
Fuga per la vittoria alla Tirreno-Adriatico - A Pergola vince Dversnes!
Quasi 200 km di fuga per il norvegese, unico dei sette fuggitivi di giornata a resistere al ritorno dei migliori. Secondo Van der Poel, terzo Pidcock. Ganna ancora in azzurro, nonostante un problema tecnico nel finale
Ci si aspettava battaglia tra gli uomini di classifica e i cacciatori di tappe e così, almeno in parte, è stato. Il nome del vincitore della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2025, 205 km da Ascoli Piceno a Pergola, però, è di quelli che non ti aspetti - e che ti affanni a pronunciare: Fredrik Dversnes. Sull'ultima salita di giornata, il norvegese si è sbarazzato dei compagni di attacco, per poi resistere al ritorno del gruppo dei migliori. Gruppo da cui hanno provato a evadere anche grossi calibri, come Ayuso e Pidcock, e poi regolato da un sornione Mathieu Van der Poel. Praticamente immutata la classifica generale: ininfluente il guaio meccanico accusato nel finale da Filippo Ganna, che affronterà la decisiva tappa di Frontignano con ancora indosso la maglia azzurra conquistata cinque giorni fa a Lido di Camaiore.

Tirreno-Adriatico 2025, la cronaca della quinta tappa
Pronti via e dal gruppo sono evasi in 7, per quella che si è poi dimostrata essere l'azione decisiva di giornata: il sempre attivissimo Dries De Bondt (Decathlon-Ag2R), Xandro Meurisse e Gal Glivar (Alpecin-Deuceninck), Paul Orselin (Cofidis), Fredrik Dversnes (UnoX-Mobility), Francisco Muñoz (Polti-Visit Malta) e la maglia verde Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Di quasi 7' il vantaggio massimo raggranellato dai sette, ridotti prima a sei, a una sessantina di chilometri dal traguardo, per le difficoltà di Muñoz, poi a cinque, quando a circa 35 km dal traguardo si è staccato Meurisse.
Tanti i ritiri: Wout Poels, Michal Kwiatkowski (problemi a un ginocchio per lui), i portoghesi Alfonso Eulalio e Rui Costa, Johan Price-Pejtersen, Simone Consonni (problemi intestinali), Gianluca Brambilla, Alessandro Verre ed Eddie Dunbar. L'irlandese è stato vittima, insieme a Florian Stork, di una caduta a 35 km dal traguardo, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.
Forti raffiche di vento hanno accampagnato la corsa fino alle battute conclusive, senza però che in gruppo succedesse nulla di rilevante. In due, Chris Hamilton e Nicolas Prodhomme, hanno provato a giocare d'anticipo, attaccando nell'avvicinamento all'ultima salita di giornata. Hamilton ha mollato quasi subito, mentre il francese ha tenuto duro qualche chilometro in più.
Sulle prime rampe di Monterolo ci hanno provato, senza successo, due colombiani: prima Esteban Chaves, poi, proprio quando il corridore della EF-Easypost veniva ripreso dal gruppo insieme a Prodhomme, Nairo Quintana, presto riassorbito da un plotone messo alla frusta dal ritmo della UAE Emirates - XRG, e in particolare, di Del Toro. Tra gli uomini di classifica, l'unico a pagare dazio è stato Ben Healy, nono alla partenza da Ascoli Piceno e giunto sul traguardo di Pergola a 1'36" dai principali uomini di classifica. Attaccato con le unghie e con i denti alla coda del gruppo, invece, la maglia azzurra Filippo Ganna, mentre tra i fuggitivi ad andarsene da solo era Dversnes. Nelle ultime centinaia di metri di Monterolo è arrivato, puntualissimo, l'attacco di Ayuso, che ha guadagnato una manciata di secondi insieme a Pidcock.
Il britannico si è ovviamente buttato a capofitto in discesa, senza riuscire a fare la differenza, anche grazie al lavoro di un Ganna tanto fenomenale nella gestione dello sforzo in salita, quanto sfortunato nella discesa: una buca centrata in discesa ha fatto cadere la catena della sua Pinarello, costringendolo a un intervento di manutenzione di fortuna; intervento che, come raccontato dallo stesso Ganna, ha finito per distruggere il deragliatore, costringendo la maglia azzurra ad arrabattarsi per raggiungere la zona di neutralizzazione, dove si è definitivamente sfilato.
Un gruppo di una trentina di corridori si è dunque messo in caccia di Dversnes, senza però trovare l'accordo necessario per andare a riprendere il campione nazionale norvegese 2023, bravissimo a gestire le energie e ad andarsi a prendere la quinta vittoria in carriera, la prima in questa stagione e nel World Tour. Per la Uno X-Mobility, dopo la vittoria di Waerenskjold alla Omloop Het Nieuwsblad, si tratta del secondo sigillo WT e della settima vittoria in stagione.
Alle spalle di Dversnes si hanno provato prima Aranburu, a 3 km dal traguardo, poi Cattaneo e infine, all'ingresso dell'ultimo chilometro, Pidcock, tallonato da Van der Poel e da Adrià. Proprio loro si sono presi le piazze d'onore alle spalle del norvegese nella volata dei battuti. Ciccone, Aranburu, Pidcock, Grégoire, Johannessen, Bilbao e Velasco hanno completato la top ten di giornata. Come detto, Ganna rimane in testa alla classifica generale, in attesa del decisivo arrivo in salita in programma domani a Frontignano. Ganna conserva 22" di vantaggio su Ayuso e 29" su Tiberi, ma i corridori in lizza per la vittoria finale e per i piazzamenti sono davvero tanti: la battaglia per il Tridente è ancora apertissima.