Il Giro di Sicilia riparte col successo di Stacchiotti
Il marchigiano della Giotti-Victoria sorprende in volata nella prima tappa con arrivo a Milazzo: sul podio Belletti e Pacioni
Per la tappa inaugurale del nuovo Giro di Sicilia, gli organizzatori di RCS Sport hanno scelto di proporre una frazione di 165 con partenza da Catania e arrivo a Milazzo con un unico gpm a Colle San Rizzo a 56 chilometri dalla conclusione: sulla carta sembrava un'occasione per assistere ad un arrivo in volata a ranghi compatti ed alla fine sprint è stato. A trionfare è stato a sorpresa il marchigiano Riccardo Stacchiotti, 27enne della Giotti Victoria che già aveva ottenuto un secondo posto di tappa alla Settimana Coppi e Bartali: per la formazione italo-romena diretta da Stefano Giuliani tratta della prima vittoria stagionale, ed è anche la prima in Italia da quando il team è stato fondato l'anno scorso.
Sei corridori in fuga da lontano
Questa prima frazione è stata animata fin da subito da alcuni tentativi di fuga fino a che, al chilometro 11, ha iniziato a formarsi in testa alla corsa il drappello che poi è rimasto a lungo in testa: Krister Hagen (Riwal), Dario Puccioni (Sangemini-Trevigiani), Daniel Crista (Giotti Victoria), Davide Baldaccini (Colpack), William Muñoz (Coldeportes Strongman) e Isaac Cantón (Kometa) non sono riusciti a prendere subito il largo perché il loro distacco è rimasto stabile attorno ai due minuti per svariati chilometri, poi però al passaggio al rifornimento a metà percorso il sestetto ha toccato il suo vantaggio massimo di circa quattro minuti e mezzo.
Dopo il traguardo volante di Messina, la corsa ha abbandonato la corsa e ha imboccato l'unica salita di giornata, il Colle San Rizzo, dove la fuga si è disgregata: al comando è rimasta solo una coppia formata dal 30enne norvegese Krister Hagen e dal 22enne spagnolo Isaac Cantón che inevitabilmente hanno visto calare rapidamente il loro vantaggio sul gruppo principale tirato dall'Androni-Sidermec. La successiva discesa era abbastanza impegnativa, anche perché nei tornanti il fondo stradale passava dall'asfalto ai sampietrini e questo creava non pochi problemi ai corridori nell'impostazione delle curve: Cantón è stato vittima di una caduta, ma anche Hagen si è preso un paio di spaventi pur riuscendo sempre a salvarsi ed a restare da solo in testa.
Hagen è ultimo battistrada ad arrendersi
Le caratteristiche molto particolari della discesa del Colle San Rizzo hanno stimolato la fantasia della Delko Marseille che proprio al gpm si è portata in blocco nelle prime posizioni del plotone per provare a forzare il ritmo e vedere quindi cosa sarebbe potuto succedere una volta arrivati in fondo. La squadra francese è riuscita a spezzare il gruppo e in pianura ha trovato subito la collaborazione dell'Androni-Sidermec: le due squadre Professional hanno continuato a spingere per alcuni chilometri, salvo alzare il piede dall'acceleratore quando hanno realizzato che il grosso del gruppo era a solo poche centinaia di metri di distanza e che c'era ancora tanta strada da fare prima di arrivare al traguardo.
L'accelerazione di Delko e Androni al termine della discesa ha di fatto annullato ogni minima speranza che poteva avere Krister Hagen che a quel punto, da solo e con la stanchezza che iniziava a farsi sentire nelle gambe, difficilmente sarebbe potuto andare molto lontano. Il corridore della Hagen è comunque stato bravo a resistere, ma a 16 chilometri dalla conclusione anche lui è stato ripreso e solo in quel momento si è potuto finalmente parlare di gruppo compatto. Negli ultimi chilometri è stata ancora la Androni-Sidermec a menare le danze e tenere alta la velocità per impedire i possibili tentativi di contrattacco che potevano esserci per via delle strade tortuose e leggermente ondulate.
Stacchiotti sorprende Belletti
Il treno rosso dell'Androni è rimasto in testa fino ai 500 metri quando la UAE Team Emirates ha provato a lanciare il Sebastian Molano pilotato da Roberto Ferrari: il colombiano è partito un po' lungo, Manuel Belletti (Androni) gli si è subito incollato a ruota e ha messo la freccia per il sorpasso, ma alla fine entrambi sono stati beffati da Riccardo Stacchiotti (Giotti), non proprio uno sprinter puro ma comunque un corridore che dopo le esperienze alla Nippo-Vini Fantini ha saputo rilanciarsi benissimo scendendo di categoria con ben quattro vittorie già ottenute nel 2018.
Manuel Belletti è stato costretto ad accontentarsi della seconda posizione con Luca Pacioni (Neri Sottoli) al terzo posto, il russo Sergey Shilov (Gazprom) al quarto ed il colombiano Molano alla fine solo quinto. La top10 è stata completata da Iuri Filosi, Marco Tizza, Vincenzo Albanese, Damiano Cima e Colin Joyce. Domani sulla carta altra tappa adatta ai velocisti, ma con più insidie a partire dal chilometraggio.