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Kwiato va sano e lontano: successo del polacco alla Clasica Jaén
McNulty fora quando i suoi non possono più rientrare, pasticcia la Visma-LaB con un Van Aert in giornata no. Probabile frattura della clavicola per Egan Bernal
Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers) vince la Clasica Jaén con un attacco ai -65km dal traguardo. Una foratura ferma Brandon McNulty (UAE Emirates), che si trovava in fuga con il polacco, che si è poi liberato di Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma) ai -12km, arrivando da solo sul traguardo di Úbeda. Ruiz riesce comunque ad andare a podio, nonostante l'azione tardiva di Isaac Del Toro (UAE Emirates) gli abbia negato la seconda piazza. Giornata no per il favorito Wout van Aert (Visma-Lease a Bike): il belga lavora generosamente per il compagno Ben Tulett, che però non va oltre la settima posizione. Chiude sedicesimo Lorenzo Milesi (Movistar), unico dei tre italiani al via a concludere la corsa.
Il percorso
Gara con partenza e arrivo a Úbeda per quasi 2600m di dislivello distribuiti su 169.2km, dei quali 33.1km saranno percorsi sullo sterrato dei Caminos de Olivos. Il tracciato si sviluppa su due circuiti: il primo, lungo circa 50km, copre la prima, movimentata parte di gara, fino all'imbocco del primo tratto di sterrato, Vandelvira (1.2km al 4.4% di pendenza media). Dopo una lunga discesa, si tornerà a salire verso il secondo sterrato, Mar de Olivos (5.1km al 9.5%): completato questo settore, i corridori entreranno nel secondo circuito (lungo circa 34km), un anello da ripetere due volte e che prevede anche un passaggio sulla linea del traguardo. La corsa entrerà qui nel vivo, con tanti settori di sterrato in rapida successone: Juan Caballo (3.7 km al 2.9%), Santa Eulalia (2.5 km al 7.9%), Guadalupe (6.2 km al 5%) e poi di nuovo Vandelvira. I corridori usciranno per l'ultima volta da questo settore quando mancheranno soli 1500m al traguardo, posto su di uno stradone in leggera salita.
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Clasica Jaén Paraiso Interior: la cronaca della gara
Con sole 13 squadre e 89 corridori al via, dopo un primo attacco di Daniel Cavia (Burgos Burpellet BH), va in porto il tentativo di Edgar Curto (Illes Balears Arabay), che viene presto raggiunto dal compagno di squadra Ricard Fitó e da Clément Alleno (Burgos Burpellet BH), Julen Arriola-Bengoa (Caja Rural-Seguros), Yentl Vandevelde (Team Flanders Baloise), Adrian Benito Gonzalez (Spagna), Ibon Ruiz. I sette battistrada avranno un vantaggio massimo di 5' al km 101.
Il gap scende a 4'10" all'inizio del primo tratto di sterrato, Vandelvira: in gruppo tirano la Visma-LaB e la Decathlon AG2R La Mondiale e il vantaggio degli uomini in testa continua a scendere. I battistrada conservano 2'39" di vantaggio sulla rampa all'inizio del tramo di Mar de Olivos: mancano 70km alla conclusione e non appena il gruppo tocca lo sterrato, Marc Soler (UAE Emirates) si mette in testa a tirare. Lo spagnolo sfronda il gruppo, ma sia Tiesj Benoot (Visma-LaB) che Egan Bernal (INEOS-Grenadiers) rimangono in marcatura, mentre Wout van Aert non è nelle prime posizioni del gruppo. Terminato il lavoro di Soler, attaccano Tim Wellens e Ben Tulett, sui quali si riporta agilmente Bernal: i tre vengono presto ripresi con un susseguirsi di scatti e contro scatti da parte degli uomini delle squadre interessate alla vittoria, senza che si riesca a staccare un gruppetto buono. La fuga rimane davanti con i soli Ruiz e Arriola Bengoa, che escono da Mar de Olivos con 1’22” sul gruppo.
