E per concludere in bellezza, un ultimo successo di Jasper Philipsen
Il velocista della Alpecin domina nel finale tecnico di Istanbul nell'ultima tappa del Tour of Türkiye, consolidando il primato di vittorie stagionali. Secondo Cees Bol, Lutsenko vince la generale
La consueta tappa conclusiva ad Istanbul incorona Alexey Lutsenko come vincitore dell'edizione 2023 del Presidential Cycling Tour of Türkiye, ma i riflettori sono quasi tutti per Jasper Philipsen. Il belga della Alpecin Deceuninck ha dato un'altra dimostrazione di superiorità tecnica, atletica e mentale su tutti i rivali anche nel difficile finale sulle strade della metropoli turca, nell'ultimo giorno di gara della stagione che lo ha definitivamente portato al piano di sopra, tra i migliori ciclisti del mondo.
Il suo bilancio finale parla di diciannove vittorie nel 2023, primato strappato qualche giorno fa a Tadej Pogačar; si tratta dal dato più alto dal 2015, quando Alexander Kristoff arrivò a quota venti. Nella lista dei successi del norvegese in quell'annata spiccava la Ronde van Vlaanderen, mentre il belga ha solo sfiorato il successo monumentale con il secondo posto alla Paris-Roubaix, ma per il resto ha ottenuto il massimo a cui un corridore con quelle caratteristiche può aspirare. Due tappe alla Tirreno-Adriatico, Brugge-De Panne, Scheldeprijs, e soprattutto le quattro tappe e la maglia verde del Tour de France sono la dimostrazione tangibile della superiorità quasi incontrastata di Philipsen su tutti gli altri sprinter in questa stagione, dove è stato battuto pochissime volte tra corse a tappe e classiche o semiclassiche.
Tour of Türkiye 2023, la cronaca dell'ultima tappa
Per evitare rischi in un finale molto tecnico sulle vie di Istanbul, l'organizzazione ha optato per la neutralizzazione completa dei tempi ai -3, non assegnando secondi di abbuono al traguardo. Non è la classifica generale l'obiettivo dei tre fuggitivi, Jakub Murias (Voster ATS Team), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex) e Jay Vine (UAE Team Emirates), che dopo la vittoria di ieri a Izmir cerca di ripetersi anche nell'ultima tappa per riscattarsi dalla controprestazione in salita.
Alpecin-Deceuninck e Astana Qazaqstan sono le due squadre più attive nel tenere controllato il distacco, mentre davanti prima Murias e poi Verwilt perdono le ruote di un combattivo Vine, che resiste per diversi chilometri da solo al rientro del gruppo. Una volta ripreso l'australiano nascono degli altri tentativi, tra cui quello solitario di Bram Dissel, in gara con la selezione nazionale dei Paesi Bassi, che riesce ad entrare da solo negli ultimi dieci chilometri. È ancora il Team Astana ad andare a chiudere, spendendo anche Mark Cavendish e Gleb Syritsa per la volata di Cees Bol, pilotato nel finale da Michele Gazzoli.
Anche gli uomini della EOLO-Kometa si spendono molto nel finale per Giovanni Lonardi, nell'avvicinamento alla serpentina di curve che porta al traguardo. Sono però ancora gli Alpecin a guidare il gruppo nel tratto al 7% a un chilometro e mezzo dalla fine, con Philipsen già in seconda posizione. Proprio nel punto più duro prova ad anticipare Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), che non riesce però a cogliere di sorpresa Simon Dehairs, che sta pilotando il suo capitano. Prova a fare lo stesso subito dopo anche Álvaro Hodeg (UAE Team Emirates), seguito però in prima persona dallo stesso Philipsen. Il belga rimane dunque da solo all'ingresso nell'ultimo chilometro, e si trova ancora a chiudere il buco che Bol aveva provato a lasciare a Gazzoli per metterlo in difficoltà. L'italiano si trova quindi in testa fino al rettilineo finale, con Philipsen a ruota, il compagno in terza posizione e tutti gli altri già quasi tagliati fuori. Situazione perfetta per il belga, che lancia la volata da davanti e può controllare agilmente la posizione di Bol, accelerando quanto basta per non permettergli di uscire dalla scia.
Un'altra vittoria costruita alla perfezione per il miglior velocista del 2023, prima ancora di testa che di gambe, la sua quarta in questo Giro di Turchia, che gli ha permesso di stabilire e consolidare il primato di vittorie stagionali. Per la seconda volta è Bol ad accontentarsi della piazza d'onore alle sue spalle, con diversi italiani a completare la top ten: terzo e quarto posto per Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa) e Matteo Malucelli (Bingoal-WB), nono per Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Chiude ottavo invece Lutsenko, rimasto davanti fino all'ultimo nonostante la neutralizzazione per confermare la sua vittoria finale. Il kazako dell'Astana conquista quindi la sua seconda corsa a tappe della stagione dopo il Giro di Sicilia, e sale sul podio insieme a Ben Zwiehoff (Bora-Hansgrohe) e al compagno Harold Tejada.