di prova per lui, se non come capitano unico almeno come seconda punta con ampia libertà di movimento.

Percorsi diversi per i colombiani?
In Australia vedremo all'opera anche Esteban Chaves che addirittura inizierà la sua stagione già il 17 gennaio al Tour Down Under per poi disputare, come Froome, le due corse successive nella terra dei canguri. Lo scalatore della Orica-BikeExchange, forte della vittoria al Lombardia e del doppio podio a Giro e Vuelta, sembra intenzionato a ripetere a grandi linee il programma del 2016 puntando stavolta a conquistare il successo finale in una delle due gare a tappe che lui stesso reputa più adatte alle sue caratteristiche che non il Tour de France: il debutto alla Grande Boucle sarà quindi solo rimandato.

Ancora incerta invece la data dell'esordio di Nairo Quintana che però non partirà sicuramente dall'Argentina come negli ultimi tre anni. La grande stella della Movistar si sente pronto per conquistare finalmente il Tour de France e, dopo aver già vinto sia il Giro che la Vuelta, concentrerà lì i suoi sforzi maggiori: il team manager Eusebio Unzué ha comunque dichiarato che Quintana correrà due corse a tappe di tre settimane nel 2017 e non ha escluso che l'altra possa essere il Giro. La doppietta Giro-Tour sarebbe una sfida altamente affascinante anche se potrebbe voler dire concedere un vantaggio a Froome in Francia: per questo motivo Unzué ha cercato di stuzzicare il britannico come a dire "se tu ci provi, noi ci stiamo", ma non si sono viste reazioni. L'opzione Giro comunque non è ancora tramontata del tutto, anche perché la Movistar ha già confermato che nel 2017 gli obiettivi di Alejandro Valverde saranno Classiche, Tour e Vuelta con un calendario un po' meno intenso rispetto a quello 2016 che l'aveva visto sul podio in Italia.

Tutto sul Tour de France
Chi punterà tutto sul Tour de France sarà invece Alberto Contador che a 34 anni, li compirà domani, sente di non aver più molte chance a sua disposizione: è dal 2009 che lo spagnolo non vince una tappa alla Grande Boucle e, considerando la squalifica del 2010, non sale sul podio finale della corsa quindi per puntare al grande obiettivo dovrà arrivare in Francia riposato e con la miglior condizione possibile. In casa Trek-Segafredo andrà valutata invece la gestione di Bauke Mollema che quest'anno è rimasto in lotta per il podio al Tour fino alle ultime due tappe alpine quando una caduta ha compromesso in parte i suoi sogni di gloria: può essere un'importante alternativa a Contador se questi non darà molte garanzie, ma all'occorrenza potrebbe essere dirottato sul Giro d'Italia dove potrebbe addirittura puntare a fare il colpaccio; e ad uno sponsor italiano come Segafredo potrebbe non dispiacere quest'idea.

In Francia ci saranno anche Louis Meintjes e Daniel Martin, rispettivamente ottavo e nono dell'ultima edizione, ma soprattutto il tasmaniano Richie Porte che ha fatto in fretta a conquistarsi i gradi di capitano unico della BMC: quest'anno per la prima volta ha dimostrato solidità per tutte le 21 tappe e senza la sfortunata tappa di Cherbourg il secondo posto alle spalle di Froome sarebbe stato suo. Porte inizierà quindi dal Tour Down Under e tutta la sua stagione sarà focalizzata all'obiettivo podio a Parigi: per Tejay Van Garderen resterà solo la scelta se fare il gregario il Francia o se cercare il riscatto passando per una volta dal Giro d'Italia dove non sarebbe chiuso da altri corridori.

Kruijswijk e Zakarin al Giro, dubbio invece per i francesi
Ad arricchire la startlist del Giro d'Italia ci penseranno Steven Kruijswijk e Ilnur Zakarin: l'olandese ed il russo sono stati due sfortunati protagonisti della tappa di Risoul e nel 2017 punteranno a riprendersi quanto lasciato nella famigerata discesa del Colle dell'Agnello che costò al leader del Team LottoNL-Jumbo una probabile vittoria ed a quello del Team Katusha un'agevole top10. Niente sogni di classifica invece per Pierre Rolland che correrà Giro e Tour cercando di fare quello che gli riesce meglio, ossia dare spettacolo in montagna e puntare a qualche vittoria di tappa.

Grande incertezza al momento per quanto riguarda gli altri due talentuosi scalatori transalpini. Già da anni Thibaut Pinot ha manifestato un grande interesse per il Giro d'Italia e sta cercando in tutti i modi di convincere Marc Madiot ad accontentarlo: il corridore della FDJ soffre un po' le grandi pressioni a cui è sottoposto in Francia, specie dopo il podio del 2014, ed in Italia potrebbe avere la tranquillità necessaria per puntare ad un risultato importante e per di più su un percorso che forse gli si addice anche maggiormente. Discorso simile per Romain Bardet, secondo quest'anno a Parigi: anche a lui il Giro piace, e non poco, ma gli interessi della AG2R La Mondiale potrebbero non coincidere con quelli del corridore. Per i due francesi quindi Giro possibile ma al momento siamo ancora lontani dalla certezza che ci saranno.

Sagan al Tour, Dumoulin che fa?
Chiudiamo la rassegna con gli ultimi tre nomi. Il campione del mondo Peter Sagan ha annunciato che farà il proprio debutto al Tour Down Under in Australia, corsa che nel 2010 ha segnato il suo esordio tra i professionisti pochi giorni prima di compiere 20 anni: meno di due mesi dopo avrebbe conquistato le prime vittorie, ma già lì diede un paio di segnali interessanti. Lo slovacco, appena passato alla Bora-Hansgrohe, proseguirà quindi con il suo calendario tipico con tutta la prima parte delle Classiche, il Tour de France e poi l'assalto a quello che sarebbe il terzo Mondiale consecutivo.

Alla Sanremo ed al Tour de France, Sagan troverà sulla sua strada Mark Cavendish che non ha escluso di fare un'apparizione al Giro d'Italia anche se solo per la prima settimana o dieci giorni al massimo: il velocista della Dimension Data comunque cercherà di iniziare subito con il piede giusto nelle brevi corse a tappe del Golfo Persico nel mese di febbraio. Chi non ha ancora ancora deciso nulla è l'olandese Tom Dumoulin che però ha dichiarato di voler concentrarsi su un Grande Giro nel 2017: il percorso del Tour de France non l'ha lasciato particolarmente entusiasta, ma servirà ancora del tempo per sapere se questo vorrà dire che lo vedremo di nuovo in Italia.
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