Le squadre 2023: UAE Emirates
Formazione sempre più forte attorno a Tadej Pogacar. Oltre allo sloveno, per i grandi giri ci sono Almeida e Ayuso. Gli italiani Ulissi, Covi e Trentin attesi nelle classiche
Sin dalla sua fondazione nel 2017, quando prese origine dalle ceneri dell’italiana Lampre, era chiaro che l’UAE Emirates aveva come unico obiettivo quello di arrivare ai vertici del movimento ciclistico internazionale. Dopo alcune stagioni non semplici di rodaggio iniziale, si può tranquillamente dire che la formazione guidata da Mauro Gianetti e Matxin abbia conseguito i risultati sperati. Grazie al corposo fondo d’investimento emiratino sono infatti molti i corridori all’apice della propria carriera ingaggiati dal team, che non teme la sovrabbondanza di capitani in squadra, cercando di variegare il calendario puntando a svariati obiettivi nell’arco della stagione, con una predilezione abbastanza evidente per le grandi corse a tappe.
È però innegabile che buona parte del successo della UAE sia legato alla figura di Tadej Pogacar, pescato dai dilettanti sloveni nel 2019 ed autore di straordinari successi, con cui il team si è legato fino al 2027, dimostrando una volta ancora la propria straordinaria solidità economica. Come sempre accade per le squadre che dominano in lungo e in largo alcune critiche sono sorte riguardo alla valorizzazione dei corridori, spesso costretti a compiti di gregariato nonostante caratteristiche che permettano loro di correre da leader. Effettivamente è un appunto che sembra condivisibile, anche se va sempre ricordato che i termini del contratto sono con tutta probabilità stati resi espliciti sin dal momento delle trattative e spesso in squadre come la UAE compiti da super-gregario si accompagnano a super-stipendi, che rendono giustamente allettanti anche mansioni normalmente meno ambite.
Il mercato in entrata e in uscita
Visto l’altissimo livello dei membri del team, il ciclomercato potrebbe anche essere un momento superfluo, ma con la UAE dobbiamo abituarci a non dare nulla per scontato, ed infatti l’ultima sessione di mercato ha visto un ulteriore rafforzamento del roster. Tra le 8 cessioni spicca quella del velocista colombiano Fernando Gaviria, passato alla Movistar, mentre le altre 7 uscite riguardano nomi minori o corridori in età avanzata. È questo il caso di Rui Costa che approda alla Intermarché-Circus-Wanty e dell’ultimo uomo per le volate Max Richeze, giunto al termine della propria carriera. Si ritira anche il beniamino di casa Yousif Mirza, mentre Alexys Brunel ricomincia dai dilettanti in Francia. Il colombiano Andrés Camilo Ardila passa alla Burgos-BH per ritrovare la gamba con cui dominava tra i dilettanti, lo svizzero Joel Suter torna in patria alla Tudor mentre il passista ligure Oliviero Troia non riesce ancora a trovare una squadra per continuare la propria carriera. Gli acquisti sono 7: entra nel team un nuovo leader come Adam Yates dalla Ineos Grenadiers, che con Tim Wellens dalla Lotto-Dstny e Jay Vine dalla Alpecin-Deceuninck competa un trio di ingaggi che fa invidia a tutto il WorldTour. Acquisti meno clamorosi sono invece quelli di Felix Großschartner dalla Bora-Hansgrohe e Domen Novak dalla Bahrain-Victorious e Sjoerd Bax dalla Alpecin-Deceuninck, infine risulta difficilmente spiegabile la presa del 31enne Michael Vink dalla Bolton Equities Black Spoke.
