Mattias Skjelmose, Maglia Bianca della Vuelta 2024, salterà l'ultima parte della stagione © GettySport via X @LidlTrek
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La schiena va KO: Mattias Skjelmose chiude in anticipo la stagione

Il danese della Lidl-Trek è costretto a saltare le ultime gare del calendario a causa di due ernie del disco riscontrate dopo gli esami sostenuti questa settimana

Non è andata come avrebbe voluto l'ultima parte della stagione per Mattias Skjelmose. Corridore di punta della Lidl-Trek e della nazionale danese, reduce da una Vuelta España silenziosa ma in graduale ascesa (quinto posto nella generale e Maglia Bianca in saccoccia), già a Zurigo era stato costretto ad abdicare nella prima parte della corsa a causa di un problema alla schiena accusato la mattina prima della gara iridata.

L'esito degli esami

Nei giorni successivi al Mondiale il 25enne danese si è sottoposto a degli esami alla schiena per verificare l'entità del problema. Nel post della sua formazione, le parole del diretto interessato non hanno lasciato indicazioni positive.

"Purtroppo la mia stagione finisce qui. Non vedevo l'ora di affrontare l'ultima parte della stagione con diverse gare importanti, ma un improvviso e forte dolore alla schiena la mattina prima dei Mondiali ha messo fine alla mia stagione. Dopo esami approfonditi della schiena e una risonanza magnetica, mi sono state diagnosticate due ernie del disco. Per questo motivo, sono costretto a terminare la stagione.

Non è un segreto che sia triste che la mia stagione debba finire in questo modo, ma gli infortuni purtroppo fanno parte del ciclismo. Ora darò al mio corpo un po' di riposo in modo da poter tornare ancora più forte per la prossima stagione”.

Una stagione solida ma con qualche delusione

Mattias Skjelmose si è presentato al via di quest'annata 2024 con la grande ambizione di fare un ulteriore salto di qualità e contendere le gare più prestigiose del calendario ai più grandi interpreti di classiche e corse a tappe della sua generazione, e bisogna dire che non è andata proprio come sperava. Per la verità, la sua annata era cominciata nel migliore dei modi, collezionando piazzamenti di rilievo fin dai primi giorni di gara culminati con l'acuto nella 6a tappa della Parigi-Nizza, conclusa al quarto posto nella generale.

Mattias Skjelmose vince lo sprint a tre con McNulty e Jorgenson alla Parigi-Nizza ©Paris-Nice
Mattias Skjelmose vince lo sprint a tre con McNulty e Jorgenson alla Parigi-Nizza ©Paris-Nice

Le migliori soddisfazioni sono arrivate proprio nelle corse a tappe: sia ai Paesi Baschi (dove ha perso la maglia di leader nell'ultima frazione) che al Tour de Suisse, ha sempre battagliato con i migliori della classifica nelle tappe più esigenti, finendo sul terzo gradino del podio finale in entrambe le gare. La Vuelta España, il suo grande obiettivo della stagione, è stata poi la corsa dove, giorno dopo giorno, ha mostrato una lucidità nella gestione delle energie davvero invidiabile e questo gli ha permesso di recuperare tante posizioni fino a conquistare la Top 5 e la classifica di Miglior Giovane.

Non è andata altrettanto bene nelle corse di un giorno: ha approcciato il trittico delle Ardenne con la convinzione (dichiarata pubblicamente) di poter prendersi la vittoria, e invece è stato rispedito al mittente, prima con un anonimo 17esimo posto all'Amstel Gold Race, poi con il ritiro causa eccessivo freddo alla Freccia Vallone, e infine alla Liegi-Bastogne-Liegi (28esimo) è stato impotente quando Pogacar è scattato sulla Redoute. Neanche alle Olimpiadi di Parigi, concluse in 17esima piazza, è riuscito di meglio.

In sintesi, Skjelmose chiude il suo 2024 con (soli) 55 giorni di corsa all'attivo e 2 vittorie (il campionato nazionale a cronometro oltre alla tappa alla Nizza); in totale si è piazzato 24 volte nelle prime 10 posizioni, 19 volte in Top 5 e 10 volte a podio. 

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Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.