Il monumento alla memoria di Henri Desgrange (1865-1940) © Archivio Cicloweb
Professionisti

Che cos'è il Souvenir Henri Desgrange, il premio dedicato all'ideatore del Tour

Il Galibier non sarà però la cima più alta della Grande Boucle 2024

02.07.2024 15:53

Doppiate le prime tre tappe in Italia, il Tour de France punta in direzione delle Alpi, che assegneranno anche il Souvenir Henri Desgrange, intitolato alla memoria del padre della Grande Boucle. Scopriamo insieme i segreti e le curiosità di questo ambito riconoscimento, assegnato per la prima volta nel secondo dopoguerra.

Chi era Henri Desgrange

Nato a Parigi nel 1865, Desgrange è stato un personaggio-simbolo del ciclismo eroico ben prima di ideare la più grande e prestigiosa corsa a tappe del calendario internazionale: egli è infatti ricordato per aver stabilito il primo record dell'ora della storia (35,325 km/h) nel giorno dell'inaugurazione (11 maggio 1893) del velodromo cittadino di Buffalo. Quello stesso giorno, Desgrange ottenne anche i primati del chilometro da fermo e dei 10.000 m. Conclusa la carriera ciclistica, nel 1900 fu chiamato da Victor Goddet - padre del futuro organizzatore del Tour Jacques - alla direzione del quotidiano sportivo «L'Auto-Vélo». La serrata concorrenza con «Le Vélo» - che aveva nel frattempo varato due corse storiche come la Parigi-Brest-Parigi e la Bordeaux-Parigi -  sfociò addirittura in una battaglia legale che obbligò Desgrange a dimezzare la ragione sociale della sua testata a partire dal 16 gennaio 1903. Tre giorni dopo, però, «L'Auto» diede un annuncio sensazionale in prima pagina: la nascita di una grande corsa a tappe sulle strade dell'esagono. Il primo atto di quel Tour de France che sarebbe scattato alle 15.16 del 1° luglio dalla periferia sud di Parigi. 

felix-gall
Uno stremato Gall può festeggiare sul traguardo di Courchevel © A.S.O.

Il premio fu istituito nel 1947

Al timone della corsa francese fino all'interruzione per la Seconda guerra mondiale, Desgrange morì nel 1940 a Beauvallon, in Costa Azzurra. Com'è noto, il testimone fu poi raccolto da Jacques Goddet, che istituì nel 1947 il premio intitolato all'ideatore della corsa, assegnato proprio nella località costiera. Due anni dopo, invece, fu eretto un monumento alla sua memoria proprio in cima al Galibier. Da allora in avanti, nonostante qualche rara eccezione, il Souvenir Henri Desgrange è stato sempre assegnato al corridore che per primo sia transitato in cima alla salita più alta della corsa. Un'unica eccezione alla regola: ove mai la carovana dovesse arrampicarsi ancora più su - come nell'edizione di quest'anno, che propone la scalata ai 2802 metri della Bonette - il premio (e il compenso da 5000 €) sarà comunque assegnato al primo classificato sulla leggendaria montagna alpina, purché sia inserita nel percorso di gara. A proposito: il Galibier è abbinato al Souvenir per la 30ª volta nella storia del Tour.

Il colombiano Nairo Quintana e il francese Richard Virenque sono i plurivincitori del “Desgrange” con 3 successi. Un gradino più sotto troviamo il francese André Darrigade, lo spagnolo Julio Jimenez, il belga Lucien Van Impe e il lussemburghese Andy Schleck. Tra i vincitori del premio anche 14 italiani: Fausto Coppi inaugurò la serie nel 1952. In fondo alla lista dovrebbe esserci il nome di Franco Pellizotti, passato per primo sul Tourmalet nel 2009, ma il premio gli fu revocato due anni dopo a seguito della squalifica che gli fu inflitta dal TAS di Losanna. Pertanto, l'ultimo italiano a conquistare il trofeo è stato Gilberto Simoni, 1° sul Col de la Madeleine nell'edizione del 2004. 

UAE a valanga sul Galibier, Pogačar torna subito in giallo
Pogačar: "Ho avuto paura in discesa". Evenepoel: "Sembrava di essere ai Paesi Baschi"