Kwiatkowski e McNulty attaccano ai -65km dal traguardo
Nel tratto che precede l'entrata nel secondo circuito, a 65km dal traguardo, Michał Kwiatkowski esce di forza dal gruppo, portandosi dietro Brandon McNulty. I due rientrano su Alleno, staccato dalla fuga, mentre nel peloton ridotto a circa 25 unità si procede a scatti, con Tulett e Bernal protagonisti e Van Aert sempre a fondo gruppo. Si porta allora in testa Sepp Kuss (Visma-LaB), che tira per tenere alta l'andatura. Ruiz e Arriola Bengoa entrano nel settore di Juan Caballo con circa 1’ di vantaggio sul peloton e 19” sul gruppetto Kwiatkowski, dal quale vengono ripresi. In gruppo Connor Swift (INEOS-Grenadiers) entra forte sullo sterrato in favore di Bernal: chiude Van Aert, che prova a partire ma senza fare la differenza. Il belga tira fino al tratto di raccordo in asfalto, dove si scosta per far attaccare il compagno di squadra Tulett, che tuttavia scivola in una curva al rientro sullo sterrato.
All'accordo tra i cinque battistrada corrisponde il caos in gruppo, fomentato dalla Visma-LaB, rimasta fuori dal tentativo di testa: Tulett strappa di nuovo, ma non fa la differenza; parte Kuss, che stacca un quartetto con Bernal, Del Toro e Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team), ma il tentativo di Tulett di rientrare su questo gruppetto nel settore di Santa Eulalia riporta sotto il resto gruppo. Sono 55” di ritardo dalla testa della corsa, che ha perso Alleno ed è già sul successivo tratto di sterrato, Guadalupe, dove Arriola-Bengoa fora e si stacca. Tulett, rimasto in testa a tirare, parte nuovamente: Van Aert si riporta a ruota del compagno, ma con lui rientrano gli UAE e Bernal con altri tre INEOS. Ciononostante, Tulett continua a forzare in testa al gruppo, mentre Van Aert scivola a fondo gruppo.
Van Aert lavora, ma Tulett non raccoglie
Le altre squadre provano allora ad approfittarne: attaccano Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Wellens, ma un Bernal in palla si riporta facilmente su di loro. Van Aert allora si riporta in testa al gruppo, per ricucire sui tre inseguitori, che vengono ripresi ai -42km.
Il belga continua a tirare in favore di Tulett sull’asfalto verso l’ultimo settore di Vandelvira, dove i battistrada entrano con 36” di vantaggio, che si riducono a 22” e poi a circa 15". Van Aert si stacca dopo oltre 10km di lavoro solitario in testa al gruppo, ma Tulett non parte, anzi: ricominciano gli attacchi da parte delle altre squadre, con l'inglese rimasto solo a dover rispondere. La Decathlon riprova con Prodhomme, che all'inizio del secondo passaggio su Juan Caballo prima attacca, poi tira, mentre il vantaggio dei tre di testa schizza di nuovo oltre i 40”.
McNulty accelera all'inizio del settore di Santa Eulalia, ma né Kwiato né Ruiz mollano la sua ruota. L'americano comunica probabilmente alla squadra di non averne, perché non appena il gruppo passa sullo stesso strappo è proprio la UAE a sgasare con Del Toro per provare a riaprire la corsa, per poi fermarsi. I tre battistrada entrano nel settore più lungo, Guadalupe, dove McNulty fora ed è costretto a fermarsi per cambiare la ruota: Kwiatowski e Ruiz ne approfittano, con lo spagnolo che dà un cambio dopo diversi chilometri passati a ruota. Ripreso McNulty, la UAE si mette a tirare, ma senza troppa convinzione. Ai -12km dal traguardo, intanto, Kwiatkowski si libera di uno stoico Ruiz, proseguendo in solitaria. Del Toro riceve il via libera e parte a fionda dal gruppo all’inseguimento di Kwiato con circa 50” da recuperare. All’inseguimento del messicano si lanciano Labrosse, Axel Laurance (INEOS-Grenadiers), Tulett, Igor Arrieta (UAE Emirates) e l'attivissimo Eric Antonio Fagundez (Burgos Burpellet BH).
Del Toro ha 35” di ritardo da Kwiatkowski all’uscita del penultimo settore, ma il messicano riuscirà a rientrare solo sullo staccato Ruiz, a 3.6km dal traguardo. Lo spagnolo gli fa subito segno di girare, ma il vantaggio di Kwiatkowski è incolmabile e Del Toro molla Ruiz sull'ultimo tratto di sterrato, Vandelvira. Vittoria in solitaria per Michał Kwiatkowski, ad oltre un anno dal suo ultimo successo. Seconda posizione per Isaac Del Toro, che non riesce a completare l’inseguimento del polacco e paga l'attendismo della sua squadra in alcuni momenti decisivi. Esulta sul traguardo anche Ibon Ruiz, che agguanta il podio più importante della sua carriera dopo una giornata in fuga.