Marlen Reusser alla tv svizzera: «Il Long-COVID, la prova più difficile della mia vita»
La bicampionessa europea a cronometro alle prese con gli strascichi della malattia
Una commovente confessione a cuore aperto: Marlen Reusser ha ammesso alla televisione svizzera di vivere un momento molto difficile per le conseguenze del Long-COVID.
Marlen Reusser in tv: «Il Long-COVID ha stravolto la mia vita»
La 33enne cronowoman della SD Worx - protagonista del documentario della tv svizzera di lingua tedesca Gold, Pech und Leidenschaft (traducibile in italiano con Oro, sfortuna e passione) - ha raccontato le travagliate vicende degli ultimi 6 mesi, culminate nella dolorosa rinuncia ai Giochi olimpici di Parigi e ai campionati del mondo di Zurigo a seguito della diagnosi di Long-COVID: «Si può dire che, in questa fase della mia vita, sia una malata cronica. Ci sono momenti in cui le cose vanno meglio e altri in cui vanno peggio. Ad ogni modo, non tutto va per il verso giusto». E non potrebbe essere altrimenti: la ciclista svizzera non ha nascosto di attraversare momenti di apatia che, in alcune giornate, la trattengono a letto in uno stato semicomatoso.
Eppure, i primi esami medici non avevano spaventato Reusser, più che mai convinta di poter onorare perlomeno la rassegna iridata sulle strade di casa: «Avevo già intuito intuito quale fosse la diagnosi. Tuttavia, mi ero detta: ‘Marlen, tutto questo non può essere vero. E io sono in grado di venirne fuori'». Tuttavia, le sue certezze sono andate ben presto in frantumi: «A questo punto, mi sono convinta di stare bene e, di conseguenza, ho esagerato con gli allenamenti, pensando che il mio corpo avrebbe reagito bene. Tuttavia, ogni volta in cui fai qualcosa [di sbagliato], non la paghi subito, ma con un po' di ritardo. Anche per questo, penso di essere stata un po' arrogante».
Questo perdurante stato di malessere ha obbligato Reusser a mettersi seriamente in discussione: «Avrò bisogno di molta pazienza. Non so dire se ho paura, benché sia consapevole che tante persone non sono riuscite a venirne fuori. E neppure io sono sicura di farcela a rimettermi in salute. Questa è davvero una prospettiva insolita».
L'incidente al Fiandre e la scoperta della malattia
Dopo un brillante inizio di stagione sulle strade della Volta Valenciana, in cui ha conquistato un successo parziale e la classifica generale, l'atleta bernese è stata colpita dal coronavirus appena prima delle classiche del Nord. Ciononostante, Reusser ha comunque partecipato alla Gand-Wevelgem - dove è stata squalificata per aver percorso un tratto di pista ciclabile - e al Giro delle Fiandre, concluso dopo appena 10 km per uno spaventoso incidente nel quale ha perso 8 denti e ha subito la rottura della mascella e dei canali uditivi. Dopo un breve periodo di convalescenza, Reusser - due volte campionessa europea a cronometro e argento olimpico a Tokyo 2020 - è tornata in gruppo alla Itzulia Women, sebbene già fosse debilitata da continui attacchi febbrili. Infine, lo stop obbligato per le conseguenze del Long-COVID, diagnosticato nel corso dell'estate.