Pelayo Sanchez ha battuto Julian Alaphilippe sul traguardo di Rapolano Terme © Twitter Giro d'Italia
Giro d'Italia

Al Giro arriva ancora la fuga: Pelayo Sanchez beffa Alaphilippe

Lo spagnolo del Movistar Team batte allo sprint l'ex bi-campione del mondo: quarto Andrea Piccolo, mentre Tadej Pogačar ha tenuto la Maglia Rosa

09.05.2024 17:09

La quinta tappa del Giro d'Italia 2024 ha confermato l'andamento di questo inizio della 107^ edizione della Corsa Rosa, con un'altra sorpresa in una frazione che sembrava scritta in partenza. Era infatti prevista una volata di gruppo, ma alla fine è arrivata la fuga, con il successo di Benjamin Thomas, il primo della Cofidis in questa stagione. Nella giornata di oggi, giovedì 9 maggio, ha invece vinto Pelayo Sanchez.

Benjamin Thomas sorprende il gruppo sul traguardo di Lucca © Twitter Giro d'Italia
Benjamin Thomas sorprende il gruppo sul traguardo di Lucca © Twitter Giro d'Italia

Giro d'Italia 2024, la cronaca della sesta tappa

La sesta frazione del Giro d'Italia 2024 ha preso il via in quel di Viareggio, e in modo particolare dalla Torre del Lago Puccini e si è conclusa, dopo 180 km emozionanti, sul traguardo di Rapolano Terme. Nel mezzo tante asperità non solo altimetriche, ma anche dal punto di vista del fondo stradale, dal momento in cui si è corsa la tappa degli sterrati. Dopo 70 km praticamente piatti i corridori hanno affrontato la salita di Volterra (8,6 km al 4,6%), per poi proseguire verso lo sprint intermedio di Casole d'Elsa. Successivamente i primi tratti di sterrato di Vidritta e Bagnaia, di 4,4 km e 4,8 km, seguito dall'ascesa di Grotti (3,3 km al 5%). I continui saliscendi hanno poi condotto a Pievina e infine al muretto finale di 700 m al 10%, con ulteriori 4,2 km prima dalla linea di arrivo.

Prima di procedere con la cronaca della tappa diamo conto di quatto ritiri, annunciati prima del via a Viareggio. Hanno lasciato il Giro d'Italia Michael Woods, Nadav Raisberg e Riley Pickrell (Free Palestine), oltre a Florian Lipowitz (BORA-Hansgrohe). Sin dai primissimi metri ci sono stati numerosi tentativi per portare via una fuga che potesse trovare spazio e provare a giocarsi, perché no, il successo finale. Il gruppo, però, non è quasi mai stato d'accordo in questo senso e tutti gli attacchi sono stati rintuzzati in tempi più o meno brevi. Hanno tentato di evadere Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Simon Clarke (Free Palestine), Mikkel Frølich Honoré (EF Education-EasyPost) e Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), tutti in solitaria tendenzialmente. 

Successivamente il tentativo è arrivato da Andrea Piccolo (EF Education EasyPost), Mirco Maestri (Team Polti Kometa) e Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), ripresi dal ritmo infernale del gruppo principale, così come i successivi temerari Julian Alaphilippe, Danny van Poppel (BORA-Hansgrohe) e Fernando Gaviria (Movistar Team). Dopo tantissimi altri attacchi, ben più velleitari, il plotone ha affrontato l'ascesa di Volterra, che ha visto passare in testa Filippo Fiorelli (3 punti), davanti ad Aurélien Paret-Peintre (2) e lo stesso francese della Soudal Quick-Step, tra i più attivi nella tappa odierna.

Giro d'Italia 2024, Trentin e Alaphilippe nella vera fuga di giornata

Dopo la prima asperità altimetrica di giornata, finalmente si è formata la prima vera fuga della sesta tappa del Giro d'Italia 2024, così composta: Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Pelayo Sanchez (Movistar Team), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), raggiunti poi da Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), mentre si è mosso troppo tardi ed è stato ripreso dal gruppo Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious). 

