Attila sugli scudi, Bernal c'è e non manca neanche Evenepoel: è il Giro dei giovani
Dove eravamo rimasti? Lunedì 10 maggio, nel cercare di analizzare il peso dei giovani in questo Giro d'Italia, avevamo messo sul piatto un dato: le prime cinque posizioni della generale, identiche a quelle della classifica della maglia bianca. Bene, oggi, venerdì 14, i primi quattro tra gli under 26 occupano i medesimi posti nella generale.
C'è di più. Ieri si è preso la maglia rosa Attila Vàlter (Groupama-Fdj), un ungherese di 22 anni che ha portato in dote per la prima volta il simbolo del primato al suo paese. Tre vittorie in carriera, Valter ha fornito una prestazione solida nella tappa che si è conclusa ad Ascoli Piceno, che ha messo in luce un aspetto - non ce ne voglia Attila, per carità - ancora più importante nell'economia della corsa rosa: Egan c'è. Bernal, supportato da una Ineos Grenadiers capace di declinare sul canovaccio tattico una varietà di soluzioni che fino allo scorso anno non componevano il suo repertorio, ha dato una prova di forza. Quasi a voler smentire chi dice che non è al massimo. Vedremo, per il momento il colombiano è terzo a 16'' dall'ungherese.
Appena dietro un altro che sta andando forte e, come per il vincitore del Tour de France 2019, c'erano dubbi sulla condizione: Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step). Non correva dal Lombardia dello scorso anno, forse non arriverà alla fine o forse sì, certo è che ha ripreso da dove aveva lasciato: va che un piacere, secondo nella generale a 11'' da Vàlter.
Un altro che ieri si è difeso bene, pedalando con intelligenza senza mai rinunciare al suo ritmo, è Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech), quarto con un ritardo di 24'' dalla maglia rosa. Può crescere ancora? Resisterà quando la strada si alzerà ulteriormente? Si vedrà, ovviamente.
Ora una nota dolente, la principale: risponde al nome di Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step). A Sestola ha preso un'imbarcata che gli costa l'attuale ritardo di 4'49'' da Valter (ventottesima posizione, decimo tra i giovani), ma ieri ha dimostrato di essersi ripreso. Appare complicato per il portoghese, tuttavia, rientrare nella lotta per la generale, ma escluderlo a priori ci sembra a sua volta sconveniente.
A chiudere la top ten della maglia bianca ci sono, al quinto posto, Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), quindi Tobias Foss (Jumbo Visma), il vincitore della frazione di ieri e leader della classifica degli scalatori, Gino Mäder (Groupama-Fdj), Jay Hindley (Team Dsm) e Harold Tejada (Astana-Premier Tech).
E gli italiani? Il primo tra gli under 26 è l'ottimo Lorenzo Fortunato, riuscito ieri a rimanere coi migliori: il corridore della Eolo-Kometa è undicesimo tra i giovani, ventinovesimo nella generale con un gap di 6'50'' dalla maglia rosa. Tra i primi venti della classifica della maglia bianca il pedale nazionale piazza anche Matteo Sobrero (Astana-Premier Tech, sedicesimo) e Alessandro Covi (UAE-Team Emirates, diciassettesimo).
Giovani protagonisti, come ci si attendeva, al Giro d'Italia, e rischiano di esserlo sino alla fine. Non hanno pazienza, vogliono tutto e subito: sgomitano e combattano, è il loro ciclismo.