João Almeida vince l'ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025 © Itzulia Basque Country via X
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Paesi Baschi, Almeida manda tutti all'Eibar: secondo successo di tappa e vittoria finale

Il portoghese della UAE smonta tutti gli altri uomini di classifica tranne Mas, battendolo comunque allo sprint; terza piazza per un arrembante Ben Healy

12.04.2025 18:40

Una vittoria di piena fiducia e controllo, quella di João Almeida (UAE Team Emirates-XRG) nella sesta e ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025, che ha sugellato il primo successo in classifica generale per un portoghese in Euskadi. La sua UAE Team Emirates ha controllato per tutta la tappa una numerosa fuga, i cui unici superstiti sono stati Ben Healy (EF Education-EasyPost), terzo; e Jordan Jegat (TotalEnergies), sesto. Secondo di tappa e unico a rispondere colpo su colpo agli attacchi di Almeida, Enric Mas (Movistar) è riuscito, grazie alle difficoltà patite dagli altri uomini di classifica, a concludere la corsa al secondo posto in generale. 

Il percorso

Frazione conclusiva e tappa regina, quella di 153.4km con partenza e arrivo a Eibar, per un totale di circa 3000m di dislivello. La prima sequenza di ascese inizia con i GPM di Elkorrieta (2.6km al 6.7%; max 13%) e Azurki (5.1km al 7.4%, max 16%), poi un breve tratto di respiro prima della terribile salita di Krabelin (5km; 9.6%; max 17%). Da lì inizierà un primo circuito per tornare a Eibar, con la salita di Trabakua (3.3km, 7.1%, max 10%) seguita da un paio di strappi a Mallabia e Areitio. A Eibar si torna a salire verso il GPM di Karabieta (6.6km al 6.7%, max 10%), quindi a fine discesa ci saranno altri 18km di fondovalle ondulato per tornare a Eibar. Dopo un primo strappo in doppia cifra di 500m si rimbocca il versante classico della salita per Arrate (senza arrivare al santuario) raggiungendo il GPM di Izua (4.1km; 9.2%; max 13%). Per andare al traguardo si affronterà di nuovo, dopo 10km di falsopiano, la salita di Trabakua e i due duri stappi di Mallabria e Areitio: l'ultimo di questi termina a 11km dall'arrivo, ma a circa 5km dall'arrivo si affronterà di nuovo lo strappo della variante di Eibar (500m al 10%, max 13%). Seguono altri km mossi con l'ultima discesa che termina ad appena 1700m dall'arrivo: l'avvicinamento è ricco di curve, ma quasi completamente pianeggiante.

Giro dei Paesi Baschi 2025, la cronaca della sesta tappa

Dopo un avvio con molti attacchi che non prendono il largo, Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) vince dal gruppo il primo GPM di giornata, Elkorrieta. È sulla successiva salita di Azurki, però, che si stacca la numerosa fuga di giornata: sono 20 i corridori all'attacco, dove troviamo Axel Laurance (INEOS-Grenadiers), Bauke Mollema (Lidl-Trek), Finlay Pickering (Bahrain-Victorious), Sergio Samitier e Ion Izagirre (Cofidis), Armirail e Callum Scotson (Decathlon AG2R La Mondiale), Daniel Felipe Martínez (RedBull-BORA), Pablo Castrillo e Gregor Mühlberger (Movistar), Ben Healy, Jordan Jegat, Guillermo Juan Martinez e Warren Barguil (Team PicNic-PostNL), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Txomin Juaristi (Euskaltel Euskadi), Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike), Marc Hirschi (Tudor), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Christopher Juul-Jensen (Jayco AlUla). Armirail vince anche il GPM di Azurki, mentre in gruppo controlla la UAE Team Emirates del leader della corsa João Almeida: i bianconeri tengono un ritmo alto per non concedere troppo ai battistrada, tra i quali ci sono uomini pericolosi per la classifica generale. Sulla successiva salita di Krabelin il folto gruppo di battistrada perde pezzi: si staccano diversi uomini, mentre partono all'attacco Dani Martínez e il vincitore di ieri, Ben Healy. Su di loro si riportano Izagirre, Juaristi e Armirail, che va a pieni punti anche su questo GPM: il francese allunga poi in discesa, raggiungendo un massimo vantaggio di quasi 3' a circa 85km dal traguardo. Dopo aver conquistato anche il GPM di Trabakua, Armirail attende il gruppo di più immediati inseguitori, con Healy, Jegat e Martínez, che lo riagganciano a 77km dal traguardo: poco dopo rientrano anche Hirschi, Grégoire, Guillermo Martinez, Barguil, Scotson, Mollema e Izagirre. 

