Rémi non è un Capron! Vittoria francese nell'ultima tappa del Tour de l'Ain
Jefferson Cepeda difende facilmente la maglia di leader. Oldani sul podio
Sfida serrata ma nessun ribaltone al Tour de l'Ain: l'ecuadoriano Jefferson Cepeda - a segno nella tappa più dura della tre giorni francese - controlla facilmente la situazione e mette a segno il successo più prestigioso della sua carriera. Volata ristretta sul traguardo di Île Chambod e primo brindisi da professionista per il francese Rémi Capron.
Fuga a tre in partenza
Il menu della terza e ultima frazione del 36° Tour de l'Ain (Lagnieu-Île Chambod/Cerdon Vallée de l'Ain, 153 km) è particolarmente ricco di insidie: se si esclude il primo tratto in linea di 26 km, infatti, strappi e salite - ancorché poco impegnativi - si susseguono vertiginosamente. In particolare, il lungo e tortuoso circuito conclusivo di circa 60 km propone la doppia scalata alla Côte de Corveissiat (3,5 km al 5,5%), alla Côte de Matafelon (poco meno di 3 km al 5%) e soprattutto al Col du Berthiand, un GPM di 2ª categoria (4,8 km, pendenza media del 6,2%) posizionato a circa 10 km dalla conclusione.
La strategia della EF EasyPost è chiara fin dal via: concedere il nulla osta a una fuga da lontano di cui facciano parte corridori distanti in classifica dalla maglia gialla, l'ecuadoriano Jefferson Cepeda (EF Easy Post). E così, dopo 47 km piuttosto tranquilli, salpano tre corridori francesi: Geoffrey Bouchard (Decathlon-AG2R La Mondiale), Rémi Lelandais (Arkéa-B&B Hotels) e Maxime Jarnet (Van Rysel-Roubaix). Il gruppo - trainato a velocità di crociera dagli uomini della squadra World Tour americana - concede loro un vantaggio massimo di 1'40" ai -76 dall'arrivo.
Non appena le distanze si riducono al di sotto dei 60", altri due corridori di casa provano a rientrare sulla testa: contrattacco ai -39 dei francesi Rémi Cavagna (Movistar) e Maximilen Juillard (Van Rysel), che si accodano ai primi appena prima di affrontare per la seconda volta il Matafelon. Ad onor del vero, i battistrada sono nel frattempo scesi a 4: Lelandais fuori dai giochi per un guaio meccanico.
Cepeda prende l'iniziativa sul Berthiand
Il quartetto regge per poche centinaia di metri: Bouchard e Jarnet cedono strada ai contrattaccanti. Cavagna forza ancora l'andatura e riesce anche a staccare il suo unico compagno di viaggio, ma un problema muscolare lo costringe a tornare nei ranghi. E così, Julliard - inseguito per qualche chilometro da un altro francese, il veterano Alexis Vuillermoz (TotalEnergies) - rimane da solo al comando fino all'imbocco del Berthiand. Ai -13 dall'arrivo, la maglia gialla prende l'iniziativa con una progressione che allunga sensibilmente il gruppo. Selezione netta e senza appello: appena 12 corridori riescono a seguire Cepeda, scortato per l'occasione dall'irlandese Archie Ryan (EF). Tra i primi anche due dei possibili candidati al successo: il francese Rudy Molard (Groupama-FDJ) e l'italiano Stefano Oldani (Cofidis), salito sul secondo gradino del podio a Lélex. Allunghi e sortite in serie subito dopo il passaggio in cima al Col du Berthiand: i più attivi sono il francese Tom Donnenwirth (Decathlon) e lo stesso Ryan, che cerca di avvantaggiarsi ai -3 dall'arrivo. A vuoto anche l'estremo tentativo di un altro francese, Victor Lafay (Decathlon). Volata, dunque: lo spagnolo Sergio Samitier (Movistar) guida la ristretta compagnia fino all'ultima curva, portandosi dietro proprio Oldani. Il milanese cerca un varco ai 200 metri, ma viene anticipato dal francese Nicolas Breuillard (St. Michel-Mavic-Auber93), che lancia lo sprint ai 150 metri. Accanto a lui, però, spunta il connazionale Rémi Capron (Van Rysel), che fulmina la concorrenza e ottiene un successo fuori copione, mettendo in fila Donnenwirth, Breuillard, Molard e Oldani, a dir poco inferocito con il suo compagno di squadra, il belga Ben Hermans (Cofidis), che ha preferito fare corsa a sé anziché aiutare il compagno di squadra.
Oldani sul podio finale
Seppure leggermente staccato dai primi sul traguardo, Cepeda brinda alla maglia gialla di leader con 24" su Capron e 28" sul corridore lombardo della Cofidis, appaiato in classifica a Donnenwirth ma avvantaggiato dalla somma dei piazzamenti. Per chiudere, le altre classifiche: Lelandais vince la maglia di miglior scalatore, il francese Kilian Verschuren (Decathlon) 1° tra gli Under-25. Alla EF EasyPost, infine, il primato nella classifica a tempi.