L'arrivo in parata di Albert Philipsen (vincitore) e Jakob Soderqvist ©Roubaix Next Gen
Ciclismo Giovanile

Le Roubaix dei giovani sono di Albert Philipsen e Michiel Mouris

Il danese vince la corsa Espoirs in parata con il compagno Söderqvist dopo una corsa dominata dalla Lidl-Trek. Lo junior della Auto Eder anticipa sul settore 1 e vince in solitaria

13.04.2025 16:51

Non solo Van der Poel, Pogačar e Philipsen: nella domenica della Paris-Roubaix c'è spazio anche per le corse giovanili. Il cognome del belga della Alpecin-Deceuninck torna anche nella Paris-Roubaix Espoirs, vinta dal suo fenomenale omonimo danese Albert Withen Philipsen, in una corsa assolutamente dominata dalla Lidl-Trek Future Racing. Nella corsa junior esulta invece il Team GRENKE-Auto Eder grazie al successo in solitaria di Michiel Mouris.

Michiel Mouris vince la gara junior ©Roubaix Next Gen
Michiel Mouris vince la gara junior ©Roubaix Next Gen

Paris-Roubaix Espoirs, trionfo Lidl-Trek con Albert Philipsen

La corsa under 23 entra nel vivo tra i settori di Auchy-Lez-Orchies e Mons-en-Pévèle, i numero 12 e 11 dei ventisei totali di una corsa di 167 chilometri. Una volta ripresa la fuga a due di Victor Jean (CC Étupes) e dell'italiano Renato Favero (Soudal Quick-Step Devo Team), la Lidl-Trek si porta davanti in testa a fare la selezione, portando via un gruppetto di appena sette corridori. Insieme a Philipsen e Jakob Söderqvist ci sono Senna Remijn (Alpecin-Deceuninck Development Team), Halvor Dolven (Wanty-Nippo-ReUz), Pietro Mattio (Team Visma Lease a Bike Development) Ilian Alexandre Barhoumi e Arthur Blaise (Decathlon AG2R La Mondiale DT). 

Dopo qualche chilometro di inseguimento riescono a rientrare anche Žak Eržen (Slovenia), Elliot Boulet (Groupama-FDJ Continental), Aaron Dockx e Guus van den Eijnden (Alpecin-Deceuninck), Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z), Emmanuel Houcou e Nicolas Milesi (Arkéa B&B Hotels Continentale). Il gruppo di quattordici al comando resiste per pochi chilometri, prima per la foratura di Eržen e poi per l'attacco di Philipsen sul settore 7. Il campione del mondo junior di due anni fa guadagna subito una ventina di secondi, mentre alle sue spalle dopo il Carrefour de l'Arbre rimangono solo Söderqvist e Remijn.

A 7 chilometri dall'arrivo lo svedese riesce a rientrare sul compagno di squadra, lasciando indietro il neerlandese ad inseguire in solitaria a 15". I due Trek entrano insieme nel velodromo con un buon vantaggio, scegliendo l'arrivo in parata invece di giocarsi lo sprint. La vittoria va comunque a Philipsen, che aveva attaccato per primo e ha dimostrato di essere il più forte in gara. Remijn resiste per prendersi il podio, mentre il suo compagno Dockx vince la volata per il quarto posto battendo Mattio. Per la Lidl-Trek è il secondo successo consecutivo dopo quello di Tim Torn Teutenberg di un anno fa. 

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Paris-Roubaix Juniors, colpaccio di Michiel Mouris

Anche in una corsa più breve (110 chilometri) e con meno settori di pavé (diciassette), anche nella gara junior l'azione decisiva arriva da Mons-en-Pévèle in avanti. Inizialmente si forma un gruppetto di tredici attaccanti, con Arthur Alexandre e Valentin Martinet (Francia), Kaj Roeling (Paesi Bassi), Ashlin Barry (Stati Uniti), Henry Hobbs (Gran Bretagna), Vilmer Ekman e Elias Wändel (Svezia), Alban Picard (Groupama-FDJ U19), Mats Vanden Eynde (Acrog Tormans), Noah Lindholm Møller Andersen, Michiel Mouris e Gijs Schoonvelde (Team GRENKE-Auto Eder). Successivamente, Picard e Alexandre riescono ad avvantaggiarsi e guadagnare una ventina di secondi.

Da dietro rientrano altri corridori tra cui Zeno Levi Winter (Germania), che prova a rientrare da solo sulla coppia al comando, senza però riuscire a rientrare. Il vantaggio è ancora di 25" a 17 chilometri dall'arrivo, quando però Alexandre cade e lascia Picard solo in testa. Il francese viene ripreso negli ultimi chilometri da Barry, Mouris, Schoonvelde, Vanden Eynde, Jan Jackowiak e Mikita Babovich (Cannibal B Victorious), che però dopo gli utimi settori determinanti sono ancora tutti insieme. 

La mossa decisiva arriva a sorpresa nel settore 1, quello simbolico che precede il velodromo, quando la volata sembra ormai cosa fatta. Michiel Mouris anticipa tutti, entra in pista con qualche secondo di vantaggio e lo mantiene fino alla fine. Il campione europeo junior a cronometro trionfa con 12" di vantaggio sul gruppetto regolato da Barry, che era stato probabilmente il più forte sulle pietre. Babovich completa il podio, dopo che due settimane fa aveva vinto in solitaria la E3, con Barry secondo anche in quel caso.

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