Lasciate (la) strada per cortesia, sta arrivando il ciclocross!
Domenica 8 ottobre a Beringen inizierà un nuovo inverno tra erba, sabbia e fango: i protagonisti attesi e le gare più prestigiose (non manca l'Italia, sulla neve). Tutto ciò che c'è da sapere sulla stagione 2023/2024 di cross
Nelle ultime settimane tra Paesi Bassi, Stati Uniti, Inghilterra, Repubblica Ceca, Germania, Australia e perfino Cile e Nuova Zelanda sono iniziate un po' dovunque per il mondo le prime gare ciclocrossistiche della stagione che ci accompagnerà da qui a fine febbraio 2024. Eppure eppure, convenzionalmente, per parlare di vero e proprio inizio di stagione dobbiamo aspettare che si inizi a gareggiare anche nella terra dove questa disciplina è folclore e culturale. La vera e propria gara del debutto sarà infatti solamente tra una settimana, l'otto ottobre, ovviamente in Belgio, il paese del ciclocross. Per la precisione, l'onore quest'anno spetterà per la prima volta nella storia al giovane Be-Minecross di Beringen, nato solamente nel 2019, ma già capace di entrare a far parte con costanza nel quarto circuito per importanza del panorama mondiale, vale a dire, l'Exact Cross (conosciuto in precedenza con il nome di BricoCross ed Ethias Cross).
Battezzato dalla gara inaugurale del 2023/2024, l'Exact Cross nei prossimi mesi proseguirà con altre sei gare (per un totale di sette, una in meno rispetto al 2022/2023): la prova di Essen (09/12), che ha ormai trovato la sua collocazione circa a metà del dodicesimo mese dell'anno, lo Zilvermeercross di Mol (22/12) e l'Azencross di Loenhout (29/12) durante il periodo natalizio e poi ancora Kastelcross di Zonnebeke (20/01), Parkcross di Maldegem (07/02) e infine il Waaslandcross di Sint-Niklaas (17/02). La challenge, che riunisce sotto la propria egida le maggior competizione fiamminghe escluse dai tre circuiti dominanti (Coppa del Mondo su tutti, poi Superprestige e X2O Badkamers Trofee), non ha una classifica propria, ma rimane comunque un appuntamento fisso del calendario con al proprio interno diversi appuntamenti ritenuti clou dagli stessi atleti.
Notando le differenze con la stagione passata, in realtà non moltissime fortunatamente in questo 2023/2024, torna a far parte dell'Exact Cross il Parkcross di Maldegem, dopo un'annata in cui è stato gara indipendente, mentre escono dal circuito il Polderscross di Kruibeke (già cancellato due anni fa), sulla cui sopravvivenza a questo punto sorgono giustificati dubbi, e il Berencross di Meulebeke, che però per la seconda volta in appena quattro anni organizzerà il prestigiosissimo campionato nazionale belga (14/01). Il Rapencross di Lokeren, invece, che aveva assegnato il driekleur nel gennaio 2023 a Michael Vanthourenhout e Sanne Cant, sparirà a propria volta dal calendario: altre due corse belghe che, schiacciate dalle sempre più elevate impellenze economiche, salutano il mondo del ciclocross e finiscono inevitabilmente per impoverire il calendario belga, l'unico che, al di fuori della CDM, possa dire di essere in salute.
Proprio la Coppa del Mondo è divenuta ormai la challenge di gran lunga più importante e prestigiosa del calendario da qualche anno a questa parte, vantando anche in questa stagione quattordici prove, contro le otto di SP e X2O. La CDM scatterà una settimana dopo il Be-Minecross di Beringen, in quel di Waterloo (15/10), località importantissima per il ciclismo, in quanto sede della società di biciclette Trek (sponsor della Lidl-Trek e in ambito crossistico della squadra del Kannibaal van Baal Sven Nys, la Baloise Trek Lions). Stavolta però la trasferta nordamericana si interromperà lì, senza toccare né Iowa City né soprattutto Fayetteville, che dopo aver ospitato il Mondiale nel 2022 sembrava intenzionata a restare un appuntamento fisso del calendario. Possibile dunque che alcuni big decidano di saltare in toto il viaggio, rinunciando di fatto ai punti del primo appuntamento sui quattordici totali, ma guadagnandoci due settimane di allenamento tranquillo a ridosso di quattro mesi molto intensi con ben poco respiro.
