
Bruno Dequeecker sulla rovinosa Brugge-De Panne: "Una triste confluenza di circostanze"
Dopo una Brugge-De Panne costellata da cadute a ripetizione, l'organizzatore della corsa si è detto "addolorato"
La Classic Brugge-De Panne 2025 si è trasformata in un inferno quando negli ultimi 5-6 chilometri si è susseguita una serie impressionante di cadute, con 30 corridori finiti in infermeria.
L'organizzatore della corsa dichiara commosso: “Questo mi fa male al cuore”

L'organizzatore della Brugge-De Panne, Bruno Dequeecker, ha dovuto assistere con dolore a un finale disastroso della sua gara. "Questo fa male", ha detto emozionato alla stampa, come riporta Sporza. "Dovremo sederci a tavolino con i corridori per vedere come si può rendere il tutto più sicuro".
Il punto più importante e discusso dopo un finale così rovinoso alla Classic Brugge-De Panne era proprio se il percorso fosse giustificabile con un gruppo di velocisti in avvicinamento, una questione che anche gli organizzatori dovranno affrontare.
"Mi fa male al cuore", ha sottolineato Dequeecker parlando delle numerose cadute sul finale della gara. "Il gruppo ha terminato il percorso tre volte prima dell'arrivo, ma negli ultimi chilometri si verificano queste cadute... Fa male. Il percorso è immutato da anni ed è controllato dall'UCI. Si tratta quindi di una triste confluenza di circostanze. I corridori volevano chiaramente dare tutti il massimo per vincere, e purtroppo questo ha portato a delle cadute".
Per Dequeecker, dunque, le possibili cause delle numerose cadute sarebbero state una “confluenza di circostanze”, oltre che la spinta dei corridori e persino le condizioni meteorologiche.
"Il restringimento dovrà essere valutato per la prossima edizione. Non posso dire molto al riguardo ora", ha esordito l'organizzatore, riguardo ai fattori che chiama in causa per un finale di gara così disastroso. "Le condizioni meteo - sole e poco vento - erano perfette per gli spettatori, ma un po' meno per il percorso. Quando c'è più vento a De Moeren, c'è più frammentazione e non c'è la folla che si precipita sul traguardo".
La cosa più importante è ora il "dialogo" per far sì che certi incidenti non si ripetano
Infine, Bruno Dequeecker ha dichiarato di voler aprire il dialogo con i corridori, per il futuro. "Non organizziamo una gara per avere incidenti. Sono i corridori che fanno la corsa, dovremo sederci insieme per vedere come può essere più sicura. O almeno: per fare in modo che ci siano meno possibilità di cadute", ha spiegato l'organizzatore.
Durante la gara ci sono state almeno 4 cadute distinte. Le conseguenze peggiori le hanno riportare Niklas Arndt, che ha riportato una frattura vertebrale scomposta, e Lionel Taminiaux, vittima di un politrauma con fratture ostali e collasso polmonare.