
Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025 - Analisi del percorso
La corsa si apre con un piattone, ma offre percorsi molto esigenti di media montagna nelle restanti quattro tappe, adattissime a fare spettacolo come negli ultimi anni
È stato presentato il percorso della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025, che continua a mantenere il format privo di prove contro il tempo. A differenza degli ultimi anni ricompare una tappa destinata ai velocisti puri (la prima), mentre le altre quattro frazioni presentano percorsi molto intensi con tante salite relativamente brevi ma spesso ripide. C'è da attendersi una gara frizzante come sempre, in cui si sfideranno anche 7 formazioni World Tour.
Le tappe nel dettaglio
Martedì 25 marzo - 1a tappa: Ferrara - Bondeno (174.5 km)

Dopo alcuni anni in cui il percorso era composto esclusivamente da frazioni mosse, nel 2025 la prima frazione sarà un biliardo destinato alle ruote veloci. C'è stata comunque la mossa molto fantasiosa da parte degli organizzatori di far assegnare la maglia di miglior scalatori con un GPM a quota 8 metri, letteralmente su un ponte. Da segnalare un tracciato che per quanto pianeggiante è abbastanza tortuoso: ultima curva a destra a 400 metri dal traguardo, seguita da una semicurva a sinistra che accorcia leggermente il rettilineo finale.
Mercoledì 26 marzo - 2a tappa: Riccione - Sogliano al Rubicone (163.9 km)

La seconda tappa è la prima importante per la classifica e si giocherà su un traguardo classico della Coppi e Bartali: Sogliano al Rubicone. La tappa parte praticamente in salita, inforcando fin dai primi km strappi e salitelle in successione: si segnalano lo strappo di Coriano (1 km al 7%) e quello di Monte Tauro (800 mt al 7%). Dopo un breve tratto di fondovalle si entra nella Repubblica di San Marino, per salire prima a Fiorentino (5.3 km al 6.5% con alcuni passaggi al 10%), poi a Montemaggio (5.5 km al 3.8%, max 11%) dove si ritorna in territorio italiano. Seguono in rapida successione le salite al GPM di San Leo (4.5 km al 7.3%, max 10%) e al Passo delle Siepi (4.2 km al 5.2%, max 7%), nonché quella che porta per la prima volta a Sogliano al Rubicone (4.7 km al 4.5%), inclusa la rampa (max 18%) nel centro storico. Transitati dal traguardo, si percorrono 4 giri del circuito finale di 23.6 km, con l'ascesa conclusiva di 3.2 km al 6.6%: la pendenza inizia a calare all'interno dell'ultimo km e quando sembra sul punto di finire presenta la deviazione finale verso il centro storico e il traguardo di Piazza della Repubblica posto in cima alla già citata rampa in lastricato di circa 300 metri con punte del 18%. Un arrivo esplosivo, in cui molto dipenderà dalla selezione messa in atto passaggio dopo passaggio.
Giovedì 27 marzo - 3a tappa: Riccione - Riccione (142.1 km)

Forse questa è la tappa più tosta di tutte, per la concentrazione di salire nel finale e anche per la pendenza delle stesse. I primi km sono gli stessi del giorno precedente, con gli strappi di Coriano (1 km al 7%) di Monte Tauro (800 mt al 7%). A stretto giro arrivano anche le salite di Monte Olivo (2.8 km al 5.2%, ma con i primi 1.4 km al 7.9% e passaggi in doppia cifra), Verucchio (12 km al 2.1% fatti di ondulazioni con punte in doppia cifra) e Poggio Berni (1.5 km al 5%, max 12%). Seguono nell'arco di pochi km anche un altro zampellotto e la salita di Longiano (2.7 km al 4.5%, ma con i primi 1.5 km al 7%, max 12%). Qualche km più agevole porta ai piedi del terribile Muro di Surrivoli (circa 1.5 km all'11%, con punte fino al 18%) da percorrere ben 3 volte in appena 30 km. Si percorre una prima volta la discesa che poi condurrà al traguardo, ma alle porte di Cesena si imbocca l'ultimo anello con la salita di Diolaguardia: la strada sale in modo molto irregolare per totali 8.3 km con una media molto ingannevole del 3.6%; si incontra una prima punta al 15% dopo circa 2 km, mentre il tratto più duro (1 km al 10%, max 15%) termina a 2 km dalla vetta; impenna di nuovo negli ultimi 600 metri, quasi tutti in doppia cifra. Dalla vetta restano da percorrere 13.3 km, con una lunga discesa spesso inframezzata da contropendenze ottime per i contropiedi. Si torna in pianura a 2 km dall'arrivo.
Venerdì 28 marzo - 4a tappa: Brisighella - Brisighella (150.4 km)

Tappa speculare a quella dell'anno passato. Si comincia con 3 giri ampi di 36.9 km, aperti dalla salita del Monticino - si parte in salita anche oggi, con il km0 spostato un po' dopo l'inizio della salita - anche questa da percorrere al prossimo Tour de France (2.7 km al 6%, primi 2 km al 7.5%). Nel finale si percorrono invece due giri molto più brevi di 20.6 km che oltre al Monticino (17.6 km dal traguardo) prevedono anche il Valico Rio Chiè (1.5 km al 6.5%, ultimi 500 metri all'11%) a soli 5.5 km dall'arrivo. Ai -1800 metri la strada è già in lieve ascesa, poi impenna negli ultimi 350 metri ripidi (media 9%) e tortuosi (2 tornanti secchi, ultimo a 150 metri dall'arrivo); da segnalare che questo tratto nel centro di Brisighella si percorre ad ogni passaggio complicando ulteriormente il tracciato. Il finale in poco più di 40 km concentra in successione 3 passaggi dal traguardo e due su Monticino e Rio Chiè, risultando estremamente nervoso anche se più favorevole a corridori molto esplosivi rispetto alle due tappe precedenti.
Sabato 29 marzo - 5a tappa: Brisighella - Forlì (157.9 km)

Anche quest'anno la corsa si chiude a Forlì, ma stavolta non si correrà tutta in circuito. In avvio si percorrono 30 km fondamentalmente pianeggianti, interrotti dalla salita di Borsano (1.7 km al 7%, max 12%). Seguono due passaggi alla Rocca delle Caminate (7 km al 4.1% di media, divisa in due tronconi al 5/6% da una breve discesa), che anticipano un unico transito sul circuito dell'anno passato, con la salita a Polenta (3.9 km al 5.6%, con un tratto di 1.7 km all'8.5%, max 13%) e lo strappo di Via Gualdo (1.3 km al 9.5%) verso Bertinoro. Mancano adesso 34 km, le salite più ripide sono alle spalle, ma dopo 8 km pianeggianti si sale di nuovo alla Rocca delle Camminate dal versante precedentemente fatto in discesa (6.5 km al 4.4%, ma irregolare; si segnala uno strappo di 700 metri al 9% a 1 km dal GPM). Rimangono 15.6 km per giungere al traguardo, di cui i primi 8 sono di discesa.