Ingaggi
>Adam Yates (Ineos Grenadiers)
>Tim Wellens (Lotto-Dstny)
>Jay Vine (Alpecin-Deceuninck)
>Felix Großschartner (Bora-Hansgrohe)
>Domen Novak (Bahrain-Victorious)
>Sjoerd Bax (Alpecin-Deceuninck)
>Michael Vink (Bolton Equities Black Spoke)
Cessioni
Fernando Gaviria (Movistar)>
Maximiliano Richeze (Ritiro)>
Alexys Brunel (Dunkerque Grand Littoral)>
Yousif Mirza (Ritiro)>
Oliviero Troia>
Joel Suter (Tudor)>
Andrés Camilo Ardila (Burgos-BH)>
Gli uomini per le corse a tappe
João Almeida
Adam Yates
Juan Ayuso
Jay Vine
Brandon McNulty
Marc Soler
Risulta perfino superfluo parlare degli obiettivi e delle ambizioni di Tadej Pogacar per il 2023: il fuoriclasse sloveno vuole semplicemente vincere il più possibile, dalle classiche di primavera al Tour de France, dopo il secondo posto dell’anno scorso. Quando Pogacar non sarà in gara i capitani che potranno correre effettivamente da leader sono João Almeida, che punterà al Giro, e Adam Yates, specialista nelle corse di una settimana. Non sono comunque certo finiti gli ottimi scalatori in squadra, a partire dal giovane Juan Ayuso, che tornerà alla Vuelta dopo il terzo posto ottenuto nel 2022 a soli 19 anni, ma non va dimenticato anche il neoacquisto Jay Vine, recente vincitore del Tour Down Under e in continua crescita, è atteso al via della Corsa Rosa. Tra i numerosi gregari di lusso per le salite annoveriamo invece Rafal Majka, Marc Soler, Brandon McNulty, Felix Großschartner, George Bennett e Davide Formolo, tutti uomini in grado di correre per sé stessi con ottimi risultati. Un passo indietro a questi, tra i gregari più classici troviamo gli sloveni Jan Polanc e Domen Novak, infine si attendono progressi dal giovane neozelandese Finn Fisher-Black, che non sembra ancora in grado di mantenere le importanti promesse sul suo conto.
Gli uomini per le corse in linea
Diego Ulissi
Alessandro Covi
Tim Wellens
Matteo Trentin
Tenendo ben presente che anche nel reparto corse in linea Pogacar, quando presente, sale al primo posto delle gerarchie, sono comunque diversi gli ottimi corridori che sperano di avere qualche giornata di gloria personale. Lo svizzero Marc Hirschi sembra tornato sui livelli di un paio di stagioni fa, e sul suo menù per il 2023 ci sono quasi esclusivamente corse di giornata, con una predilezione per le gare vallonate, la sua specialità. Altri uomini da corse sono gli italiani Alessandro Covi e Diego Ulissi e i neoarrivati Tim Wellens, che deve per forza di cose ridimensionare le proprie ambizioni personali, Sjoerd Bax, sorpresa del 2022 e anche lo stesso Adam Yates. Per quanto riguarda le corse del pavé del nord spiccano sicuramente il nome di Matteo Trentin, vero capitano di squadra nelle spedizioni sulle pietre. Tra i forti passisti che invece completeranno le selezioni di classiche e grandi giri annoveriamo Mikkel Bjerg, Felix Groß, Vegard Stake Laengen, Michael Vink ed i fratelli portoghesi Ivo Oliveira e Rui Oliveira.
Gli uomini per le volate
Juan Sebastián Molano
Con la partenza di Gaviria il reparto sprinter del team vede ora un solo velocista principale: il tedesco Pascal Ackermann. Lo sprinter teutonico è apparso in leggero calo nelle ultime stagioni, ma quest’anno avrà numerose possibilità per provare a tornare ai propri livelli migliori. I velocisti in squadra non sono di certo finiti, e se Matteo Trentin sembra maggiormente concentrato sulle classiche, Juan Sebastián Molano è invece in crescita e finalmente libero dal vincolo di correre da ultimo uomo, ruolo in cui non sempre ha corso al meglio. Altro uomo veloce è il sudafricano Ryan Gibbons, che rende al meglio in sprint ridotti viste le sue doti di resistenza alle salite, mentre l’altro colombiano Álvaro Hodeg non corre da più di un anno per prolungati problemi fisici.