Mauro Schmid, il re delle volate a due
Ha preso il via da Riccione la Settimana Internazionale Coppi e Bartali: l'aria del Bel Paese fa evidentemente bene al giovane svizzero, che batte l'irlandese Dunbar al termine di un lungo attacco. Hayter beffa Van der Poel nella volata per il terzo posto, sesto Pesenti
La 37a edizione della corsa targata G.S. Emilia si preannunciava più che mai frizzante e così è stato fin dalla prima tappa, che ha visto subito tanta selezione sulle impegnative salite poste a ridosso del finale: nella fattispecie si trattava di un circuito sulle colline della Valle del Conca con partenza da Riccione e ritorno nella cittadina balneare dopo 164.6 km.
Si è sganciata nei primi km la fuga che ha caratterizzato gran parte della tappa, un quartetto formato da Giovanni Bortoluzzi (Work Service Vitalcare Vega), Tom Paquot (Bingoal Pauwels Sauces WB), Simon Pellaud (Trek - Segafredo) e Gidas Umbri (Team Colpack Ballan). Questi hanno rapidamente preso vantaggio, accumulando un massimo di oltre 4' quando mancavano circa 100 km al traguardo. A questo punto il gruppo ha iniziato ad organizzare l'inseguimento, facendo scendere il margine a meno di 2' al termine dell'ultima ascesa verso Mondaino; sono proseguiti di comune accordo i 4 al comando riuscendo a riguadagnare qualcosa approfittando di un attimo di indecisione del gruppo, che però ha messo il turbo avvicinandosi alle salite decisive. Così uno per volta sono stati ripresi tutti i fuggitivi: prima Umbri; quindi Paquot, caduto scendendo dal GPM di Grotte di Onferno; Bortoluzzi, scollinato in testa sui primi due GPM, quindi primo leader della suddetta classifica; e infine Pellaud, ripreso salendo a Gemmano.
In questo momento il gruppo ha iniziato a procedere scatti, con una Jumbo-Visma particolarmente attiva - si segnala soprattutto l'azione di Loe Van Belle, ragazzo della formazione Continental alle primissime esperienze tra i professionisti - che però non è riuscita a portare via l'azione buona. Tutto si è deciso sulla durissima salita di 3 km in doppia cifra verso Montefiore Conca, affrontata di petto dai favoriti della vigilia, creando immediata selezione. Il primo a menare le danze è stato Simon Carr (EF Education-EasyPost), che tuttavia non è riuscito a fare la differenza; ben diversa l'azione di Edward Dunbar (INEOS Grenadiers) che ha fatti subito il vuoto, anche grazie ad un po' di indecisione da parte dei nomi più gettonati, primo fra tutti un Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix) insolitamente conservativo.
Dopo lo scollinamento Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) forza il ritmo in discesa e nel tratto più tecnico si aggancia tutto solo a Dunbar, formando una coppia al comando con circa 20" su un gruppo di sole 20 unità, che vale la pena di menzionare per intero, pensando alla classifica generale: Tobias Foss (Jumbo-Visma); Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team); Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe); Simon Carr (EF); Ethan Hayter, Geraint Thomas e Ben Tulett (INEOS); Matteo Sobrero (Team BikeExchange - Jayco); Gianluca Brambilla e Antonio Tiberi (Trek); Andres Camilo Ardila, Marc Hirschi, Jan Polanc e Diego Ulissi (UAE Team Emirates); Mathieu Van der Poel e Floris De Tier (Alpecin); Natnael Tesfatsion (Drone Hopper - Androni Giocattoli); Nicola Conci e Christian Scaroni (Italia); Thomas Pesenti (Beltrami TSA - Tre Colli). Da segnalare invece attardati Remy Mertz, terzo alla Per Sempre Alfredo, nonché Mattia Cattaneo e Filippo Zana, tra i favoriti della vigilia per la classifica generale.
Il vantaggio dei due è rapidamente salito ad oltre 40" e a niente è servito il lungo inseguimento di Polanc, Ardila e De Tier per i rispettivi capitani, che sono riusciti solo a contenere il distacco. Tutto si è deciso con una volata a due in cui Schmid ha agevolmente superato Dunbar, staccandolo pure di 2"; a 16" Ethan Hayter batte Van der Poel nella volata per il terzo posto. Seguono Tesfatsion, Pesenti, Ulissi, Sobrero, Scaroni e Hirschi. Il gruppo dei ritardatari arriva con un ritardo di 1'14". La classifica generale vede ovviamente al comando lo svizzero, ma i vantaggi sono dilatati dagli abbuoni dati ai primi 3: Schmid ha dunque 6" di vantaggio su Dunbar, 22" su Hayter e 26" su Van der Poel e tutti gli altri; i corridori arrivando col secondo gruppo partono con un handicap di 1'24".