Tornati in Europa, la CDM continuerà a marce serrate: la prova di Maasmechelen, la prima targata Belgio, è in programma per il 29/10 e si rivede Dendermonde (12/11) dopo un anno di stop. Si volerà poi in Francia per la prima delle due tappe transalpine in quel di Troyes (19/11), prova che è all'esordio in Coppa ma già sufficientemente rodata nell'importante Coupe de France. Tocca quindi alla confermata Dublino (26/11) a fine novembre, mentre dicembre sarà inaugurato dal ritorno di Flamanville (03/12), con il suo spettacolare finale nel castello. Non si muove dall'ormai consueta collocazione la tappa di Vermiglio in Val di Sole (10/12), unica gara di tutta la stagione che si svolgerà su superficie nevosa (possibilmente naturale) e che sta pian piano convincendo tutti della bontà dell'idea di inserire il ciclocross all'interno degli sport di prova ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. La data, rispetto a quella assegnatale nel 2022, è leggermente più sfavorevole però, perché coincide con il fine settimana in cui tradizionalmente i vari team di cross volano in Spagna a preparare il periodo natalizio. Tre settimane ricche di gare e strapiene di pubblico che verranno aperte dal Citadelcross di Namur (17/12), uno dei percorsi più duri ed esigenti dell'intero calendario, nonché uno dei più amati da crossisti ed appassionati. Seguono lo Scheldecross di Anversa (23/12), classica su sabbia sempre molto ambita e un'altra classica di spessore: Asper-Gavere (26/12). Quattro giorni più tardi, il 30/12, è in programma l'unica prova neerlandese di Natale, il Vestingcross di Hulst (che nel 2026 ospiterà i Mondiali, seppur in un altro luogo, più adatto ad ospitare le decine di migliaia di spettatori attese). Chiuderà il periodo natalizio la splendida manche di Zonhoven (07/01), con il suo De Kuil, la fossa, uno dei posti più iconici per il mondo del cross. Benidorm (21/01) non si sposta grazie all'ottima partecipazione sia di atleti che di pubblico nel 2023 ed è la tredicesima frazione della CDM, la penultima prima della consueta chiusura in quel di Hoogerheide (28/01), per il GP Adrie van der Poel (l'immagine di copertina è riferita proprio al Mondiale 2023 tenutosi sul medesimo tracciato e vinto dal figlio Adrie, Mathieu). Ad aggiudicarsi la classifica sarà colui che al termine delle quattordici prove avrà accumulato più punti; ogni frazione ne assegna 40 al vincitore, 30 a colui che si piazza secondo, 25 al terzo, 22 al quarto e poi dal quinto al venticinquesimo si scala sempre di un punto, dai 21 conquistati dall'ultimo della top five al punto che spetta al 25°.
Il Superprestige condivide con la Coppa del Mondo la società organizzatrice: Flanders Classic. La storica challenge quest'anno tutta belga prenderà il via da Overijse, con il Druivencross (21/10), la “Madre di tutti i cross”, probabilmente la singola frazione più importante della stagione, comprese quelle di CDM. Non a caso le è stata riservata l'unica domenica dell'anno non occupata da Europei, Mondiali, Campionati Nazionali o CDM prima di febbraio. Il SP continuerà il sabato successivo a Ruddervoorde (28/10) e a Niel, l'11/11, con lo Jaarmarktcross, gara che si tiene sempre nel giorno dell'anniversario dell'armistizio che pose fine al primo conflitto mondiale. Giro di boa con l'Aardbeiencross di Merksplas (18/11), quinta prova in calendario a Boom il 02/12. Non possono mancare durante le festività di Natale, Capodanno ed Epifania due storiche prove come Heusden-Zolder (27/12) e ovviamente la notturna più famosa al mondo: Diegem (28/12). Dopo un mese e mezzo di pausa chiuderà il Superprestige un'altra frazione ricca di storia, il Noordzeecross di Middelkerke (10/02). I punteggi con cui viene determinata la generale sono semplicissimi: 15 al primo, 14 al secondo, 13 al terzo e via via così sino al punto per il quindicesimo.
L'ultimo grande circuito è quello dell'X2O Badkamers Trofee - già Gazet van Antwerpen, BPost Bank e DVV Verzekeringen Trofee - la cui graduatoria finale è stilata sommando i tempi di tutte le tappe, con 15", 10" e 5" di abbuono in palio alla fine del primo giro di ogni gara. Un assenza pesa sulla generale dell'assente 5'00" rispetto al vincitore; ciò non impedisce a chi salta una o due prove di ambire comunque alla vittoria finale, come testimoniato dal successo di Fem van Empel durante la scorsa stagione, giusto per fare un esempio recente. Il via verrà dato come da tradizione il primo novembre in quel di Oudenaarde per il Koppenbergcross (01/11), altra singola manche di estremo prestigio. Ci sono poi l'Urban Cross di Kortrijk (26/11) e l'Herentals Crosst (16/12) il giorno antecedente alla tappa di CDM di Namur: uno dei back to back più impegnativi della stagione, perfetto per inaugurare il periodo natalizio.
