Roglič, le rampe e il cemento: sua la quarta tappa della Vuelta
Lo sloveno finalizza il lavoro della Red Bull - BORA - hangrohe, impegnata tutto il giorno in testa al gruppo. Battuto allo sprint il giovane belga Van Eetvelt
È arrivato alla quarta tappa della Vuelta a España 2024 il primo squillo di Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe), che vince allo sprint sul giovane belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) dopo aver condotto in testa gran parte della durissima rampa in cemento verso il Collado de Ballesteros. Tappa e Maglia Rossa per Roglič, che sfila senza troppi patemi il simbolo del primato all'ex compagno di squadra Wout van Aert. Terzo al traguardo un convincente João Almeida (UAE Team Emirates), che beffa Enric Mas (Movistar) proprio sulla linea d'arrivo. Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious) nuova maglia bianca.
Vuelta a España 2024, la cronaca della quarta tappa
Primo test per gli uomini di classifica nella frazione da Plasencia a Pico Villuercas: quattro salite categorizzate, con un GPM con secondi di bonus per la classifica generale, e uno sprint intermedio per 170.5 km di brulle strade spagnole a quaranta gradi sotto al sole. La prima parte della tappa presenta, a 14.5 km dal via, il Puerto di Cabezabellosa (9.2 km a 5.4% di pendenza media), salita di seconda categoria; e l'Alto del Piornal (13.8 km al 5.6% di media), ascesa di prima categoria. Dopo la lunga discesa dal Piornal, i corridori affronteranno circa 35 km di pianura, che termina proprio ai piedi del Puerto de Miravete (7.9 km al 4.4%), in cima al quale si trovano secondi di abbuono per la classifica generale. Allo scollinamento, una brevissima discesa e poi un tratto ondulato che porta ai piedi della salita finale di Pico Villuercas sulla quale è posto lo sprint intermedio di Roturas. Il traguardo è posto a 17 km dall'inizio della salita, che presenta una media del 5.8% di pendenza, così scomponibili: i primi 9 km al 4.3%, poi un calo a 3.1% nei 3 km successivi; a 6 km dal traguardo una secca curva a sinistra porta alla rampa in cemento di 3 km al 13.2% con punte al 20% che conduce al Collado de Ballesteros: dopo aver superato questa salita, al traguardo mancheranno circa 2 km dall'altimetria irregolare, con una media al 5.7% e impennate al 15% in prossimità del traguardo.
Grande ressa a inizio tappa per provare ad evadere dal gruppo: nel tratto in pianura ci provano in tanti, ma è solo l'ascesa al Puerto di Cabezabellosa che stabilisce il tentativo buono e definitivo. Sono in cinque: Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Mikel Bizkarra (Euskaltel - Euskadi), Filippo Zana (Jayco AlUla), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny). Il gruppo li lascia andare e in testa si pone tutta la Red Bull - BORA - hansgrohe di Primož Roglič, che manifesta chiaramente l'intenzione di voler fare la tappa. Alle loro spalle la Visma - Lease a Bike. La fuga rimarrà sempre sotto controllo, arrivando ad un vantaggio massimo di 3'40".
Negli ultimi chilometri del Puerto di Cabezabellosa tre uomini della INEOS - Grenadiers (Laurens De Plus, Thymen Arensman e Óscar Rodríguez) Alessandro De Marchi (Jayco AlUla) e Carlos Canal (Movistar) rimangono coinvolti in una caduta. Sylvain Moniquet (Lotto Dstny) conquista il GPM di Cabezabellosa: il belga attacca per assicurarsi anche i dieci punti in palio sull'Alto del Piornal, balzando in testa alla classifica della maglia a pois.
A 48 km dal traguardo attacca Bruno Armirail, che passa per primo sul Puerto de Miravete seguito dai compagni di fuga: nessun bonus, dunque, disponibile per il gruppo. Armairail verrà raggiunto dall'ex compagno di fuga Pablo Castrillo dopo circa 10 km di azione solitaria e i due si involano nel tratto vallonato verso l'imbocco del Pico Villuercas.
