Evenepoel, Ciccone e Roglic in azione alla scorsa Volta a Catalunyua © Icon Sport
Giro d'Italia

Giro d'Italia, ecco il punto della situazione sulla startlist

Il resoconto, squadra per squadra, sui partecipanti al prossimo Giro d'Italia. Uomini di classifica e velocisti sembrano ormai essere delineati, nelle ultime settimane si aggiungono i cacciatori di tappe

13.04.2023 11:59

Manca ormai meno di un mese all’inizio della 106esima edizione del Giro d’Italia, e nonostante la stagione delle classiche ci stia ancora deliziando con ottime gare interpretate al meglio, l’attesa per la Corsa Rosa cresce di giorno in giorno. Non è un mistero, infatti, che il primo grande giro stagionale sia l’appuntamento più importante della stagione per buona parte degli appassionati italiani, riscontrando un alto gradimento anche all’estero, sia tra le file dei tifosi che nella categoria interessata direttamente: i corridori. Ecco dunque che già da mesi le squadre sono al lavoro per definire i roster che prenderanno parte a tutti gli eventi principali della stagione, Giro ovviamente compreso. Andiamo quindi a riepilogare, per la terza volta negli ultimi mesi, il resoconto completo delle notizie riguardo alle partecipazioni al prossimo Giro d’Italia, suddividendole squadra per squadra. Giunti ormai ad un buon livello di certezza per quanto riguarda le squadre più forti, permangono alcuni dubbi sulle composizioni dei team che non sembrano avere nel Giro il proprio obiettivo principale, per i quali maggiori novità si avranno nelle 2 settimane immediatamente antecedenti la partenza dall’Abruzzo.

 

AG2R CITROËN

Si prospetta una selezione sulla falsariga di quelle schierate negli ultimi anni per la squadra francese. Per le montagne ci si affiderà alla regolarità di Aurélien Paret-Peintre, per il quale una top10 finale sarebbe il massimo risultato auspicabile. Ad accompagnarlo sulle salite ci saranno Felix Gall, che potrebbe provare a resistere in classifica generale, lo statunitense Larry Warbasse e l’esperto Mickaël Cherel. Altro faro della selezione sarà nuovamente Andrea Vendrame che, come negli anni passati, proverà a raccogliere piazzamenti nelle volate per poi giocarsi la vittoria inserendosi nelle fughe più promettenti.

 

ALPECIN-DECEUNINCK

Niente Mathieu Van der Poel nella formazione belga che parteciperà alla corsa rosa con lo sguardo rivolto ai successi parziali, non potendo contare su uomini di classifica in squadra. Particolare attenzione sarà riservata alle volate, con Kaden Groves che si candida ad essere uno degli sprinter più forti al via, e sicuramente gode di ottima forma ed il suo status è in continua crescita. Probabilmente a fianco a lui il team sceglierà 2/3 uomini fidati per preparare al meglio gli sprint, ma non si conoscono ancora i nomi con certezza. Sicuramente vedremo al via il trittico italiano composto da Nicola Conci, uomo da fughe di montagna, Kristian Sbaragli e Stefano Oldani, già vincitore di tappa lo scorso anno.

 

ARKÉA-SAMSIC

Il capitano di squadra bretone al Giro d’Italia sarà Warren Barguil, che sembra arrivare al via con grandi ambizioni, ma il suo inizio di stagione è abbastanza sottotono: un piazzamento in top10 appare più difficile di una vittoria di tappa per lui. Per quanto riguarda poi le volate ruote veloci, dovrebbe esserci il neerlandese David Dekker, sprinter puro ma reduce da annate non certo esaltanti. Infine, non ci sono ancora notizie riguardo al possibile debutto del veneto Luca Mozzato, sempre più affermato come uomo da classiche del nord.

 

ASTANA QAZAQSTAN

La squadra kazaka si conferma come una delle più legate alla corsa rosa e, ritrovatasi senza leader di spicco per i grandi giri, prova a reinventarsi presentando al via formazioni per condurre corse offensive. Il faro della selezione sarà Mark Cavendish, che guida la squadra nelle volate prima di concentrarsi sul Tour de France. Altro punto di riferimento del team dovrebbe essere Gianni Moscon, che quest’anno sceglie di concentrarsi sulla Corsa Rosa ma viene da un inizio di stagione poco promettente. Sul resto della selezione si conosce ancora poco, ci sarà Simone Velasco ed è probabile la presenza di un paio di uomini a supporto di Cavendish, con qualche scalatore al via senza ambizioni di classifica.

 

BAHRAIN-VICTORIOUS

Anche la formazione bahreinita ha rivelato con lago anticipo la suddivisione dei propri capitani nei 3 grandi giri. Quest’anno in Italia vedremo all’opera un ambizioso tridente composto da Damiano Caruso, Jack Haig e Gino Mäder, tre uomini per un gradino sul podio finale. Un passo indietro a questi tre co-capitani troveremo poi il colombiano Santiago Buitrago, già protagonista lo scorso anno con una vittoria di tappa e piazzatosi a ridosso della top10. Ci sarà poi anche il giovane scalatore italiano Edoardo Zambanini, mentre per le volate c’è grande attesa per il debutto di Jonathan Milan. Il friulano si sta affermando come sprinter e al Giro potrebbe andare a caccia di piazzamenti importanti.

 

BORA-HANSGROHE

La formazione tedesca è stata la prima, lo scorso inverno, ad annunciare una preselezione di 11 uomini. Vedremo sicuramente al via con i gradi di capitano Aleksandr Vlasov, che punta al podio finale e sarà supportato da ottimi luogotenenti come Lennard Kämna e Patrick Konrad, che all’occorrenza potrebbero anche agire da vice-capitani. Dovrebbero poi esserci anche gli scalatori italiani Giovanni Aleotti e Matteo Fabbro, mentre per quanto riguarda i passisti che completeranno una selezione tutta rivolta alla classifica generale e senza velocisti i nomi più probabili sono quelli di Nico Denz, Patrick Gamper e Cesare Benedetti, anche se uno di loro potrebbe lasciare spazio ad un ulteriore scalatore in squadra.

 

EF EDUCATION-EASYPOST

La formazione statunitense che tradizionalmente tarda molto a rivelare i propri partecipanti sembra essere orientata ad affidare la leadership di squadra al duo composto da Rigoberto Urán e Hugh Carthy, a caccia di un posto in top10. Se la partecipazione del colombiano è stata anticipata da lui stesso, su Carthy si tratta invece di solo ipotesi, anche se il calendario stagionale sin qui sembrerebbe indirizzare verso una nuova partecipazione alla Corsa Rosa. Ci sarà poi certamente Magnus Cort Nielsen, versatile e forte corridore adatto a qualsiasi tipo di terreno a caccia di un successo di tappa. Infine è sicura anche la presenza di un corridore che nelle ultime settimane sta salendo alla ribalta a suon di risultati e buone prestazioni, e si tratta dell’irlandese Ben Healy, che con Cort forma potenzialmente un’ottima coppia di cacciatori di tappe.

 

GROUPAMA-FDJ

Dopo 5 anni Thibaut Pinot ha deciso di ritornare al Giro d’Italia, corsa che ha sempre detto di amare. Per lui l’obiettivo iniziale è quello di provare ad ottenere un piazzamento nelle posizioni che contano della classifica generale, ma se la condizione non dovesse essere abbastanza buona potrebbe riconvertirsi come cacciatore di tappe. Negli ultimi giorni è poi arrivata una notizia tanto positiva quanto inaspettata, perché al Giro vedremo anche Stefan Küng, che mette nel mirino le cronometro, quest’anno di altissimo spessore visti i partecipanti, ma potrebbe dire la sua anche in qualche frazione interlocutoria. Poco si sa ad oggi sul resto della squadra, dovrebbero esserci Rudy Molard e Bruno Armirail a supporto del capitano, mentre potrebbe trovare anche posto in squadra Jake Stewart, che andrebbe a ricoprire il ruolo di unica ruota veloce in squadra.

 

INEOS GRENADIERS

Gli 8 partenti della corazzata britannica non sono ancora stati rivelati, ma si possono in buona parte intuire da alcuni “indizi” recenti. Capitano della formazione sarà il veterano Geraint Thomas, una certezza nei grandi giri ma sempre molto sfortunato nelle sue partecipazioni al Giro. A suo supporto dovrebbe poi esserci un interessantissimo tridente composto dal vincitore dell’edizione 2020 Tao Geoghegan Hart, Thymen Arensman e Pavel Sivakov. Già solo questi nomi garantiscono grande solidità sulle salite, ma particolare attenzione va riservata a Tao, che sembra essersi ritrovato in questo 2023 e potrebbe fungere da vice-capitano. Ci sarà poi Filippo Ganna, che vedremo all’opera nelle cronometro, mentre sui 3 nomi rimanenti ci sono meno certezze. Salvatore Puccio, Ben Swift e Laurens De Plus sono i candidati più probabili ai ruoli di gregariato, mentre sembrano diminuire le possibilità di vedere al via Elia Viviani, per una squadra che quindi si disinteresserebbe delle volate per puntare tutto sulla classifica generale. 

 

JUMBO-VISMA

La formazione olandese è la prima, e finora l’unica squadra a rivelare ufficialmente i nomi degli 8 che prenderanno parte al prossimo Giro. Come si sapeva, capitano della selezione è Primoz Roglic, al via con ambizioni di vittoria finale. L’unico colpo di scena è l’assenza del luogotenente designato Wilco Kelderman, ancora non al meglio dopo una caduta, e sostituito da Sepp Kuss, che dovrà essere l’uomo più vicino a Roglic in salita. Ci saranno poi gli ottimi scalatori Koen Bouwman (assoluto protagonista della scorsa edizione), Robert Gesink e Tobias Foss, quest’ultimo anche campione del mondo a cronometro. Per aiutare al meglio il capitano in pianura Roglic potrà contare invece su ottimi passisti come Jan Tratnik ed Edoardo Affini, completa infine la selezione il giovane passista-scalatore tedesco Michel Hessmann.

 

SOUDAL-QUICK-STEP

Pochi giri di parole: Remco Evenepoel sarà l’uomo da battere dell’edizione 2023 del Giro d’Italia. Pochi sono anche i dubbi sulla composizione della squadra, che sarà strutturata interamente per supportarlo al meglio. Quasi certamente ci saranno gli ottimi scalatori Jan Hirt, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo ed Ilan Van Wilder, che compongono una vera e propria corazzata per le salite che non ha nulla da invidiare alle formazioni previste da Ineos Grenadiers e Jumbo-Visma. I restanti 3 posti poi dovrebbero andare a uomini da impiegare nelle fasi interlocutorie di gara come il veterano Pieter Serry, Louis Vervaeke e Josef Cerny, ma è in lizza per un posto anche Davide Ballerini, che in caso di partecipazione dovrebbe però accantonare buona parte delle ambizioni personali. 

 

MOVISTAR

Anche quest’anno la classifica generale dei Giro passa in secondo piano per la formazione spagnola, che avrà nel velocista Fernando Gaviria il fulcro di una formazione leggermente più ambiziosa delle ultime partecipazioni. Per un colombiano che punta forte sugli sprint ce ne sarà un altro che invece spera di cogliere un sorprendente piazzamento nella top10 finale, e si tratta di Einer Rubio, scalatore che finalmente sembra trovare i risultati attesi a lungo. Altri sicuri partenti sono gli scalatori Sergio Samitier ed Óscar Rodriguez, nomi che potremmo vedere spesso nelle fughe della terza settimana. Ci sarà poi anche Gonzalo Serrano, uomo da corse collinari all’esordio in un grande giro, ma che potrebbe cogliere interessanti piazzamenti.

