Il giorno di Caleb Ewan
L'australiano della Orica è il più forte nella la quarta tappa del Giro di Polonia: battuti Danny Van Poppel e Peter Sagan
Prima era toccato a Peter Sagan, poi a Sacha Modolo, oggi nella terza volata di questo Tour de Pologne è arrivato il turno di Caleb Ewan: il piccolo australiano della Orica-Scott, la cui ultima vittoria era quella di Alberobello al Giro d'Italia, ha trionfato sul traguardo di Zabrze mettendo a referto la settima vittoria nella stagione 2017. Ewan era senza dubbio uno dei uomini più attesi in Polonia per gli arrivi a ranghi compatti: per vincere però ha avuto bisogno di un lavoro superlativo del compagno di squadra Luka Mezgec che gli hanno rimontare posizioni nelle ultime centinaia di metri portandolo al posto giusto al momento giusto. Anche Ewan, però, ci ha dovuto mettere del suo perché lo sprint vero e proprio è stato molto incerto con Danny Van Poppel e Peter Sagan che hanno provato ad insidiarlo fino all'ultimo.
Sei in fuga, le squadre dei velocisti controllano
La tappa più lunga di questa edizione del Tour de Pologne, ben 238 chilometri tra Zawiercie e Zabrze, ha visto sei corridori andare all'attacco fin dalle primissime battute: serve tanto coraggio ed anche una buone di sana incoscienza per andare in fuga da così lontano in una tappa dall'esito abbastanza scontato, ma Rémi Cavagna (Quick Step), Bertjan Lindeman (LottoNL-Jumbo), Toms Skujins (Cannondale), Nick Dougall (Dimension Data), Jan Tratnik (CCC Sprandi) e Pawel Bernas (Polonia) avevano già due minuti e mezzo di vantaggio sul plotone dopo appena 10 chilometri di corsa e allora hanno tirato dritto in una giornata caratterizzata da un caldo davvero asfissiante.
I vantaggio dei sei battistrada è cresciuto fino a sfiorare i sette minuti al chilometro 80, poi le squadre dei velocisti hanno iniziato ad aumentare il ritmo proprio per non farsi sfuggire quest'ultima facile occasione: la Bora-Hansgrohe è stata la prima a mettersi all'opera con il trentino Cesare Benedetti, poi a dare una mano alla squadra del campione del mondo Peter Sagan sono arrivate anche la UAE Team Emirates che ha già vinto una tappa con Sacha Modolo e la Orica-Scott che ha nello sprinter tascabile Caleb Ewan il leader per questo genere di traguardi. Il distacco è quindi andando gradualmente a calare: a 100 chilometri dal traguardo il gap era sceso a quattro minuti, poi due minuti e mezzo ai meno 75 e quindi due minuti ai meno 40, quando ormai davanti erano rimasti in cinque le difficoltà di Lindeman.
Cavagna è l'ultimo ad arrendersi
Nel finale il gruppo ha continuato la propria azione senza mai dare l'impressione che la situazione potesse sfuggire al suo controllo. All'ingresso nei tre giri finali da 6.2 chilometri attorno a Zabrze il vantaggio di Bernas, Cavagna, Dougall, Skujins e Tratnik era di appena 1'06": a quel punto a 16 chilometri, dopo che un allungo di Tratnik aveva rotto l'armonia nella fuga, il giovane francese Rémi Cavagna ha deciso di provare a fare tutto da solo e ha lasciato sul posto gli altri compagni di avventura.
All'inizio del penultimo giro, a 12.4 chilometri dalla conclusione, il quasi 22enne della Quick-Step aveva perso solo 4" nei confronti del plotone e forse per un attimo ha sognato o si è illuso di riuscire a fare un colpaccio che avrebbe avuto del clamoroso. In realtà questo secondo dei tre giri finale si è rivelato fatale per il fuggitivi solitario: il gruppo infatti è riuscito ad organizzarsi a dovere, l'andatura è aumentata in maniera visibile anche ad occhio nudo e al nuovo passaggio sulla linea, al suono della campagna, a Rémi Cavagna restano solo più 16" di vantaggio. Il ricongiungimento è quindi avvenuto poco dopo a cinque chilometri dal traguardo per un totale di circa 230 chilometri in avanscoperta, l'olandese Martin Keizer ha fatto un estremo tentativo ai meno 4 ma a quel punto era impossibile impedire lo sprint.
Un capolavoro di Mezgec lancia Ewan
Negli ultimi 2500 metri il Team Sky ha fatto un ottimo lavoro per l'olandese Danny Van Poppel che nelle due precedenti volate aveva raccolto un terzo ed un secondo: il treno neroazzurro, sfruttando bene la tortuosità del tracciato che impediva i recuperi di chi stava dietro, è rimasto fino al rettilineo finale. Tutto sembrava apparecchiato perfettamente per Van Poppel, ma l'uomo chiave di questa volate è stato lo sloveno Luka Mezgec che tra i 500 ed i 200 metri ha recuperato posizioni con a ruota il compagno di squadra Caleb Ewan che, altrimenti, si sarebbe ritrovato chiusissimo nelle retrovie.
La volata arrittura con un leggero contatto tra Ewan e Sagan (anche quest'ultimo aveva approfittato del lavoro di Mezgec) e con i due che sono rimasti per diversi metri quasi perfettamente affiancati: a differenza dello sprint di Cracovia, qui Caleb Ewan ha dimostrato di averne di più ma intanto alla sua destra lungo le transenne aveva iniziato a farsi minaccioso anche l'olandese Danny Van Poppel. Quando sembrava potesse mollare, Caleb Ewan è riuscito ancora ad aumentare il ritmo con una sua posizione praticamente impossibile per gli sprinter più alti: anche la rimonta di Van Poppel è stata quindi annientata ed il corridore della Sky ha dovuto accontentarsi della seconda posizione con Peter Sagan a chiudere il podio di giornata. L'altro Van Poppel, Boy, è arrivato quarto con Sacha Modolo quinto, Enrico Battaglin ottavo e Roberto Ferrari decimo.
Sagan resta in maglia gialla
In classifica generale Peter Sagan ha guadagnato 4" rispetto a tutti grazie all'abbuono per la terza posizione: lo slovacco della Bora-Hansgrohe continua quindi a vestire la maglia gialla ed il suo vantaggio è salito a 10" su Dylan Teuns, 16" su Rafal Majka, 20" su Wilco Keldermann e 25" su Tom-Jelte Slagter; Domenico Pozzovivo e Vincenzo Nibali sono rispettivamente settimo e dodicesimo. Domani la quinta tappa andrà da Olimp Nagawczyna a Rzeszów per un totale di 130 chilometri: la tappa non è durissima, ma la salita di seconda categoria di Lany posizionata a soli 11 chilometri dall'arrivo taglierà fuori dai giochi per la vittoria i velocisti puri e potrebbe fungere da trampolino per qualche attaccante.