Uno scorcio del Sentiero Valtellina © Sentiero Valtellina via Facebook
Cicloturismo

Alcune cose da non perdere lungo il Sentiero Valtellina

Itinerario fattibile in ogni stagione seppur con diverse attrezzature e modalità. Buona possibilità di servizi, tour guidati e noleggio bici

28.12.2024 15:55

Paesaggi naturali, cultura, artigianato e prodotti enogastronomici si sposano con un ambiente nel contempo aspro e visitabile. 

Cicloturismo in Valtellina lungo il celebre sentiero

Noto come il sentiero Valtellina, è un percorso tipico per il cicloturismo in Valtellina. Un centinaio di km da Colico a Morbegno su asfalto, parte su pista ciclabile parte in sede promiscua. Tutto il percorso è punteggiato da strutture ricettive, noleggio e riparazione bici; inoltre è situato nei pressi di snodi ferroviari che lo rendono facilmente accessibile anche con la formula treno+bici. Dopo Colico, situato all’estrema punta nord del Lago di Como, è interessante vedere il seicentesco Forte di Fuentes, residuo della dominazione spagnola in zona, nonché il Forte Montecchio Nord, risalente alla Prima Guerra Mondiale e considerato la fortezza dell’epoca meglio conservata in Europa. Morbegno è sede di numerose fiere autunnali dedicate ai prodotti caseari ed enologici della zona. Il Santuario di Santa Maria della Sassella, presso Sondrio, risale al 1400 e venne costruito sui resti di una precedente chiesa. Di quest’ultima si narra che fosse sorta in un luogo appositamente indicato dalla Vergine apparsa in sogno ad un sacerdote locale. 

cicloturismo in valtellina
sentieri tra i monti © pexels

Cicloturismo in Valtellina alla scoperta di cultura e natura

Nei pressi di Grosio vi è la Rupe Magna: 5000 incisioni rupestri risalenti al Neolitico ed all’età del ferro raffiguranti figure antropomorfe, geometriche ed animali in quella che è considerata una delle più vaste rocce incise dell’intero arco alpino. La Riserva Naturale Pian di Spagna offre a chi pratica cicloturismo in Valtellina una quantità incredibile di specie floreali locali ed esotiche naturalizzate, così come di fauna con rettili, uccelli, mammiferi e pesci. Prima di arrivare a Morbegno, tappa finale del sentiero, da non perdere un giro nel Parco Naturale dello Stelvio. Ben noti gli aspetti naturalistici, meno forse quelli storici: un vero museo all’aria aperta con resti che documentano le vicende della Prima Guerra Mondiale nella zona.  

I prodotti tipici

Fare cicloturismo in Valtellina significa anche conoscerne le eccellenze enogastronomiche. La zona vanta molti prodotti di origine protetta, tra cui celeberrima la bresaola IGP, simbolo stesso della Valtellina, ed i pizzoccheri. Ma anche i formaggi con le due insegne DOP Casera e Bitto, nonché le mele IGP Stark Delicius e Golden Delicius. Altrettanto vale per il vino; ed è interessante vedere come l’eccessiva pendenza dei pendii avrebbe reso impossibile la coltivazione della vite, originando così la tecnica dei terrazzamenti con i muretti a secco. 820 ettari coltivati a viti, la cui tecnica è stata riconosciuta dall’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità. Fra i prodotti artigianali, sono noti i particolari tappeti detti “pezzotti”, tessuti con fibre naturali quali lana, lino e cotone. Il Museo etnografico della civiltà contadina in Valtellina raccoglie le testimonianze degli antichi villaggi rurali, ricostruendo aspetti della vita quotidiana domestica ed agricola nei diversi mesi dell’anno. 

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