Riejanne Markus vince l'ultima tappa del Tour de Romandie, a Kopecky la classifica finale
La neerlandese della Visma batte Niamh Fisher-Black in volata a due dopo una lunga fuga. La maglia gialla è terza e vince la corsa, Vollering cade nel finale, Realini sul podio
Poteva essere una giornata molto più complicata da gestire per il Team SD Worx-Protime, che dopo l'arrivo in salita di ieri si era trovata in casa l'ingombrante lusso di avere Lotte Kopecky in maglia gialla con Demi Vollering ad appena due secondi, alla vigilia dell'ultima tappa del Tour de Romandie, con tutto quello che ne consegue. A risolvere la situazione ci ha pensato Niamh Fisher-Black, la terza opzione della powerhouse neerlandese, che partiva dal sesto posto a poco più di un minuto dalla belga, e infilandosi nella fuga giusta ha di fatto neutralizzato le possibili azioni delle due scomode compagne.
Per la neozelandese non è arrivata né la vittoria di tappa, battuta in volata a due da Riejanne Markus, né il podio finale per la tripletta SD Worx, con Gaia Realini a difendere il terzo posto per una manciata di secondi, salvata dalla neutralizzazione per una caduta nel finale. Kopecky conquista così la vittoria finale, la sua terza stagionale in una corsa a tappe World Tour, dopo UAE Tour e Tour of Britain, nell'ultima uscita prima di rimettere in palio la sua maglia iridata al mondiale di Zurigo fra tre settimane.
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Le prime difficoltà altimetriche arrivano già dopo pochi chilometri, e c'è già tensione per cercare di entrare in fuga. Inizialmente si muove Mireia Benito (AG Insurance Soudal), raggiunta prima da Hannah Ludwig (Cofidis), Henrietta Christie (Human Powered Health) e Mijntje Geurts (Team Visma Lease a Bike), e poi da un altro gruppetto con dentro Grace Brown (FDJ-Suez), Chloé Dygert (Canyon//SRAM Racing) e soprattutto Demi Vollering. Il tentativo non può fare strada, ma la seconda in classifica fa vedere già ai -120 di non voler lasciare nulla di intentato per sfilare la maglia di leader alla compagna di squadra e rivale Kopecky, come già si poteva intuire dall'intervista post-tappa di ieri.
La tregua dura quasi quaranta chilometri, prima che ai -80 arrivi un'altra mossa che cambia completamente le carte in tavola. Questa volta a muoversi è Niamh Fisher-Black, la terza punta della SD Worx, sesta in classifica a 1'14" da Kopecky. Con lei c'è solo Riejanne Markus (Team Visma Lease a Bike), ma tanto basta per prendere immediatamente un buon vantaggio. Dopo meno di dieci chilometri la neozelandese è già maglia gialla virtuale, e ai -50 il vantaggio della coppia di testa sfiora i tre minuti e mezzo, dopo aver toccato anche i quattro minuti.
SD Worx accetta di buon grado la situazione, che risolverebbe i suoi problemi interni, e rimane passiva, e a quel punto tocca alle altre squadre guidare l'inseguimento. In particolare Liv AlUla Jayco e Movistar provano a tenere alto il ritmo, mentre sullo strappo di Féchy (900 metri all'8.9%) Pauliena Rooijakkers prova a riguadagnare il tempo perso ieri. La scalatrici della Fenix-Deceuninck viene ripresa sulla successiva salita di Signal de Bougy, la più lunga di giornata (4.3 km al 6.2%), dove il vantaggio della coppia di testa scende sotto i due minuti.
Caroline Andersson (Liv AlUla Jayco) prova ad allungare da un gruppo sempre più selezionato, da cui si è staccata anche Elisa Balsamo. Anche la svedese viene ripresa dopo pochi chilometri, mentre Markus e Fisher-Black scollinano con oltre un minuto e mezzo, un margine che consentirebbe ancora a quest'ultima di vincere la corsa. Ai -20 Liane Lippert prova a sfruttare uno degli ultimi tratti in salita e attacca, seguita immediatamente da Kopecky e da un gruppetto a cui riesce ad accodarsi anche Vollering. Elise Chabbey e Juliette Labous provano a rinforzare, ma è Silke Smulders (Liv AlUla Jayco) a riuscire a prendere qualche metro di vantaggio quando l'andatura cala, ma viene ripresa poco dopo.
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Anche Nienke Vinke (Team dsm-firmenich PostNL) e Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM Racing) provano ad uscire dal gruppo, ma solo la neerlandese riesce a fare vantaggio e guadagnare una ventina di secondi, ma viene ripresa nella lunga discesa che riporta verso Morges. Ai -10 Fisher-Black e Markus hanno ancora un minuto di vantaggio su un gruppo di una trentina di unità e con diverse atlete veloci, con abbastanza gregarie a disposizione per inseguire. Per la neozelandese non sembra essere sufficiente per il ribaltone in classifica, ma il vantaggio è ancora buono perché la vittoria di tappa sia una questione per la fuga.
Le due di testa collaborano al meglio fino all'ultimo chilometro, quando Markus inizia a saltare i cambi, con Fisher-Black costretta a tirare per ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica. Quello della neozelandese è di fatto un leadout per la sua futura compagna di squadra, che la affianca e la sorpassa ai 200 metri. Una vittoria netta per la neerlandese della Visma, nonostante un mezzo brivido finale per aver esultato troppo presto mentre Fisher-Black continuava a sprintare.
Arriva a 21" il gruppetto regolato da Lotte Kopecky, che si prende il terzo posto, quattro secondi di abbuono e la vittoria finale battendo Noemi Rüegg (Svizzera), Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ) e Liane Lippert. Tutte le altre rimangono attardate a causa di una caduta, in cui è coinvolta anche Vollering insieme a Cédrine Kerbaol (Ceratizit-WNT) e Ashleigh Moolman (AG Insurance Soudal).
Di fatto, la caduta nel finale impedisce a Fisher-Black di salire sul podio finale e alla SD Worx di fare tripletta, perché a tutte le componenti del gruppo inseguitore viene accreditato il tempo di Kopecky. Realini difende così il terzo posto per undici secondi, con Mavi García e Juliette Labous a perdere una posizione, mentre il resto della top ten rimane invariata.