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GP Beiras, la seconda tappa a Daniel Mestre. Nei 10 Santoro e Tizza

13.04.2019 18:52
Daniel Mestre si aggiudica la seconda tappa del GP Internacional Beiras e Serra da Estrela, vendicando il terzo posto della prima giornata e prendendosi anche la maglia gialla. Il portoghese classe 1986 della W52-Fc Porto precede Vicente García de Mateos (Aviludo-Louletano) ed Edwin Ávila (Israel Cyccling Academy).

Seconda tappa che porta da Manteigas a Fundao, nella regione centro-orientale del Portogallo, a pochi chilometri dal Parco Naturale Serra da Estrela. Due traguardi intermedi e due GPM di terza categoria per 197.5 km totali, un paio di strappi prima del traguardo per complicare la vita ai velocisti prima dell’auspicata volatona generale.

Partenza rinviata di quaranta minuti per garantire un miglior transito sui passaggi a livello, maglia gialla sulle spalle del colombiano Edwin Ávila dell’Israel Cycling Academy, vincitore della prima tappa. Non è al via Brandon McNulty della Rally UHC Cycling.

Al chilometro 26, all’altezza di Belmonte, Vicente Garcia de Mateos (Avidulo-Louletano) precede sul traguardo intermedio Joni Brandão (Efapel) e Frederico Figueiredo (Sporting-Tavira). Poco dopo, all’approssimarsi dell’ascesa di Guarda, ecco l’attacco del trio composto da David Rodrigues della Rádio Popular-Boavista e dalla coppia della Efapel Henrique Casimiro e Nikolay Mihaylov.

Il vantaggio arriva brevemente a sfiorare i 5’, David Rodrigues si prende il GPM davanti a Casimiro, ma subito dopo i due uomini Efapel conducono l’andatura e staccano il portoghese classe 1991: a 125 km dall’arrivo il vantaggio della coppia sfiora i 7’. Casimiro domina il traguardo volante di Sabugal come il GPM di Penamacor, sue ultime gioie, mentre la Israel Cycling Academy prende il comando del gruppo e riporta la maglia gialla sui fuggitivi al km 131. Kirill Sveshnikov (Lokosphinx) e Hugo Nunes (Rádio Popular-Boavista) rispondono con una sortita che non lascia troppi pensieri ad Avila, forte dei 7'36" accumulati ieri sui due al traguardo di Pinhel.

A 30 km dall’arrivo il vantaggio sale sopra i 4', con il gruppo ora tirato dalla W52-FC Porto, in palla per la presenza dell’uomo di classifica Joaquim Silva, settimo nella passata edizione, e con i due “sconfitti” della prima tappa, ossia Francisco Campos e Daniel Mestre, secondo e terzo rispettivamente. Al km 171 Hugo Nunes si scrolla di dosso Kirill Sveshnikov e sull’ultimo strappetto di giornata tenta l’assolo. Dietro è bagarre: tira la Rally UHC, scappano Joni Brandão dell’immancabile Efapel e Luís Fernandes della Aviludo-Louletano. Tutto inutile: a 8 km il plotone chiude la fuga e apre al finale in volata sul rettilineo all'insù.

Podio, come detto, composto da Daniel Mestre, Vicente García de Mateos e Edwin Ávila. Quarto Óscar Pelegrí (Vito-Feirense-PNB) davanti agli italiani Antonio Santoro (Monkey Town-A Block CT) e Marco Tizza (Amore & Vita-Prodir). Completano la top 10 Awet Gebremedhin (Israel Cycling Academy), Ryan Anderson (Rally UHC Cycling), Maarten De Jonge (Monkey Town-A Block CT) e Venceslau Rodrigues (UD Oliveirsense-InOutBuild).
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