
Gianni Savio caustico: "Reverberi sdegnò l'idea di partire in 8? E ora son partiti in 7..."
"Per la prima volta dopo 32 anni - 28 in ammiraglia e 4 come commentatore tecnico - non sarò al Giro d'Italia". È un Gianni Savio a cui non passa l'amarezza per il mancato invito della sua Androni-Sidermec alla corsa rosa: "Risultati alla mano, abbiamo dimostrato in questi mesi di meritare quella wild card che invece ci è stata negata. L'anno scorso RCS Sport parlò di normale turnover tra le Professional per giustificare il mancato invito al nostro team. Quest'anno siamo stati vittime di un'ingiustizia, nonostante un progetto basato sui giovani che portiamo comunque avanti, perché io sono sempre stato abituato a superare le avversità".
Per queste ragioni il team manager piemontese conferma la sua totale estraneità al Giro numero 100: "No, non andrò ad assistere neanche a una tappa, neanche da spettatore".
Due parole poi anche sulla vicenda della doppia non negatività in casa Bardiani: "Sono convintissimo che la squadra sia del tutto estranea alla vicenda, purtroppo certe cose sono difficili da controllare 365 giorni all'anno". Però un pensierino velenoso Savio lo riserva al collega Bruno Reverberi, team manager della squadra emiliana: "Ospite della trasmissione Rai RadioCorsa, tempo fa sdegnò in maniera quasi sprezzante la proposta venuta da Francesco Pelosi - tm della Nippo-Fantini, anch'essa rimasta fuori dal Giro - di far partire le Professional con 8 effettivi, di modo da trovare spazio anche per le due formazioni italiane escluse. Pareva voler dire 'siete rimasti fuori, fatevene una ragione e lasciate spazio a noi'. Ebbene, non volle prendere in esame l'idea di partire con 8 uomini, e ora si ritrova a partire con 7... la ruota gira".