Lorena Wiebes è ancora la più veloce dopo un finale al cardiopalma ©Tour de France Femmes
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La SD Worx spezza il cuore di Van de Velde: la prima volata è di Wiebes

Al Tour Femmes la belga della Fenix Deceuninck, nuova maglia a pois, sfiora l'impresa solitaria, ma viene ripresa sul rettilineo finale dal leadout di Kopecky (terza). Consonni e Balsamo in top five

25.07.2023 18:19

Sarebbe stata l'impresa più memorabile della breve storia del Tour de France Femmes, destinata a rimanere nella memoria collettiva per anni, ma così non è stato. Sono mancati 500 metri a Julie Van de Velde per portare al traguardo di Montignac-Lascaux una cavalcata solitaria di sessanta chilometri. Alle sue spalle ha trovato una SD Worx in versione calcolatrice, che ha prima lasciato ampio spazio alla fuggitiva (questo si, forse non così volutamente), per poi scommettere sul bisogno di vincere delle altre squadre, in particolare la dsm-firmenich di Charlotte Kool, la rivale più accreditata di Lorena Wiebes. Una scelta rischiosa, ma che nel finale ha pagato, dopo diversi chilometri passati passivamente a centro gruppo. Tre chilometri di treno sono bastati per recuperare in extremis e portare Wiebes alla cinquantesima vittoria stagionale per la squadra più forte del mondo. Una forza non solo tecnica, ma anche un chiaro controllo mentale sulle avversarie in queste situazioni al limite. A volte in passato hanno perso corse già vinte per colpa dell'eccessiva sicurezza, ma quest'anno, per ora, hanno sempre avuto ragione.

Tour de France Femmes 2023, la cronaca della terza tappa

La prima metà di tappa è caratterizzata dalla fuga solitaria della tedesca Kathrin Hammes (EF Education-TIBCO-SVB), che conquista i primi due gpm di quarta e terza categoria. Alle sue spalle, continua la lotta per la pois tra Yara Kastelijn e Anouska Koster, con l'atleta della Uno-X che guadagna due punti sulla connazionale della Fenix Deceuninck.

Hammes viene ripresa ai -80 dopo essere passata per prima anche al terzo gpm di quarta categoria, portandosi a 7 punti totali. Quando il gruppo si ricompatta inizia una fase di scatti e controscatti, che coinvolge anche atlete di primo piano come Lucinda Brand o Grace Brown. I continui saliscendi della pianura francese, in una tappa teoricamente per velociste ma con un dislivello importante, e soprattutto il pericolo di ventagli in alcune zone esposte, tengono molto alta la soglia dell'attenzione in gruppo.

Sulle ultime due côte di giornata avviene il sorpasso in classifica QOM, ma la maglia resta in casa Fenix Deceuninck: Julie Van de Velde attacca in solitaria e fa il pieno di punti, superando la compagna Kastelijn. La neerlandese non riesce a essere competitiva negli sprint, ma mantiene il secondo posto grazie alla compagna Christina Schweinberger, che toglie un punto a Koster.

Proprio dallo sprint per il gpm prova a lanciarsi per un attacco in solitaria Kasia Niewiadoma, nona in classifica. Un'azione piuttosto improvvisata e non molto efficace per la leader di classifica della Canyon SRAM, che prova ad agitare le acque per qualche centinaio di metri, ma senza successo.

Il vantaggio di Van de Velde ai -40 supera abbondantemente il minuto e mezzo, in una fase di rilassamento in gruppo. La Sd Worx controlla tenendo un ritmo moderato, forse fin troppo: ai -30 il vantaggio è ancora di 2'20". A quel punto entrano in azione più squadre interessate alla tappa, che non possono più permettersi di lasciare ulteriore spazio alla fuggitiva. Wiebes e Kopecky passano rispettivamente per seconda e per quarta allo sprint intermedio, con in mezzo Ashleigh Moolman, che indossa la maglia verde, che in realtà appartiene alla stessa Kopecky.

Il ritmo in gruppo si alza drasticamente nei chilometri successivi, e si assottigliano decisamente le chance di Van de Velde, che continua però a spingere fino in fondo. La trentenne belga non ha mai vinto in carriera nel World Tour, ma quando si tratta di produrre questi sforzi prolungati sul passo sa sicuramente farsi rispettare. In passato ha partecipato a mondiali, europei (7° a Monaco l'anno scorso) e alle Olimpiadi 2021 a cronometro, e fino agli ultimi chilometri prova a far valere le sue qualità per portare a termine un'impresa memorabile.

Alle sue spalle, il gruppo ha finalmente trovato un accordo: davanti si fanno vedere i treni della Jumbo Visma, della AG Insurance e della Liv Racing, ma soprattutto la Dsm di Charlotte Kool, la rivale più accreditata di Lorena Wiebes. La SD Worx, come già si era intuito nei chilometri precedenti, scarica palesemente la responsabilità sulle altre squadre, avendo già vinto una tappa in questo Tour e sicura delle proprie chance con Wiebes anche per i prossimi giorni. 

In ogni caso il vantaggio di Van de Velde scende fino a venti secondi a dieci chilometri dalla fine: c'è ancora ampio margine per recuperare, ma le forze in gruppo si stanno esaurendo. Nei chilometri tra i -7 e i-3 il vantaggio non solo non cala, ma risale di nuovo fino a 35". Un braccio di ferro che si protrae fino al traguardo, in cui è proprio la SD Worx, che si stava mostrando disinteressata, a far pendere la bilancia: Bredewold e Reusser riducono di nuovo lo svantaggio fino all'ultimo chilometro, quando tutto è ancora in gioco.

Ai -700 Ilaria Sanguinetti porta davanti Elisa Balsamo, pronta a fare la volata per la Lidl-Trek, mentre Van De Velde si indurisce e capisce di essere giunta al capolinea: ai -500 la belga viene ripresa dalla sparata di Lotte Kopecky, che pilota alla perfezione Lorena Wiebes. La campionessa d'Europa si trova nella posizione ideale per la volata, e si impone nettamente dopo qualche metro di testa a testa con Marianne Vos, che chiude seconda davanti alla stessa Kopecky. Dopo il grande lavoro della squadra, Kool non trova spazio alle transenne nella lotta per la ruota di Wiebes con Alex Manly, e chiude al settimo posto scuotendo la testa.

Buoni piazzamenti per Chiara Consonni e la stessa Balsamo, che alla prima volata al rientro dall'infortunio si getta subito nella mischia e centra un ottimo quinto posto alle spalle della connazionale. Per l'Italia nelle prime dieci anche il nono posto di Soraya Paladin. Per quanto riguarda la classifica generale, aumenta il vantaggio di Kopecky grazie all'abbuono per il terzo posto e a un buco di due secondi: la maglia gialla ha ora 55" su Lippert e 1'05" sul gruppo delle migliori. Domani Lotte proverà a difendere la maglia nella tappa più lunga di questa edizione (177 km), nell'impegnativo finale di Rodez.

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