Una Kopecky senza limiti vince anche la cronometro degli Europei
La belga domina nella sua unica gara del campionato europeo di casa, battendo Ellen van Dijk e Christina Schweinberger. Guazzini quinta a pochi secondi dal podio
Aveva sorpreso la decisione di Lotte Kopecky, che per i campionati europei nel Limburgo belga aveva deciso di rinunciare alla gara su strada, ma di partecipare comunque alla cronometro. Una mossa che si è rivelata comunque vincente, perché la belga si è laureata per la prima volta in carriera campionessa europea e per la prima volta ha vinto una crono così importante, con una prova a dir poco dominante.
Il suo focus è principalmente sulla riconferma al mondiale su strada di Zurigo, e lo si capisce dalle prestazioni in salita della settimana scorsa in Romandia, con una preparazione mirata e che probabilmente le ha tolto un po' dell'esplosività che le servirebbe per battere Lorena Wiebes o Elisa Balsamo domenica nella gara in linea, ma che non le ha impedito di tirare fuori quella che forse è la miglior prestazione in carriera in una prova contro il tempo. E a questo punto, la doppietta iridata non è più un sogno proibito.
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Tra le prime a partire c'è anche Ellen van Dijk, quattro volte campionessa europea, che fa segnare il primo tempo di riferimento. Al primo intermedio migliora di 15" quello di Katrine Aalerud (Norvegia), e segna la prima asticella da valicare per le altre favorite partite dopo di lei. Resta dietro per sette secondi Vittoria Guazzini (13'35" al T1), mentre sono di poco davanti sia Lotte Kopecky che Christina Schweinberger, con Riejanne Markus alle spalle anche di Guazzini. Dietro le prime cinque si apre un primo buco, e le candidate alle medaglie sembrano già definite.
Dopo 19 chilometri però la situazione è già molto più definita, con una donna sola al comando: Lotte Kopecky fa registrare il miglior intertempo, con quindici secondi su Van Dijk e già oltre venti su Schweinberger, Markus e Guazzini, in lotta per il bronzo e racchiuse in cinque secondi. La belga va a riprendere sia Eugenia Bujak (Slovenia) che Elena Hartmann (Svizzera), partite uno e due minuti prima di lei e non certo le ultime della classe, a ulteriore riprova dei riscontri cronometrici e visivi di una prova strepitosa.
Kopecky vola, Guazzini sfiora il podio
La campionessa del mondo su strada chiude in 39'00", a 47.984 di media, migliorando di 44 secondi il tempo di Van Dijk, irraggiungibile per tutte le altre. Si tratta del suo primo titolo europeo in carriera su strada, la seconda medaglia in assoluto dopo il bronzo in linea di un anno fa, che si aggiunge ai sei ori continentali conquistati in pista.
Mentre Van Dijk è già certa dell'argento, per la medaglia di bronzo si gioca sul filo dei secondi fino alla fine: la spunta Schweinberger, che sale sul podio per la seconda edizione consecutiva, chiudendo in 40'02". Markus si ferma al quarto posto, a due secondi dall'austriaca, mentre Guazzini è quinta in 40'09", a 46.611 di media oraria. Curisotià: il 40'54" con cui Anniina Ahtosalo ha vinto la gara under 23 poche ore fa sullo stesso percorso sarebbe valso il nono posto, alle spalle di Eugenia Bujak (Slovenia), l'ultima a scendere sotto i quarantuno minuti.