Allo sprint intermedio di Casole d'Elsa ha vinto, come prevedibile, Groves (12 punti), davanti a Fiorelli (8), Alaphilippe (6), Vendrame (5), Plapp (4), Trentin (3), Sanchez (2), Zambanini (1). Dietro, invece, la INEOS Grenadiers di Geraint Thomas e l'UAE Team Emirates di Tadej Pogačar, si sono messe in testa per controllare che i battistrada, a cui sono stati concessi massimo 3' non prendesse troppo il largo. Nel frattempo hanno provato a rientrare in gruppo i velocisti rimasti attardati sulle pendici della salita di Volterra, compresi Jonathan Milan (Lidl-Trek), Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) e Madis Mikhels (Intermarché-Wanty), che era rimasto vittima di una caduta.

La lotta per prendere nelle prime posizioni lo sterrato di Vidritta fa sì che il gruppo - con in testa uno scatenato Jonathan Milan - riesca a rosicchiare un minuto alla fuga, dove Lucas Plapp, che per alcune decine di minuti è stato Maglia Rosa virtuale, ha tentato di guadagnare qualche metro nel tratto di Bagnaia sui compagni d'avventura, seguito a ruota da Pelayo Sanchez e Julian Alaphilippe. Questi, in ordine inverso rispetto a come li abbiamo annunciati, sono passati in testa al GPM di Grotti, ottenendo 3,2 e 1 punto. Nel plotone principale Tadej Pogačar si è sempre fatto vedere nelle primissime posizioni, mentre una caduta senza conseguenze gravi ha coinvolto tra gli altri Daniel Felipe Martinez (BORA-Hansgrohe), Attila Valter e Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike). 

Giro d'Italia 2024: il forcing della INEOS e la caduta di Caruso

Mentre un combattivo Mikkel Frølich Honoré ha provato ad evadere dal gruppo principale, rimanendo però per tanti chilometri a bagnomaria, Lucas Plapp (12 punti e 3") ha vinto l'Intergiro di Monteroni d'Arbia su un Julian Alaphilippe (8 punti e 2") pimpante e allo stesso tempo polemico nei confronti di Pelayo Sanchez (6 punti e 1"). A ruota gli altri fuggitivi, che però con il passare dei chilometri hanno aumentato il proprio svantaggio rispetto ai tre davanti: Groves ha preso 5 punti, Fiorelli 4, Vendrame 3, Trentin 2 e Honoré 1. 

Questi ultimi si sono fatti riprendere dal plotone guidato da una scatenata INEOS Grenadiers e ridottosi a una trentina di elementi a pochi metri dal tratto di sterrato di Pievina. Nel frattempo in coda Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) e Will Barta (Movistar Team)  sono rimasti vittime di una caduta, con l'italiano che ha avuto la peggio e ci ha messo diverso tempo per rialzarsi, comunque non privo di escoriazioni. Dopo lo sprint vinto da Julian Alaphilippe (3") su Pelayo Sanchez (2") e Lucas Plapp (1"), lo spagnolo del Movistar Team ha sbagliato una traiettoria in rotonda, permettendo all'australiano di prendere qualche metro di vantaggio, prontamente annullato.

Sull'ascesa di Rapolano Terme, nel punto più duro in assoluto, ha attaccato proprio il francese della Soudal Quick-Step, che non è però mai riuscito a scrollarsi di dosso i due compagno di fuga. In gruppo ci ha provato Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL), che ha sicuramente voluto dare un po' di spettacolo, ma una volta portatosi a 20" il plotone si è di fatto rialzato, dando la possibilità ai tre di giocarsi il successo di tappa. Allo sprint Pelayo Sanchez ha regolato un combattivo Julian Alaphilippe, che forse meritava il successo di tappa, e Lucas Plapp. Quarto Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), evaso dal gruppo negli ultimi chilometri, mentre la volata tra i migliori della classifica generale è stata appannaggio di Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers).

Giro d'Italia 2024, l'ordine di arrivo della sesta tappa

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport