Cassani sul Giro: «Evenepoel-Roglic, che sfida! Ganna, Caruso e Fortunato le nostre maggiori speranze» - VIDEO
Da una parte la classe e la sfrontatezza di Remco, capace di migliorarsi tanto tecnicamente quanto caratterialmente, dall'altra Primoz, già terzo nel 2019 e tre volte vincitore alla Vuelta. Senza dimenticare, ovviamente, i "terzi incomodi"
In occasione della presentazione delle due tappe del Giro d'Italia - la cronometro da Santarcangelo a Cesena di domenica 14 maggio e la Scandiano-Viareggio di martedì 16 maggio - che transiteranno dall'Emilia-Romagna, abbiamo scambiato due battute con Davide Cassani, presidente dell'Azienda di promozione turistica della regione ed ex commissario tecnico della nazionale maschile di ciclismo su strada. «La cronometro di Cesena sarà importantissima, perché sarà la prima occasione per fare distacchi veri in classifica». Da tanti anni non si vedevano due corridori di questo calibro - e non solo loro - al via del Giro: «L'ultimo campione del mondo in carica a vincere il Giro - ricorda Cassani, nel corso della conferenza stampa - è stato Giuseppe Saronni, quarant'anni fa».
Le cronometro, in particolare le prime due, saranno terreno di caccia anche per Filippo Ganna, il corridore italiano più forte al via della Corsa Rosa. «In attesa di capire se Ciccone riuscirà a riprendersi e nella speranza che Caruso sia lo stesso di due anni fa, occhio a Fortunato: ha fatto bene al Tour of the Alps, ha già vinto una tappa come quella dello Zoncolan e ha tutto per ripetere un'impresa del genere». Impresa che cercherà anche lo stesso Cassani, impegnato nel Giro-E insieme, tra gli altri, ad Andrea Tafi, Giovanni Visconti, Damiano Cunego e Sonny Colbrelli: «Un occasione per divertirsi e stare insieme, sulle strade del Giro».
A microfoni spenti, Cassani conferma le difficoltà nella costruzione della squadra World Tour di matrice italiana: «Servono almeno 20 milioni di euro e, in Italia, non è facile reperirli. In Francia hanno quattro squadre in massima serie, più almeno altre due di alto livello Professional, ma hanno il Tour de France a fare da grande traino».