I team 2018: Team Sunweb
I tedeschi vogliono ripetere il magico 2017: Dumoulin punta alla conferma al Giro, Matthews si allarga anche alle classiche
Dopo quella che è stata probabilmente la miglior stagione della sua storia, il Team Sunweb, arrivato al 14esimo anno di attività, è chiamato a riconfermarsi come squadra di altissimo profilo. Nel 2018 il sodalizio teutonico non potrà più fare affidamento su Warren Barguil, letteralmente rinato all'ultimo Tour, che ha deciso di tornare in patria alla Fortuneo. Tuttavia il mercato dei campioni del mondo in carica della cronosquadre può comunque essere considerato positivo: sono arrivati Edward Theuns, pronto a diventare la punta del team sul pavé, Louis Vervaeke, Martijn Tusveld e i due promettenti neoprofessionisti australiani Jai Hindley e Michael Storer.
ROSA
Søren Kragh Andersen (Den, 1994), Nikias Arndt (Ger, 1991), Phil Bauhaus (Ger, 1994), Roy Curvers (Ned, 1979), Tom Dumoulin (Ned, 1990), Johannes Fröhlinger (Ger, 1985), Simon Geschke (Ger, 1986), Chad Haga (Usa, 1988), Chris Hamilton (Aus, 1995), Jai Hindley (Aus, 1996), Lennard Hofstede (Ned, 1994), Lennard Kämna (Ger, 1996), Wilco Kelderman (Ned, 1991), Michael Matthews (Aus, 1990), Sam Oomen (Ned, 1995), Tom Stamsnijder (Ned, 1985), Michael Storer (Aus, 1997), Laurens Ten Dam (Ned, 1980), Mike Teunissen (Ned, 1992), Edward Theuns (Bel, 1991), Martijn Tusveld (Ned, 1993), Louis Vervaeke (Bel, 1993), Max Walscheid (Ger, 1993),
L'ANALISI
CORSE A TAPPE: La punta di diamante della squadra, e leader indiscusso, non può che essere il trionfatore del Giro 100 Tom Dumoulin. La Farfalla di Maastricht nel 2018 tornerà alla Corsa Rosa per difendere il suo titolo e in seguito, a seconda di come si sentirà una volta finito il grande giro italiano, deciderà se prendere o meno parte al Tour de France. L’attuale campione del mondo a cronometro ha confidato di essersi ispirato al 2017 di Mikel Landa per stillare il suo programma: egli, infatti, crede che per fare due grandi giri consecutivi ad alto livello sia necessario concentrarsi anima e corpo innanzitutto sul primo, senza pensare neanche per un attimo al secondo. Chi il Tour sicuramente lo farà è Wilco Kelderman, comandante in seconda della pattuglia dedita ai grandi giri. Tuttavia, stante le sue stesse dichiarazioni, correrà la Grande Boucle alla giornata, visto che ancora non si sente pronto per puntare alla classifica, e poi, invece, proverà a migliorare il quarto posto ottenuto nel 2017 alla Vuelta. A supporto dei due leader un gruppo di corridori giovani e di qualità, a cominciare da quel Sam Oomen che se non fosse stato costretto a ritirarsi avrebbe chiuso nelle primissime posizioni della classifica generale la Vuelta 2017. Chad Haga e Chris Hamilton possono dare una mano pur non godendo di grande pubblicità mentre Laurens Ten Dam porta quell’esperienza di cui c’è sempre bisogno. Louis Vervaeke, nel caso si riprenda dopo gli ultimi anni bui, potrebbe dare anche lui una discreta mano, così come l'altro giovane Martijn Tusveld. Michael Storer e Jai Hindley, alla prima stagione tra i pro', accumuleranno esperienza preziosa per diventare big del futuro.
VOLATE: Anche per quanto concerne gli sprinter la Sunweb non si fa mancare nulla. Michael Matthews è, ovviamente, il nome di riferimento, ma non certo l’unico velocista di spessore. Se nei grandi appuntamenti sarà lui la prima bocca da fuoco, lo stesso australiano ha dichiarato di volersi concentrare maggiormente sulle classiche. Ci sarà quindi ancora più spazio per i giovani teutonici Max Walscheid e Phil Bauhaus. In particolare il secondo arriva da una stagione assolutamente positiva, che lo ha anche visto alzare le braccia al cielo al Delfinato, e nel 2018 potrebbe fare quell’ulteriore passo in avanti che lo proietterebbe tra le ruote veloci più importanti del plotone internazionale.
PAVÉ: Edward Theuns arriva al momento giusto per coprire quel buco che si era creato con l’addio di Degenkolb due anni fa. Il belga ha un ottimo feeling con le pietre e uno spunto veloce che gli permette di non temere gli arrivi in volata ristretta. Il supporting cast non è di primissima qualità, ma può comunque contare su alcuni elementi di tutto rispetto come Mike Teunissen e, soprattutto, Søren Kragh Andersen giovane e talentuoso all-arounder danese, in grado di barcamenarsi su ogni terreno, che l’anno scorso era riuscito a inserirsi nel tentativo rivelatosi poi vincente alla Gand. insieme a Van Avermaet, Terpstra, Sagan e Keukeleire.
CLASSICHE: Dopo aver sfiorato il podio alla Liegi Michael Matthews punterà forte sulle Ardenne nel 2017, conscio che ormai per lui solo la Freccia Vallone è fuori portata. L’australiano inoltre sarà nuovamente capitano alla Sanremo, dopo aver sfiorato la Classicissima già in passato. Nikias Arndt è fresco di vittoria nella Cadel Evans Great Ocean Road Race, neonata prova World Tour, e potrebbe dire nuovamente la sua in corse di un giorno non troppo impegnative. Non è un vincente ma l'esperto e barbuto Simon Geschke potrà raccogliere qualche piazzamento di qualità nelle gare vallonate, in particolar modo in quelle sulle Ardenne.