Consonni è incontenibile, argento nell'Omnium dietro a Thomas
Europei pista, Simone gestisce da maestro la Corsa a punti che chiude la challenge e deve inchinarsi solo a un super Benjamin. Terzo il britannico William Perrett. A Franziska Brausse l'Inseguimento individuale
Un epilogo di gioia per l'Omnium maschile agli Europei su pista di Grenchen: dopo il titolo nella Corsa a punti, Simone Consonni si prende un meritatissimo argento e con esso anche i plateali complimenti del vincitore della prova, il francese Benjamin Thomas che peraltro è pure suo compagno di squadra alla Cofidis. Grande fairplay e amicizia tra i due che hanno esultato insieme alla fine della Corsa a punti che ha definito la classifica della challenge. Simone partiva dal quarto posto con 98 punti, gli stessi di Thomas, e davanti c'erano l'olandese Jan-Willem van Schip a 102 e lo spagnolo Sebastián Mora a 100. Più indietro gli altri, a partire dal britannico William Perrett a quota 82, proseguendo col tedesco Roger Kluge a 78.
Thomas ha fatto capire subito di avere una gamba scoppiettante, andando sistematicamente a punti in tutti e cinque i primi sprint (tre li ha vinti, in due è arrivato secondo. In questo frangente Consonni restava ai margini della scena, mentre salivano di quota Kluge e Perrett. A 66 giri dalla fine (sui 100 totali) un attacco di Perrett ha stimolato la risposta di Thomas col polacco Szymon Sajnok, e su di loro è rientrato pure Kluge: tutti e quattro sono andati a prendere il giro ai -58. Serviva un blitz a Consonni per non restare tagliato fuori dai giochi delle medaglie, detto fatto, l'azzurro è partito tutto solo ai -59 e ai -55 ha preso il giro: un'azione tanto rabbiosa quanto decisiva.
A quel punto l'italiano era secondo alle spalle di Thomas, 139-118, dieci punti più indietro Kluge e Perrett rappresentavano ancora una minaccia, mentre Van Schip (106) e Mora (102) parevano un po' spenti. Ai -29 Perrett ha promosso una nuova caccia, e qui Simone è stato bravissimo a capire che era un'avventura a cui partecipare: si è riportato sul britannico, ha dato nuovo impulso all'azione e - dopo aver vinto l'ottavo sprint - ai -20 ha guadagnato un altro giro, passando per un attimo al comando della gara (143-142).
Thomas naturalmente non è stato a guardare, e con Kluge, Mora, il belga Lindsey de Vylder, il danese Niklas Larsen e il portoghese João Matias ha preso anche lui il secondo giro della serata ritornando in testa. A quel punto Consonni - sempre con Perrett - si è voluto concedere un'altra caccia ma stavolta il tentativo non è riuscito; ormai però i giochi erano fatti e nulla sarebbe più cambiato nelle prime posizioni: vittoria di Thomas con 162 punti, argento a Consonni con 146, bronzo a Perrett a 136. Giù dal podio Kluge a 134, Mora a 129, Van Schip a 106, De Vylder a 102 e via via poi tutti gli altri. A quel punto l'unica cosa che rimaneva da fare a Thomas e Consonni era festeggiare insieme: l'epilogo di gioia che abbiamo citato in apertura.
Poco prima della conclusione dell'Omnium era andato in archivio anche il torneo dell'Inseguimento individuale femminile: nelle due finali le tedesche hanno battuto le britanniche: in quella per il bronzo il 3'24"895 di Mieke Kröger è stato migliore del 3'25"556 di Anna Morris; in quella per l'oro Franziska Brausse con 3'20"101 ha vinto nettamente su Josie Knight (3'23"613 per lei).