 

TREK-SEGAFREDO

Quello della Trek-Segafredo si preannuncia invece essere un roster di altissimo livello. Faro della formazione sarà Mads Pedersen, che dalle volate di gruppo alle tappe mosse può davvero essere protagonista assoluto. Ad accompagnarlo un altro eccellente uomo da classiche come Jasper Stuyven, che potrebbe godere di maggiore libertà ed agire da “seconda punta”. Per le salite ci sarà poi Giulio Ciccone, eccellente in questo inizio di stagione ma apparentemente disinteressato alla classifica generale. Dovrebbe poi esserci anche l’espertissimo Bauke Mollema, anch’egli sicuramente votato ai successi parziali. Oltre a questi 4 ottimi nomi non si conosce ancora molto con certezza, anche se la selezione dovrebbe mantenere questa volontà di correre all’attacco, tattica che nel recente passato ha già funzionato, permettendo di cogliere ottimi risultati.

 

UAE TEAM EMIRATES

Anche per quest’anno niente Pogacar al Giro, e quindi la formazione emiratina sarà capitanata da João Almeida. Il portoghese è ormai alla quarta partecipazione consecutiva alla Corsa Rosa e ha già dimostrato di saper gestire al meglio lo sforzo nelle 3 settimane, visti i tanti chilometri a cronometro le sue ambizioni di podio sono ben giustificate. Nonostante un infortunio ci sarà anche Jay Vine, scalatore australiano che ha spesso dimostrato di poter stare con i migliori in salita, e può essere la vera arma in più della prorpia squadra. Posto quasi assicurato poi per il velocista Pascal Ackermann, che non è certo sui livelli del 2019 ma ha espressamente chiesto al team di esserci, e per i “soliti” italiani Diego Ulissi, Davide Formolo ed Alessandro Covi.

 

COFIDIS, TEAM DSM, INTERMARCHÉ-CIRCUS-WANTY, JAYCO-ALULA

Raggruppiamo in questa categoria le squadre di cui ci sono ancora poche notizie, oppure che sembrano intenzionate a presentarsi al via senza nomi altisonanti e particolari ambizioni. È proprio questo il caso della Jayco-AlUla, che dovrebbe affidare la selezione a Matteo Sobrero ed Eddie Dunbar, e soprattutto della DSM, che già in inverno annunciava che al Giro avremmo visto una formazione più “leggera” composta dai vari Vanhoucke, Bevin e Leknessund; probabilmente ci sarà spazio anche per un velocista, ma fino all’annuncio ufficiale non trapela alcuna indicazione. Poche anche le informazioni che riguardano la Cofidis, che in quanto formazione francese concentrerà le attenzioni principali sul Tour: potrebbero esserci gli italiani Consonni e Cimolai, mentre è sicura la presenza di Victor Lafay. Infine la formazione in assoluto più misteriosa quest’anno è la Intermarché-Circus-Wanty, dovrebbe esserci Niccolò Bonifazio per le volate, ma sul resto non si sa ancora nulla.

 

WILD-CARD

Le 4 squadre della categoria Professional che hanno ricevuto l’invito da RCS e si aggiungeranno alle 18 formazioni WorldTour sono le italiane Corratec, Eolo-Kometa, Green Project-Bardiani e l’israeliana Israel-Premier Tech. Come spesso accade, le formazioni invitate cercheranno di onorare al meglio l’opportunità schierando al via i roster più competitivi a propria disposizione. Ecco quindi che tra i nomi che con tutta probabilità vedremo in azione i vari Lorenzo Fortunato e Vincenzo Albanese della Eolo-Kometa, Filippo Fiorelli ed Henok Mulubrhan per la Green Project-Bardiani e Valerio Conti per la Corratec. Per quanto riguarda la Israel-Premier Tech, poche sono ancora le notizie sui nomi al via, anche se dovrebbe essere praticamente certa la partecipazione di Domenico Pozzovivo e Simon Clarke, e potrebbero esserci anche Giacomo Nizzolo per le volate e addirittura Chris Froome, anche se il vincitore di 4 Tour de France continua a faticare nel trovare un livello competitivo.

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