Domani altra tappa vallonata, tra Riccione e Longiano: i 165.9 km in programma saranno percorsi in buona parte sul circuito conclusivo, che avrà il suo punto focale nel Muro del Belvedere, posto a ridosso del traguardo, da ripetere per 5 volte.
La 37a edizione della corsa targata G.S. Emilia si preannunciava più che mai frizzante e così è stato fin dalla prima tappa, che ha visto subito tanta selezione sulle impegnative salite poste a ridosso del finale: nella fattispecie si trattava di un circuito sulle colline della Valle del Conca con partenza da Riccione e ritorno nella cittadina balneare dopo 164.6 km.
Si è sganciata nei primi km la fuga che ha caratterizzato gran parte della tappa, un quartetto formato da Giovanni Bortoluzzi (Work Service Vitalcare Vega), Tom Paquot (Bingoal Pauwels Sauces WB), Simon Pellaud (Trek - Segafredo) e Gidas Umbri (Team Colpack Ballan). Questi hanno rapidamente preso vantaggio, accumulando un massimo di oltre 4' quando mancavano circa 100 km al traguardo. A questo punto il gruppo ha iniziato ad organizzare l'inseguimento, facendo scendere il margine a meno di 2' al termine dell'ultima ascesa verso Mondaino; sono proseguiti di comune accordo i 4 al comando riuscendo a riguadagnare qualcosa approfittando di un attimo di indecisione del gruppo, che però ha messo il turbo avvicinandosi alle salite decisive. Così uno per volta sono stati ripresi tutti i fuggitivi: prima Umbri; quindi Paquot, caduto scendendo dal GPM di Grotte di Onferno; Bortoluzzi, scollinato in testa sui primi due GPM, quindi primo leader della suddetta classifica; e infine Pellaud, ripreso salendo a Gemmano.
In questo momento il gruppo ha iniziato a procedere scatti, con una Jumbo-Visma particolarmente attiva - si segnala soprattutto l'azione di Loe Van Belle, ragazzo della formazione Continental alle primissime esperienze tra i professionisti - che però non è riuscita a portare via l'azione buona. Tutto si è deciso sulla durissima salita di 3 km in doppia cifra verso Montefiore Conca, affrontata di petto dai favoriti della vigilia, creando immediata selezione. Il primo a menare le danze è stato Simon Carr (EF Education-EasyPost), che tuttavia non è riuscito a fare la differenza; ben diversa l'azione di Edward Dunbar (INEOS Grenadiers) che ha fatti subito il vuoto, anche grazie ad un po' di indecisione da parte dei nomi più gettonati, primo fra tutti un Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix) insolitamente conservativo.
Dopo lo scollinamento Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) forza il ritmo in discesa e nel tratto più tecnico si aggancia tutto solo a Dunbar, formando una coppia al comando con circa 20" su un gruppo di sole 20 unità, che vale la pena di menzionare per intero, pensando alla classifica generale: Tobias Foss (Jumbo-Visma); Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team); Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe); Simon Carr (EF); Ethan Hayter, Geraint Thomas e Ben Tulett (INEOS); Matteo Sobrero (Team BikeExchange - Jayco); Gianluca Brambilla e Antonio Tiberi (Trek); Andres Camilo Ardila, Marc Hirschi, Jan Polanc e Diego Ulissi (UAE Team Emirates); Mathieu Van der Poel e Floris De Tier (Alpecin); Natnael Tesfatsion (Drone Hopper - Androni Giocattoli); Nicola Conci e Christian Scaroni (Italia); Thomas Pesenti (Beltrami TSA - Tre Colli). Da segnalare invece attardati Remy Mertz, terzo alla Per Sempre Alfredo, nonché Mattia Cattaneo e Filippo Zana, tra i favoriti della vigilia per la classifica generale.
Il vantaggio dei due è rapidamente salito ad oltre 40" e a niente è servito il lungo inseguimento di Polanc, Ardila e De Tier per i rispettivi capitani, che sono riusciti solo a contenere il distacco. Tutto si è deciso con una volata a due in cui Schmid ha agevolmente superato Dunbar, staccandolo pure di 2"; a 16" Ethan Hayter batte Van der Poel nella volata per il terzo posto. Seguono Tesfatsion, Pesenti, Ulissi, Sobrero, Scaroni e Hirschi. Il gruppo dei ritardatari arriva con un ritardo di 1'14". La classifica generale vede ovviamente al comando lo svizzero, ma i vantaggi sono dilatati dagli abbuoni dati ai primi 3: Schmid ha dunque 6" di vantaggio su Dunbar, 22" su Hayter e 26" su Van der Poel e tutti gli altri; i corridori arrivando col secondo gruppo partono con un handicap di 1'24".
Domani altra tappa vallonata, tra Riccione e Longiano: i 165.9 km in programma saranno percorsi in buona parte sul circuito conclusivo, che avrà il suo punto focale nel Muro del Belvedere, posto a ridosso del traguardo, da ripetere per 5 volte.