A circa 17 km dal traguardo i due uomini in testa hanno meno di 2' di vantaggio, ma riescono comunque a transitare per primi allo sprint intermedio di Roturas, dove Castrillo vince su Armirail. Dal gruppo si staccano due uomini della Alpecin per pilotare Kaden Groves alla conquista dei punti rimasti sul traguardo volante: Wout van Aert è alla loro ruota e lancia per primo lo sprint, ma Groves riesce a passarlo conquistando 15 punti contro i 13 di van Aert, che domani sarà in maglia verde. Dopo lo sprint i due si rialzano e lasciano sfilare il gruppo: van Aert, conscio della durezza degli ultimi chilometri, opta per una corsa conservativa, concentrandosi sull'obiettivo maglia verde e lasciandosi scivolare da dosso quella rossa.
La Red Bull controlla, Primož finalizza
La Red Bull - BORA continua la sua azione, mantenendo i fuggitivi a meno di 1'30", mentre si affiancano in testa gli altri team che puntano alla classifica generale e il gruppo inizia a perdere lentamente pezzi. Dopo qualche chilometro Quickstep, Lidl-Trek e Movistar prendono la testa, ma vengono presto rimpiazzate dalla UAE Emirates. I due in fuga riescono a prendere ancora in testa la curva a gomito che porta alla rampa di cemento verso Collado de Ballesteros, con Pablo Castrillo ultimo ad arrendersi al ritmo di UAE e Red Bull - BORA che inseguono.
Pavel Sivakov (UAE Emirates) lancia il primo attacco, ma Aleks Vlasov (Red Bull - BORA) è alla sua ruota con Roglič e Mas al seguito: il russo si brucia con questa azione e Roglič si ritrova in testa a tirare. Dietro di lui, sgranati in lunga fila indiana tutti gli altri favoriti per la classifica generale. Sembra impossibile fare la differenza su questi gradienti, ma Felix Gall (Decathlon - AG2R La Mondiale) riesce ad attaccare con il consueto rapporto leggero e viene lasciato andare dal gruppo, che lo tiene nel mirino quando mancano 3.4 km al traguardo. Primož Roglič tiene in testa un ritmo sostenuto e fa una discreta selezione: rimangono con lui solo Enric Mas (Movistar) e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), mentre fatica João Almeida (UAE Emirates), costretto sui pedali, e il primo all'inseguimento è il giovane Matthew Riccitello (FreePalestine). A 2.7 km dal traguardo Roglič si riporta sulle ruote di Gall e lo stacca.
Conclusa la rampa in cemento ai meno 2.2 km la situazione in corsa è la seguente: in testa Roglič, Van Eetvelt e Mas; ad una cinquantina di metri di distacco il trio formato da Riccitello, Almeida e Gall: dietro è il vuoto. Nel tratto in asfalto verso il traguardo Mas dà il suo contributo, mentre Van Eeetvelt recalcitra, sapendo di essere uno dei più veloci all'arrivo. A 1.3 km dal traguardo João Almeida riesce a riportare sotto il proprio gruppetto, ma non c'è accordo tra i sei e la loro indecisione rischia di far rientrare qualcuno da dietro.
Entrati nell'ultimo chilometro, Matthew Riccitello prova la sparata proprio quando Mikel Landa (T-Rex - Quick - Step) stava provando a rientrare, ma viene ripreso. Prova allora Gall con Roglič, ma ricuce Van Eetvelt. I corridori sono ormai nel tratto transennato, quando Landa riesce finalmente a riportarsi sui sei: il basco si accoda e parte in contropiede, lanciando uno sprint lunghissimo. Lennert Van Eetvelt va a richiudere e Roglič fa uno sprint per tornargli a ruota. Mancano pochi metri: il belga è all'interno della curva che porta al traguardo e stacca una mano dal manubrio per esultare, ma viene beffato al colpo di reni da Primož Roglič, che lo sopravanza all'esterno. Enric Mas sembra aver conquistato la terza posizione, ma viene infilato nel lato interno della curva da João Almeida. Lo sloveno è ora in testa alla classifica generale con 8" su Almeida (ormai capitano considerata la débâcle di Adam Yates) e 32" su Mas. Risalgono in classifica Van Eetvelt e Gall, resiste Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), nuova maglia bianca.