La fuga durante la sesta e ultima tappa dell'Itzulia Basque Country 2025 © Dacathlon AG2R La Mondiale / Getty
La fuga durante la sesta e ultima tappa dell'Itzulia Basque Country 2025 © Dacathlon AG2R La Mondiale / Getty

Sulla salita di Karabieta inizia a piovere forte sulla corsa e il gap dei battistrada decresce grazie al controllo della UAE. Sulla discesa dal GPM, vinto sempre da Armirail, a 59km dal traguardo, parte all'attacco Hirschi, che guadagna subito una decina di secondi sugli ex compagni di fuga e anche il vantaggio rispetto al gruppo aumenta a 1'43". Sembra che lo svizzero abbia via libera, ma dopo poco meno di 10km in solitaria, Hirschi viene ripreso dai più immediati inseguitori. Il vantaggio dei battistrada torna a scendere in corrispondenza dello sprint intermedio di Eibar, vinto da Jegat. Sullo strappo della variante di Eibar, prima di attaccare la salita di Izua, dalla fuga si avvantaggiano di nuovo Healy e Dani Martínez. Intanto il gruppo si spezza sotto il ritmo imposto dalla UAE, che riduce il peloton ai soli uomini di classifica, andando a riprendere gli uomini staccati dalla fuga. Fora proprio nel momento del forcing Florian Lipowtiz (RedBull-BORA), che è costretto a prendere la bici del più alto Finn Fisher-Black. Mancano circa 40km al traguardo quando Healy si libera di Martínez, involandosi in solitaria sulle rampe del GPM di Izua.

Lipowitz intanto non è ancora riuscito a rientrare dopo il cambio bici, così la UAE Emirates ne approfitta per aumentare ancora il ritmo, staccando un gruppetto ridottissimo e propiziando l'attacco di João Almeida a 39km dal traguardo: sulla ruota del portoghese rimane il solo Enric Mas, mentre si riaccodano i superstiti della fuga Jegat e Dani Martínez. Healy scollina con 48" di vantaggio su uno scatenato Almeida: perdono oltre 1'30" Lipowitz e Maximilian Schachmann, mentre Mattias Skjelmose riesce a rientrare in discesa assieme a Thibau Nys (Lidl-Trek), Marc Soler e Isaac Del Toro (UAE Team Emirates). Il gruppo Almeida collabora, portandosi a 35" dal battistrada Healy allo sprint intermedio di Markina-Xemein. In vista del secondo passaggio sulla salita di Trabakua, il vantaggio di Healy rispetto al gruppo Almeida è ridotto a 15" e l'irlandese viene ripreso a 20km dal traguardo. Il ritmo cala sensibilmente e i gruppi inseguitori di Schachmann e Lipowitz sembrano quasi potersi riaccodare al leader. Dopo una trenata di Del Toro però, a 19.3km dal traguardo, è nuovamente Almeida ad attaccare: di nuovo Mas non si fa sorprendere e stavolta nemmeno Skjelmose, quindi i tre non proseguono, consentendo il rientro di Del Toro, Healy e Jegat. 

Sulla discesa ricomincia a piovere: Skjelmose scivola e cade, perdendo quasi 40" e ritrovandosi nel gruppo Schachmann, dal quale attaccano Guillaume Martin (Groupama-FDJ) e Alex Aranburu (Cofidis). Sul successivo strappo attacca Mas, che però taglia fuori solo Jegat e Del Toro, mentre Healy e Almeida gli rimangono incollati a ruota. Del Toro riesce a rientrare a 7.7km dal traguardo, sulla tortuosa strada che riporta i corridori verso Eibar. Sullo strappo della variante di Eibar attaccano di nuovo Mas e Almeida: il maiorchino cerca in ogni modo di distanziare il portoghese negli ultimi 3km, forzando anche sulla successiva discesa, ma senza successo. Ai -300m João Almeida è davanti e lancia una volata di testa: Enric Mas non prova nemmeno ad uscire dalla sua ruota, accontentadosi della seconda posizione. Terza piazza per Ben Healy, ancora quarto Isaac Del Toro.

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L'eredità del Giro dei Paesi Baschi

Settimana (quasi) perfetta per la UAE Team Emirates-XRG, che centra ben due vittorie di tappa e la classifica generale con un João Almeida che sembra aver fatto finalmente il salto di qualità. Fondamentale l'apporto di Marc Soler e Isaac Del Toro, sempre più proiettato verso un futuro brillante. Si è rivelata buona la gamba di Enric Mas, che non aveva impressionato nelle prime tappe e che non è, generalmente, tra i più pimpanti nella prima parte della stagione. Il secondo posto in generale è meritato, nonostante le scelte tattiche questionabili. Sarebbe potuta andare molto meglio per Mattias Skjelmose e Florian Lipowitz, con quest'ultimo che ha provato comunque a più riprese ad attaccare, sebbene senza successo. Il dispendio di energie esagerato nei giorni scorsi per il tedesco e due cadute per il danese hanno privato i due di un risultato premiante. Decisamente dimessi gli uomini della Bahrain-Victorious, del Team PicNic e (in parte) della Visma-Lease a Bike, mai veramente in contesa. Il Giro dei Paesi Baschi ha riportato alla vittoria anche i redivivi Maximilian Schachmann e Caleb Ewan, oltre ad averci restituito un Ben Healy che sembra tornato il corridore vibrante e creativo che abbiamo imparato a conoscere negli anni scorsi.

 

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