Alberto Bettiol con la maglia gialla del Giro di Svizzera © EF Education-EasyPost - Getty Images
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Alberto Bettiol e Richard Carapaz abbandonano il Giro di Svizzera

Lividi e abrasioni per il toscano, trauma facciale per l'ecuadoregno

13.06.2024 10:27

Altri due nomi di primo piano tra gli infortunati al Giro di Svizzera: dopo Emanuel Buchmann e Nairo Quintana, escono di scena anche Alberto Bettiol e Richard Carapaz, ambedue caduti nella tappa di mercoledì.

Le condizioni di Bettiol e Carapaz

In un breve comunicato sulla piattaforma X, la EF Easy Post ha comunicato che il 30enne fiorentino - che ha indossato per un giorno la maglia di leader - si è procurato qualche abrasione, mentre l'oro olimpico di Tokyo 2020 ha subito un trauma facciale. Benché l'entità degli infortuni sia comunque lieve, il team diretto da Jonathan Vaughters ha scelto la linea della prudenza: sia Bettiol, sia Carapaz saranno al via del prossimo Tour de France.

Un appuntamento particolarmente sentito dal vincitore del Giro delle Fiandre 2019 che, in un'intervista a «La Gazzetta dello Sport» di mercoledì, non ha nascosto la sua emozione per la partenza della Grande Boucle sulle strade di casa: «Il fatto che il Tour parta dalla Toscana è un'emozione potentissima. Quando mi ricapita? Voglio vincere quella tappa che ho soltanto sfiorato due anni fa (Bettiol fu 2° a Mende, quando fu battuto in rimonta da Michael Matthews, ndr)». 

Se non dovessero subentrare complicazioni, il 30enne di Castelfiorentino - che, dopo aver vinto la Milano-Torino a marzo, ha lasciato il segno alla Boucle de la Mayenne, aggiudicandosi una tappa e la classifica finale - parteciperà sia alla prova a cronometro, sia alla gara in linea dei campionati italiani. Finito il Tour, Bettiol sarà quasi certamente la prima punta del terzetto azzurro ai Giochi olimpici di Parigi, in cui potrebbe anche disputare la prova contro il tempo. Ancora un estratto dall'intervista alla «Gazzetta»: «Sarà una competizione parecchio difficile da interpretare, ma sono pronto a prendermi la mia responsabilità, come già accaduto altre volte in passato. Non ho paura, anzi: sono contento, perché non ne sento il peso. Onorare la maglia azzurra è la cosa più bella che ci possa essere». 

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Richard Carapaz attacca la federazione dell'Ecuador ©EF Pro Cycling-GettySport

Gli obiettivi dell'ecuadoregno

L'esclusione dall'Olimpiade in favore di Jhonathan Narváez brucia ancora, ma Carapaz sarà pur sempre il faro della EF sulle strade italiane e francesi a partire da sabato 29 giugno. Il 30enne sudamericano - fin qui abbastanza in ombra, al netto di un successo parziale e del 2° posto finale al Giro di Colombia - proverà a replicare la fortunata campagna del 2021, quando occupò l'ultimo gradino del podio alle spalle di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard.

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