Magic moment Wiebes! In Francia vince Wiel, Yonamine si conferma campionessa giapponese
Un po' di risultati dai campionati nazionali femminili.
Olanda: continua il magic moment di Lorena Wiebes, che dopo il successo ai Giochi Europei di Minsk sabato scorso inanella un'altra prestigiosa affermazione, andando a conquistare il titolo nazionale in linea, al termine di una gara come di consueto combattutissima. Sul circuito di Ede si è dapprima vista una fuga di Kirstie Van Haaften (Health Mate-Cyclelive) su cui si è portata in un secondo tempo Marieke Van Witzenburg. Ma le big hanno presto preso in mano la situazione, e a metà gara è partita una controfuga con al suo interno diverse atlete di grande spessore: la bicampionessa uscente Chantal Blaak (Boels-Dolmans), Evi Kuijpers e Riejanne Markus (CCC-Liv), Julia Soek e Floortje Mackaij (Sunweb), Ellen Van Dijk (Trek-Segafredo), Kirsten Peetoom e Nancy Van der Burg.
Il gruppo, tirato dalla Parkhotel Valkenburg di Lorena Wiebes, e in cui facevano comunque buona guarda le Boels-Dolmans che avevano in Amy Pieters l'atleta di riferimento, non ha lasciato un margine estremo alle attaccanti, e in effetti nel finale la situazione si è ricomposta, con l'annullamento della fuga a 11 km dal termine. A questo punto si sono susseguiti i classici attacchi di chi si sentiva battuta in volata: abbiamo visto in azione Annemiek Van Vleuten (Mitchelton-Scott), poi ci ha (ri)provato la Van Dijk, stoppata da Marianne Vos (CCC), quindi con più convinzione Lucinda Brand (Sunweb), per annullare la cui azione la Boels si è praticamente finita (impegnatissime nell'occasione Anna Van der Breggen e Blaak). Un estremo tentativo di Van Dijk, di nuovo rintuzzato da Vos, ed è stata volata tra le più forti rimaste a comporre il drappello principale.
Il successo ha arriso allora a Lorena Wiebes (Parkhotel) nella stagione della vera e propria consacrazione per lei (decima vittoria nel 2019); battuta l'eterna Marianne Vos, mentre Amy Pieters, seconda dodici mesi fa, deve accontentarsi del gradino più basso del podio. Podio da cui restano fuori, nell'ordine, Van Vleuten, Van Dijk, Van der Burg, Mackaij, Yara Kastelijn, Lonneke Uneken (Hitec Products) e, a chiudere la top ten, Brand.
Francia: sul circuito di La Haye-Fouassière, da ripetere 8 volte, si è svolta la gara per assegnare il titolo tricolore francese. Fuga iniziale di quattro atlete (Marie Le Net, Noémie Abgrall, Margot Grosjean e Léna Gérault); all'inizio del terz'ultimo giro, quando - a poco meno di 50 km dalla conclusione - al comando erano rimaste solo Le Net e Gérault, dal gruppo si è mossa Jade Wiel (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope), e con lei Valentine Fortin (BioFrais), destinata però a essere presto distanziata. Mentre il gruppo esplodeva, la Wiel raggiungeva il duo di testa, procedendo poi (ai -33) con la sola Le Net (che peraltro è sua compagna di squadra ed era ben contenta di sacrificarsi per la causa comune), mentre dal plotone emergeva Sandrine Bideau (CM Aubervilliers 93).
Nel penultimo giro, mentre le battistrada difendevano oltre 1'30" di margine, un drappello ha ripreso la Bideau (che nel frattempo si era riportata sulla Gérault), e da qui son partite in contropiede Aude Biannic (Movistar) e - in perfetta marcatura - Victoria Guilman (FDJ). Nell'ultima tornata l'inseguimento si è fatto appassionante, con pochi secondi a dividere la prima coppia dalla seconda (alle cui spalle provava a rinvenire tutta sola Audrey Cordon Ragot della Trek-Segafredo). A 4 dall'arrivo il clamoroso ricongiungimento di Biannic-Guilman con Wiel-Le Net. Subito la ciclista della Movistar (peraltro campionessa uscente) ha piazzato una stoccata, ma le tre FDJ hanno avuto buon gioco a rintuzzare l'attacco. La Biannic non si è persa d'animo e - dopo che la Le Net ha perso contatto - ha tentato altre due volte la sortita, ai 1500 metri e agli 800, ma l'esito è stato il medesimo: ripresa.
Al traguardo la volata a tre è stata dominata dalle FDJ, con Jade Wiel a precedere Victorie Guilman e, bronzo meritato, Aude Biannic. A 17" è arrivata Marie Le Net, quindi al quinto posto Audrey Cordon Ragot a 23". A 57" un primo gruppetto inseguitore, con nell'ordine Eugénie Duval (FDJ), Séverine Eraud (Doltcini-Van Eyck Sport), Laura Asencio (WNT-Rotor) e Marion Sicot (Doltcini); a 1'10" il grosso del gruppo è stato regolato per il decimo posto da Marion Bessone davanti a Roxane Fournier (Movistar).
Giappone: assolo per Eri Yonamine nel campionato su strada giapponese: l'atleta della Alé Cipollini ha avuto buon gioco nel far da sola e ha messo ben 3'47" tra sé e il terzetto che l'ha a lungo inseguita. Sul podio ci son finite Hiromi Kaneko e Shoko Kashiki (Illuminate), mentre ha chiuso quarta Tsubasa Makise. A 4'15" si è piazzata la quinta, Yui Ito, a 5'50" la sesta, Sae Fukuda. Per Yonamine non è una novità questo tipo di affermazione, oggi ha infatti conquistato il quarto titolo nazionale di fila in linea, quinto complessivo; a cui aggiunge sei campionati nazionali a crono, l'ultimo dei quali vinto appena giovedì.
Finlandia: arrivo di un gruppetto di 12 nel campionato finnico e successo nello sprint ristretto per Pia Pensaari davanti a Minna-Maria Kangas, Eva Lehtinen, Laura Vainionpää e Viivi Puskala. Va comunque menzionata (e sottolineata) l'assenza, dovuta a problemi di salute, di Lotta Lepistö, che si era aggiudicata le precedenti sei edizioni del campionato finlandese.
Etiopia: volata di gruppo al termine dei 60 km sul circuito di Mekelle, e successo per la 24enne Tsega Beyene, vicecampionessa continentale l'anno scorso. Alle sue spalle Kasahun Tsadkan Gebremedhn, Meresiet Ashebir Gebrehiwet, Bhran Fkadu Abrha e Mebrat Yigzaw Meles.
Hong Kong: in giornata si è svolto anche il campionato HKG a cronometro, e riportiamo il successo di Wing Yee Leung col tempo di 23'48" e un vantaggio di 1'12" su Qianyu Yang e di 2'03" su Yao Pang. Yang e Pang erano state proprio le ultime vincitrici del titolo, rispettivamente nel 2018 e nel 2017.