Tour de France, 6a tappa: secondo round sui Pirenei
È il giorno del Tourmalet, affrontato come penultima salita, ma alla 6a tappa è più probabile che tutti attendano la salita finale a Le Cambasque
Seconda giornata consecutiva sui Pirenei, con una tappa ancora più breve e che rischia di partorire un topolino. La collocazione del Tourmalet lontana ma non troppo dal traguardo con una salita finale più semplice era perfetta per l'ultima settimana, ma difficilmente smuoverà qualcosa a questo punto (molto precoce) del Tour. La salita finale è comunque interessante e con il Tourmalet nelle gambe dovrebbe garantirci un nuovo scontro diretto tra i big anche se è difficile credere possano esserci grandi differenze. Ovviamente tutto questo al netto di possibili follia di Pogacar o chi per lui.
Venendo all'analisi schietta del tracciato, i primi 55 km sono di avvicinamento alle montagne, con il classico aperitivo della Côte de Capvern (5.6 km al 4.8%). Poi si sale in successione ai classicissimi Col d'Aspin (12 km al 6.5%, ultimi 6 km al 7.7%) e Col du Tourmalet (17.1 km al 7.3%, ultimi 13 km all'8.6%). La lunga discesa (insidiosa nella prima parte) porta ad un breve tratto di fondovalle di circa 12 km (in verità poco molto meno rilevante essendo sensibilmente a favore, dunque molto veloce), prima di salire a Cauterets. L'arrivo non sarà in paese come nel 2015, ma più in alto a Le Cambasque, in tutto dopo 16 km al 5.4%: i primi 11 km sono quelli piuttosto semplici che portano a Cauterets, poi la strada impenna per quasi 4 km (pendenza media 9.2%) e spiana a circa 1700 metri dal traguardo; sono nuovamente in salita sensibile (8/9%) gli ultimi 800 metri.
Fari puntati su…
Con la mossa a sorpresa di Jai Hindley (BORA-hansgrohe) tutti i programmi della vigilia sono saltati: i grandi favoriti Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) sono stati stanati subito e adesso si trovano ad inseguire. Il danese adesso ha apparentemente la strada spianata verso la maglia gialla, ma comunque con la necessità di recuperare ad Hindley 47"; vicecersa lo sloveno è decisamente in debito, non tanto in classifica generale di per sé, quanto nella batosta subita da Vingegaard, che lo pone decisamente un gradino sotto nei pronostici. Questo può essere per noi un vantaggio, conoscendo la propensione di Tadej per l'attacco: magari potrebbe scegliere una tattica simile a quella messa in atto dallo stesso Hindley nella giornata odierna. C'è da attendersi in lgni caso che Vingegaard attacchi sulla salita finale per provare subito a togliere Hindley dai giochi e porsi al comando come padrone della corsa (sempre che l'australiano molli davvero così facilmente).
In tutto questo sarà da capire come si comportano gli altri big, divisi fra coloro che oggi erano in fuga trovandosi in alta classifica e quelli rimasti in gruppo che invece hanno avuto un ritardo sensibile. Colui che più di tutti esce bene dalla tappa di oggi è Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che si ritrova addirittura al 3° posto. Difficile pensare che possa restare lì a lungo, ma senza dubbio si è costruito un bel capitale da difendere per conservare una posizione in top10 o addirittura in top5. Viceversa c'è chi si trova con tutti i piani sconvolti e senza un punto di riderimento, come la Bahrain-Victorious, con Mikel Landa e Pello Bilbao entrambi piuttosto in ritardo e Jack Haig arrivato più avanti, ma già uscito di classifica nelle tappe basche. Loro bisognerà attenserseli all'attacco nelle prossime giornate.
Ovviamente non si può escludere che domani gli uomini di classifica si prendano una giornata di no contest, lasciando andare via nuovamente una fuga e dando occasione a scalatori fuori classifica o cacciatori di tappe di prendersi un successo parziale. In mezzo ad un'infinità di possibili nomi, noi puntiamo uno scellino su Felix Gall ( AG2R Citroën Team), che oggi aveva quasi lo stesso passo di Hindley, ma al momento è fuori classifica; veste invece la maglia a pois che domani potrebbe avere interesse a difendere, trovandosi di fronte a due tappe per velocisti in cui riprendere fiato.
Tour de France 2023, gli orari della sesta tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 13:25 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:00 e le 17:30. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:45 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 13:00 alle 18:00).