Le squadre 2023: Trek-Segafredo
La formazione statunitense mette le classiche nel mirino con Mads Pedersen, ma abbassa le ambizioni nei grandi giri. Molti i giovani promettenti in squadra, tra cui gli italiani Baroncini e Tiberi
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 squadre WorldTour 2023, viene ora il turno della Trek-Segafredo, penultima compagine in ordine alfabetico. La squadra statunitense, nata nel 2011 con il nome Leopard-Trek e sin da subito protagonista nel WorldTour ha gradualmente trovato una propria collocazione, distinguendosi come una squadra a forte vocazione internazionale, basti pensare che in squadra è presente un solo atleta a stelle e strisce. Non manca tuttavia una buona dose d’italianità nel team, grazie soprattutto all’ingresso nel 2016 del co-sponsor Segafredo e allo staff dirigenziale guidato da Luca Guercilena. Nel corso della propria storia, relativamente breve, sono diversi i campioni che hanno indossato la divisa del team, tra cui spiccano Fabian Cancellara, Alberto Contador e Vincenzo Nibali.
Ma venendo all’attualità, un roster come quello a disposizione della Trek-Segafredo risulta molto stimolante per svariate ragioni. In primo luogo, non sembra essere presente al momento in squadra un leader in grado di accentrare a sé grandi attenzioni per le corse a tappe; così come, a ben vedere, è assente anche un velocista puro che richieda particolari premure. Tutto ciò conferisce alla squadra un’interessante attitudine offensiva grazie a corridori di grande talento, uomini d’esperienza e giovani interessanti, che contribuiscono a creare un mix degno delle “grandi” del WorldTour. Nell’ultimo anno, però, si è assistito alla impressionante crescita di un corridore troppo spesso sottovalutato e che, grazie ad una stagione totale, è pronto a prendere i gradi di leader unico del team in classiche e volate: ci riferiamo ovviamente al campione del mondo di Harrogate Mads Pedersen.
Il mercato in entrata e in uscita
A differenza dei profondi interventi di rinnovamento del roster nelle annate passate, il ciclomercato della Trek-Segafredo si conclude quest’anno con soli 3 acquisti e 5 cessioni. Lasciano il team gli italiani Gianluca Brambilla e Matteo Moschetti, che passano entrambi alla neonata Q36.5. Seguono un percorso simile Simon Pellaud ed Alexander Kamp, che si accasano anch’essi in Svizzera, ma alla Tudor di Fabian Cancellara. Infine, il danese Jakob Egholm torna a correre in patria con la continental Restaurant Suri-Carl Ras. I 3 ingaggi sono invece numericamente ben pochi ma potenzialmente molto rilevanti, perché i corridori che entrano in squadra sono tutti ottimi prospetti per il futuro. Dalla Baloise-Trek Lions arriva il giovane crossista belga Thibau Nys, dalla DroneHopper-Androni l’eritreo Natnael Tesfatsion, mentre il ceco Mathias Vacek viene confermato in prima squadra dopo un periodo da stagista lo scorso anno.
Ingaggi
>Thibau Nys (Baloise-Trek Lions)
>Natnael Tesfatsion (DroneHopper-Androni)
>Mathias Vacek (Gazprom-RusVelo)
Cessioni
Gianluca Brambilla (Q36.5)>
Matteo Moschetti (Q36.5)>
Simon Pellaud (Tudor)>
Alexander Kamp (Tudor)>
Jakob Egholm (Restaurand Suri-Carl Ras)>
Gli uomini per le corse a tappe
Bauke Mollema
Mattias Skjelmose
Juan Pedro López
Antonio Tiberi
Come detto, il reparto uomini di classifica non è quello in cui la Trek-Segafredo ripone la maggior parte delle proprie ambizioni. Giulio Ciccone resta lo scalatore puro più forte a disposizione del team, ma l’abruzzese sembra intenzionato a concentrarsi maggiormente sui successi parziali, in cui riesce a distinguersi meglio. Attenzione poi va posta sulla coppia composta da Juan Pedro López e Mattias Skjelmose, che invece sembrano avere ambizioni da grangiristi e il 2023 sarà un anno in cui da loro si attendono le prime risposte. Discorso diverso invece per il veterano Bauke Mollema, che ormai da tempo si è trasformato in cacciatore di tappe di prim’ordine, non disdegnando anche di dedicarsi alle corse di giornata. C’è attesa poi per osservare gli ulteriori miglioramenti di Antonio Tiberi, classe 2001, che ha già ottenuto risultati incoraggianti e ha il talento per crescere ancora. Per quanto riguarda i gregari per le salite, in squadra troviamo gli esperti Julien Bernard, Dario Cataldo, Kenny Elissonde, Amanuel Gebreigzabhier e Antwan Tolhoek.
Gli uomini per le corse in linea
Quinn Simmons
Natnael Tesfatsion
Filippo Baroncini
Alla luce dell’evoluzione della squadra negli ultimi tempi, le classiche sono diventate il terreno prediletto in casa Trek-Segafredo. Mads Pedersen e Jasper Stuyven formano una coppia davvero invidiabile per le corse del nord, ed il loro programma pressoché identico comprende anche il Giro d’Italia dopo gli impegni di primavera. Altro elemento molto atteso è il 21enne statunitense Quinn Simmons, che sembra aver le caratteristiche per competere un po’ su tutti i terreni ma deve ancora acquisire qualche accortezza tattica necessaria per poter fare il salto di qualità. Uomini che solitamente completano le selezioni sulle pietre sono i passisti Daan Hoole, Alex Kirsch, Emils Liepins e Otto Vergaerde. Per quanto riguarda le gare più vallonate non ci sono sulla carta veri e propri leader, ma sono comunque tanti i corridori in grado di curare le proprie ambizioni e ottenere buoni risultati. Rientrano in questa categoria i giovani Filippo Baroncini, Thibau Nys, Mathias Vacek e Natnael Tesfatsion, quest’ultimo dotato di ottimo spunto veloce, ma non vanno dimenticati i veterani Bauke Mollema e Tony Gallopin. Altri uomini a supporto nelle gare di giornata saranno poi Toms Skuijns, Jacopo Mosca, Marcus Hoelgaard, Marc Brustenga e Asbjørn Hellemose.
Gli uomini per le volate
Edward Theuns
Jon Aberasturi
Mads Pedersen non è un velocista puro, ma se il danese dovesse confermarsi sui livelli del 2022, è comunque uno degli uomini più veloci dell’intero gruppo. A sua disposizione non avrà un treno vero e proprio, e molti uomini che lo aiuteranno sono coloro che gli saranno vicini anche nelle classiche, ma starà al suo eccellente spunto abbinato all’ottima resistenza cercare di ottenere i migliori risultati possibili. Presente poi in squadra una coppia di esperti velocisti dalle caratteristiche differenti: Edward Theuns è uomo da pavé anche se negli ultimi tempi preferisce raccogliere piazzamenti negli sprint di gruppo, mentre lo spagnolo Jon Aberasturi è uno sprinter più classico e avrà ampie libertà in corse di secondo piano.