Repossini: “Un bilancio della stagione 2024 estremamente positivo per il mondo delle Randonnée”
Oltre 9000 omologazioni, 1400 tesserati e ben 29 ciclisti che hanno completato la challenge Master Audax d’oro. I numeri della stagione 2024 confermano che il movimento italiano delle randonnée è in grande salute
Si è ufficialmente chiusa la stagione delle randonnée organizzate sotto l’egida di Audax Randonneur Italia (ARI). Un’annata inaugurata, come da tradizione, dalla Randonnée del Solstizio di inverno, il celebre giro del lago di Garda da percorrere in notturna a metà dicembre, per poi concludersi a Cuneo con la Randonnée del Marrone e i due eventi gravel di domenica 27 ottobre nelle province di Napoli e di Trapani. Un totale di oltre 100 randonnée su strada e una quarantina di eventi dedicati al mondo delle ruote larghe, che hanno permesso agli appassionati delle lunghe distanze di percorrere in lungo e in largo la nostra penisola.
Con la fine della stagione si è anche ufficialmente conclusa la Challenge Master Audax Oro, il riconoscimento che ha sostituito il campionato italiano e che in questa prima edizione è stato raggiunto da ben 29 cicliste e ciclisti che si sono distinti per il numero di chilometri percorsi, oltre che il Gran Prix Italia dedicato alle società, con il trionfo dei Randagi Campani con ben 101.250 chilometri completati nel corso della stagione. Di questi temi ne abbiamo parlato con Mino Repossini, presidente di ARI, con cui abbiamo provato a tracciare un bilancio della stagione in corso e che ci ha anticipato alcune delle novità del prossimo anno.
Un 2024 estremamente positivo per il movimento italiano
Secondo Repossini, il bilancio della stagione 2024 è da considerarsi estremamente positivo. Da un punto di vista qualitativo, infatti, la stagione appena conclusa è stata caratterizzata da appuntamenti importanti come la 1001 Miglia e la Sicilia No Stop. In concomitanza dell’evento siciliano, inoltre, è stata organizzata per la prima volta sull’isola il Raduno della Nazionale Italiana Randonneur, che Repossini ha voluto raccontare come “un atto dovuto per un territorio che in questi anni ha fatto moltissimo per il movimento delle Randonnée”. Sempre in tema di prime edizioni, va segnalato che il 2024 è stato caratterizzato dalla prima Flèche Vélocio organizzata ufficialmente oltre che da un grande successo per l’evento Bike Packing sulla Via Francigena.
Si tratta di elementi che ben si riflettono sui numeri che hanno caratterizzato il 2024 di ARI. “Guardando i dati di questa stagione le cose sono andate decisamente bene. I soci ARI sono stati più di 1400, un dato che eguaglia quello precedente, con la differenza che l’anno scorso c’è stata la Parigi Brest Parigi e ci saremmo aspettati un calo fisiologico. Invece, non solo abbiamo confermato il numero di iscritti, ma abbiamo eguagliato anche quello sulle omologazioni, superando quota 9000”. L’appuntamento francese, infatti, con la sua cadenza quadriennale e il suo meccanismo di qualifica e prequalifica, influenza in ogni Paese l’andamento delle iscrizioni alle randonnée concentrando la gran parte delle attività nell’anno precedente e nell’anno stesso della corsa parigina. Come ha tenuto a specificare Repossini, quindi, “Il fatto che in Italia non si sia registrata questa decrescita, dimostra come il movimento stia crescendo e stia ponendo delle basi in grado di andare oltre al grande appuntamento della Parigi Brest Parigi”
Il Master Audax 2024
La grande partecipazione di quest’anno si riverbera anche nei risultati ottenuti dalla Challenge Master Audax, che ha visto ben 29 persone raggiungere il traguardo d’oro degli 8000 punti, con 7 partecipanti che hanno superato i 10.000 punti, ben oltre i migliori risultati della scorsa stagione. Come ha tenuto a ribadire Repossini, si tratta di “numeri condizionati dal fatto che quest’anno in calendario c’era la 1001 Miglia che da sola valeva 1600 punti e che la Sicilia No Stop, essendo inserita nel raduno della Nazionale Italiana Randonneur, aveva punteggio doppio, garantendo così 2000 punti”. Al netto di queste considerazioni, comunque, si tratta di dati impressionanti che hanno sorpreso gli organizzatori. “Avevamo fissato l’asticella della Challenge a 8000 punti perché pensavamo che questo sarebbe stato un anno di calo, e invece siamo stati completamente smentiti. A tal proposito è già in corso una riflessione interna ad ARI per innalzare il traguardo per il prossimo anno, per evitare che si inflazioni troppo perdendo così il suo scopo originario”.
La Challenge Master Audax è andata a sostituire il vecchio campionato italiano. Come ribadito da Repossini, si tratta di “una scelta dettata dal voler disinnescare quell’agonismo che si era creato in un ambiente in cui non dovrebbe esserci”. Il campionato italiano, infatti, assegnava una maglia tricolore al ciclista e alla ciclista che nel corso della stagione aveva totalizzato più chilometri nelle diverse randonnée organizzate da ARI. Come ci ha spiegato Repossini, “Non ci interessava creare una vera e propria classifica, ma semplicemente premiare chi aveva dato di più al movimento. Tuttavia, quando ci siamo resi conto che questo meccanismo aveva determinato dinamiche che sono estranee alla nostra filosofia, abbiamo scelto di cambiare il principio alla base del campionato italiano, trasformandolo in una Challenge. Anche in questo caso parliamo di una sfida, ma non c’è più quel vincitore unico che rischia di generare un agonismo esasperato”
Alcune novità nel calendario 2025
Il calendario del prossimo anno sarà ufficializzato nel Meeting di Alassio che si terrà il 9 Novembre, tuttavia, Repossini ci ha anticipato che “nella prossima stagione potrebbe esserci qualche randonnée in meno rispetto a quest’anno”. Un elemento che non preoccupa i vertici ARI, in quanto “la vivacità dimostrata in questa stagione, ridurrà la dispersione e porterà sicuramente a far crescere i numeri dei partecipanti ai singoli eventi”. Oltre a questo, è già stato confermato che il prossimo anno si correrà la 999, che cambia location e si sposta in Toscana, oltre che sarà confermata la Flèche con destinazione Roma, dove in occasione del Giubileo si terrà anche il Raduno della Nazionale Randonneur. Infine, Repossini ci ha anticipato che il Meeting di Autunno 2025 si svolgerà a Matera, e sarà un’occasione importante per valorizzare il grande lavoro che il Sud ha fatto in questi anni – non è un caso che nella classifica del Gran Prix Italia, le prime 4 società siano tutte provenienti da questa area geografica - e promuovere il movimento randonnée anche in quelle aree come la Basilicata, che ancora oggi offrono poche occasioni agli amanti delle lunghe distanze.