Jonas Vingegaard Hansen vince la prima tappa di O Gran Camiño ©Team Visma Lease a Bike
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Riparte da O Gran Camiño la corsa di Jonas Vingegaard

Il danese attacca in salita e vince la sua prima corsa del 2024, battuti Bernal e Cepeda. Per lui anche la maglia di leader dopo la crono neutralizzata di ieri

23.02.2024 21:16

Tutti lo sapevano, tutti lo aspettavano e puntualmente è arrivato. Jonas Vingegaard (tecnicamente ora da chiamare Jonas Vingegaard Hansen, dopo che ha preso il cognome della moglie) si prende la cima dell'Alto de San Pedro de Licora, la prima tappa in linea e la prima maglia di leader di O Gran Camiño, dopo che ieri si era risparmiato nella cronometro non valevole per la classifica generale.

Il primo attacco stagionale del vincitore degli ultimi due Tour de France, a 3.7 chilometri dallo scollinamento, non è stato incisivo come nei giorni migliori, tanto che Jefferson Alveiro Cepeda e un ottimo Egan Bernal sono riusciti a chiudere e a rimanere agganciati. Solo nell'ultimo chilometro di salita il colombiano della Ineos Grenadiers ha mollato la presa, e il danese della Visma-LAB è riuscito ad aumentare il suo vantaggio fino a oltre venti secondi.

Azparren e Molenaar protagonisti in fuga

Da una fuga iniziale di undici, che conteneva anche Jorge Arcas (Movistar Team), Sebastian Berwick (Caja Rural-Seguros SGA), il giovane norvegese Embret Svestad-Bårdseng (Arkéa B&B Hotels) e gli italiani Davide Bais e Andrea Pietrobon (Polti Kometa), emergono di forza Alex Molenaar (Illes Balears Arabay Cycling) e Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team). Il basco, già quinto ieri nella crono di apertura, va a caccia di punti ai traguardi volanti e ai gran premi della montagna, ma non riesce a sfilare la maglia di miglior scalatore a José Manuel Díaz (Burgos BH).

La coppia di testa arriva al secondo e ultimo passaggio sull'Alto de San Pedro de Licora (5.2 km al 6.2%) con circa 45" di vantaggio sul gruppo, che si è già abbastanza assottigliato per tenere controllata una tappa non lunghissima, ma con pochissima pianura e soprattutto delle condizioni meteo molto sfavorevoli. Dopo che anche la EF Education-EasyPost e la Ineos Grenadiers aveva contribuito all'inseguimento, è il Team Visma Lease a Bike a prendere la situazione in mano nel finale, come era lecito aspettarsi.

Segnali da Bernal 

In particolare è Wilco Kelderman a imporre un gran ritmo in preparazione all'attacco di Vingegaard, che arriva ai -6.5 dal traguardo, a 3.7 dallo scollinamento. Le pendenze della salita non sono però molto favorevoli, visto che le punte massime sono intorno al 7.5%, e sulla ruota di Vingegaard si portano anche Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural Seguros-SGA) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers), mentre Molenaar riesce ad agganciarsi per qualche centinaio di metri dopo essere stato ripreso, e alla fine coglierà un notevole sesto posto.

Quartetto particolare sull'Alto de San Pedro de Licora: Vingegaard, Cepeda, Bernal e Molenaar © O Gran Camiño
Quartetto particolare sull'Alto de San Pedro de Licora: Vingegaard, Cepeda, Bernal e Molenaar © O Gran Camiño

Se la prima accelerazione non porta gli effetti sperati, è sul passo che il danese riesce a fare la differenza: dopo essere rimasto sempre davanti dal momento dell'attacco in poi, Vingegaard rinforza l'andatura nel tratto più duro, lasciando sul posto prima Cepeda e poi intorno all'ultimo chilometro anche Bernal, che dopo aver dato l'impressione di poter tenere fino in fondo è costretto ad abbassare la testa, facendosi anche riprendere dall'ecuadoriano alle sue spalle. 

Vingegaard arriva dunque in solitaria dopo il breve falsopiano che porta al traguardo di Chantada, in cui il suo vantaggio sale fino a 26". L'impressione visiva è stata meno abbagliante rispetto ai due attacchi della scorsa edizione, ma il cronometro gli dà ancora ragione. Bernal batte Cepeda per il secondo posto, mentre alle loro spalle Cian Uijtdebroeks (Team Visma LAB) e Lenny Martinez (Groupama-FDJ), giungono a 40", precedendo altri possibili contendenti al podio finale come Richard Carapaz, Ruben Guerreiro o David Gaudu.

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