Tadej Pogacar si disseta dopo la crono di Combloux © UAE Team Emirates-SprintCycling
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Pogacar non si arrende, Van Aert teme il 2020, Ciccone non ancora sazio

Le dichiarazioni dopo la sedicesima tappa del Tour de France. Tadej pensa già a come ribaltarla, WVA contento per Jonas ma cauto: "Ci è già capitato di perdere un Tour all'ultimo minuto". Giulio sogna di difendere i pois vincendo domani

18.07.2023 20:30

Ecco le dichiarazioni post-gara di alcuni dei protagonisti di questa sedicesima tappa del Tour de France 2023.

Jonas Vingegaard, vincitore a Combloux e sempre più maglia gialla: "La miglior crono che abbia mai fatto"

"Oggi mi sentivo benissimo, questa è la migliore cronometro che abbia mai fatto. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto oggi e sono molto contento della mia vittoria. Ad essere onesti, mi sono sorpreso del tempo che ho segnato, non mi aspettavo di fare così bene. Avevamo diviso la cronometro in quattro parti: ho cercato di andare forte nella prima salita, poi recuperare in discesa, trattenermi nel tratto pianeggiante e andare a tutto gas nella breve salita pur mantenendo qualcosa per gli ultimi chilometri. Non ho ancora vinto il Tour de France: ci sono ancora giorni difficili in arrivo e penso che la gara non sia finita e devo ancora fare tutto il possibile per mantenere la maglia gialla. La squadra è stata fantastica finora e voglio ringraziarli: tutto ciò che stiamo facendo in questo Tour de France fa parte di un grande progetto che stiamo realizzando giorno dopo giorno".

Tadej Pogacar: “La corsa non è chiusa, penseremo a un piano”

“Sono un po' sorpreso perché pensavo di star facendo una buona crono, ma alla fine il divario è stato grande. All'inizio controllavo i tempi di Wout van Aert e mi dicevo che ero sulla strada giusta perché stavo guadagnando su di lui, ma ho dato tutto comunque. Il Tour non è chiuso perché domani abbiamo una tappa molto dura. Cercheremo di pensare un piano e di seguirlo, ma sicuramente sarà dura recuperare quasi due minuti a Vingegaard. Spero di riuscire a riprendermi come ho fatto sui Pirenei dopo aver perso tempo sul Marie Blanque”. 

Giulio Ciccone: “Domani dovrò andare in fuga, ma non escludo di cercare la vittoria di tappa”

“Oggi è stata una giornata importante, anche se difficile perché ogni tappa dopo un giorno di riposo può essere complicata. La mia strategia era di iniziare la crono con calma e poi andare a tutto gas in salita, come sapevo avrebbe fatto Powless, che avrebbe potuto benissimo togliermi la maglia a pois dalle spalle, e fortunatamente, ha funzionato. Nel complesso, è stata una bella giornata. Jonas Vingegaard è stato fantastico: l'ho battuto solo di 3”, ma io ho fatto a tutta solo la salita, mentre lui è a andato a tutto gas per tutta la crono! Domani sarà il giorno decisivo nella classifica dei Gpm: il mio piano è di essere nella fuga e lottare per i punti, magari tenendo in considerazione la possibilità di una vittoria di tappa. Lo so che sarà difficile per me portare a casa questa maglia a pois, ho bisogno di studiare a fondo la gara per elaborare la migliore strategia possibile”.

Wout van Aert: “Sono il primo dei normali”

"Due sono superiori a tutti in questo il Tour e questo è stato molto chiaro anche oggi nella crono, io sono stata la prima delle persone normali. Il fatto che Jonas abbia vinto rende la giornata fantastica per noi. Ho fatto una crono buona per il mio livello, né migliore né peggiore di altre buone cronometro e sicuramente ne sono soddisfatto. Speri sempre di avere qualcosa in più sull'ultimo tratto, ma stavo davvero morendo verso il traguardo. Penso di averlo gestito bene: in quella salita ho recuperato tempo su chi è partito troppo forte. Mancano ancora pochi giorni a Parigi: abbiamo vinto il Tour l'anno scorso perché siamo stati concentrati fino all'ultimo minuto, mentre è già capitato che all'ultimo minuto lo perdessimo. Abbiamo abbastanza esperienza per sapere che ci sono ancora momenti molto difficili da affrontare”.

Frans Maassen (ds Jumbo-Visma): "Jonas irreale, saggio non cambiare bici"

“Abbiamo quasi preso Pogacar , Vingegaard era irreale. Sarebbe dovuto partire tranquillo, invece è decollato come una razzo. Al primo intertempo abbiamo sentito che era già undici secondi più veloce, a tutti i gli intermedi ho visto che andava più forte. Abbiamo avuto un po' di timore durante la discesa perché l'ha fatta molto veloce. Penso che sia stata una buona decisione non cambiare la bici come ha fatto Pogacar. Ne abbiamo sicuramente approfittato rispetto a lui. Per la tappa di domani non so ancora cosa faremo,  è sicuramente la tappa più dura. Stasera vedremo come gestirla."

Mauro Gianetti (team manager UAE Emirates): “Jonas ha meritato, ma dobbiamo crederci perché tutto è possibile”

“Ci aspettavamo un divario minore. Anche Tadej ha fatto un ottimo lavoro, il distacco sul terzo, Wout van Aert, è impressionante, ma complimenti a Jonas. Ha avuto una giornata incredibile. Per Pogacar tutto è possibile, dobbiamo crederci. Ma se Vingegaard è più forte, allora merita di vincere , questo è lo sport. Lottiamo, ma dobbiamo anche accettare la realtà”.

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