Druivenkoers-Overijse, Jelte Krijnsen ci prende gusto
Il corridore olandese, al debutto assoluto con la Q36.5, replica il successo al Giro di Danimarca. Piazzati Louvel e Biermans
Due vittorie in una settimana: niente male per Jelte Krijnsen che, dopo aver beffato i velocisti nella penultima tappa del Giro di Danimarca, si è ripetuto anche nella Druivenkoers-Overijse, corsa di retroguardia (ma non troppo, visto il chilometraggio da classica) del calendario belga.
Jelte Krijnsen, e sono due
La 64ª edizione della Druivenkoers-Overijse - partenza e arrivo nella cittadina fiamminga dopo 206,3 km - si apre con un giro di riscaldamento da 22,4 km che prevede lo strappo di Holstheide (1 km al 5,4% medio con punte in doppia cifra) e lo Smeysberg (600 metri all'8,3%, pendenza massima del 16%). A seguire, altre cinque tornate su un anello di 29,9 km, caratterizzato dalle scalate multiple a Taymansstraat (620 metri al di sotto del 5%) e allo Speelberg (500 metri che salgono al 7,4% di media), prima di affrontare l'accoppiata Holstheide-Smeysberg, cui si aggiunge dalla quarta tornata la breve ma arcigna rampa di Moskesstraat, 500 metri al 9,2% con un tratto che sfiora il 15%. L'ultimo Smeysberg - posizionato a meno di 6 km dal traguardo - può senz'altro favorire i battitori liberi.
La corsa decolla con l'attacco al km 19 di quattro corridori: i belgi Theo Bonnet (Philippe Wagner-Bazin) e Lennert Teugels (Bingoal WB) e gli olandesi Stjin Appel (BEAT) e Owen Gelejin (TDT-Unibet). Il gruppo - trainato dai Free Palestine e dai Lotto Dstny - concede ai fuggitivi un vantaggio massimo di 4'37" ai -147 dalla fine per poi iniziare una decisa rimonta che si concluderà poco prima del quartultimo passaggio sulla linea d'arrivo.
Qualche km di quiete prima del contrattacco di altri 10 atleti: i corridori di casa Ceriel Desal (Bingoal), Liam Slock (Lotto Dstny), Lionel Taminaux (Lotto), Maxim Van Gils (Lotto) e Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), il canadese Pier-André Côté (Free Palestine), gli italiani Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) e Giacomo Nizzolo (Q36.5), il norvegese Idar Andersen (Uno-X Mobility) e l'olandese Mike Teunissen (Intermarché-Wanty). Gli inseguitori rientrano velocemente sui primi, ma ai -80 nasce un'altra azione piuttosto interessante: protagonisti i belgi Jenthe Biermans (Arkéa), Aimé De Gendt (Lotto) e Gianni Vermeersch (Alpecin), i francesi Hugo Hofstetter (Free Palestine), Mattis Louvel (Arkéa) e Axel Zingle (Cofidis) e i redivivi Côté, Nizzolo e Van Tricht. Gli otto di testa sfondano il muro del 1' di margine (1'10", per l'esattezza) alle soglie del penultimo giro.
Vermeersch ci prova tutto solo prima dell'affondo dell'olandese
La situazione cambia ancora ai -50: attacco solitario di Vermeersch, che riesce ad accumulare un piccolo margine sugli inseguitori - ai quali si è aggiunto un altro corridore belga, Jenno Berkmoes (Lotto), ma è costretto a desistere all'inizio della tornata conclusiva. In vista dell'ultimo passaggio a Moskesstraat, si registrano i primi smottamenti in testa: fuori dai giochi Hofstetter. Poco più avanti, stessa sorte per Côté, Slock, Van Tricht e Zingle. Situazione ancora fluida ai piedi di Holstheide: ecco sopraggiungere dalle retrovie l'olandese Jelte Krijnsen (Q36.5). Alla sua prima apparizione con la formazione Professional di licenza svizzera, l'ex corridore della Parkhotel-Valkenburg corre con grande senso tattico, attaccando con tempismo perfetto sullo Smeysberg. Nessuno ha la forza di seguire Krijnsen, che conquista così il suo secondo successo in massima serie, replicando il numero visto al Giro di Danimarca non più tardi di una settimana fa. Alle loro spalle, Louvel (attardato di 39" dall'olandese) precede il compagno di squadra Biermans, che regola a sua volta Berkmoes, Côté, Vermeersch e De Gendt.