Il primo dell'anno 2024 non può mancare il GP Sven Nys di Baal (01/01), anch'esso un cross molto tosto spesso caratterizzato da terreno fangoso. Tre giorni più tardi sarà il turno del Duinencross di Koksijde (04/01) gara sulle dune sabbiose tra le più spettacolari della stagione che regala sempre diverse perle di classe da parte dei protagonisti più talentuosi del panorama. Il programma dell'X2O continua esattamente come nella passata stagione, con il Flandriencross di Hamme (27/01) il weekend precedente al Mondiale, e a chiudere Krawatencross di Lille (11/02) e infine il Brussels Universities Cyclocross nella capitale del Belgio e dell'Europa (18/02).
Non molti i cross indipendenti fiamminghi: Kermiscross di Ardooie (19/10), l'Hexia Cross di Gullegem (06/01), l'anno scorso parte del Superprestige, il Cyclocross di Otegem (15/01), ovviamente il giorno dopo i campionati nazionali, e infine - da tradizione - lo Sluitingsprijs di Oostmalle che il 25 febbraio chiuderà la stagione internazionale 2023/2024 di ciclocross.
Per quanto riguarda l'Italia, il riferimento è sempre il Giro d'Italia Ciclocross, organizzato anche in questa sua quindicesima edizione dall'ASD Romano Scotti. Queste le tappe del calendario, sei in totale: Tarvisio (01/10) e Buja-Osoppo (08/10) per la partenza friulana, Corridonia (15/10), Follonica (12/11), Cantoira (18/11) e a chiudere la frazione di San Colombano Certenoli (26/11). Altre prove di primo piano che si svolgeranno in Italia sono il GP Internazionale di Jesolo (21/10), l'Increa Cyclocross di Brugherio (28/10), l'International Cyclocross Grand Prix Cicli Francesconi il giorno seguente (29/10) e a stretto giro di posta il CX Internazionale di Firenze (01/11). Seguono Torino (19/11) e il Gran Premio di Val Fontanabuona (26/11), prima del tradizionale appuntamento il giorno dell'Immacolata ad Oderzo con il Ciclocross del Ponte (08/12). Tante dunque le gare internazionali che si terranno sul territorio della penisola, un'ottima notizia per il movimento azzurro che ci aveva già anticipato il commissario tecnico della nazionale italiana Daniele Pontoni nell'intervista rilasciataci a febbraio.
Capitolo gare che assegnano maglie e medaglie: il fine settimana clou sarà quello del 13 e 14 gennaio, con i campionati nazionali; in Italia il tricolore si assegnerà sul percorso di Cremona (lo storico GP Mamma e Papà Guerciotti che si è recentemente spostato qui di sede). In Belgio, come detto, gli occhi saranno puntati verso Meulebeke (Berencross, tracciato non troppo impegnativo altimetricamente, adatto a corridori esplosivi come Iserbyt più che a crossisti che fanno della potenza la propria virtù), nei Paesi Bassi verso Hoogeven. In Francia si corre a Camors, in Svizzera a Meilen e nel Regno Unito a Falkirk. La Repubblica Ceca testa il tracciato di Tabor a tre settimane dalla rassegna iridata.
I Campionati Europei torneranno a Pontchâteau (05/11) dopo sette anni dall'ultima volta (allora vinse Toon Aerts, attualmente ancora ai box per la squalifica). Difficile immaginare però, almeno al maschile, i tre big giocarsi la maglia di campione continentale. Saranno invece probabilmente della partita per il Campionato del Mondo di Tabor (03-04/02), su un percorso arcinoto che già nel 2015 ospitò il Mondiale; l'incognita principale è rappresentata dal meteo: se ci sarà ghiaccio per terra alcuni equilibri potrebbero rivelarsi più fragili del previsto. In generale, il tracciato non risulta particolarmente selettivo, ma chi dimostrerà di poter spingere più watt dei rivali sarà anche probabilmente in grado di staccarli, nonostante tutto.
I protagonisti e i loro programmi ed obiettivi
La sceneggiatura è già stata buttata giù, per lo spettacolo vero e proprio dovremo attendere i crossisti e i loro programmi. Rispetto all'estate del 2022 i movimenti di mercato sono stati decisamente meno importanti: Zoe Backstedt si è trasferita alla Canyon-SRAM, squadra con la quale disputerà anche la stagione di ciclocross; Marie Schreiber ha lasciato la Circus-Reuz-Technord (sempre una costola dell'Intermarché), che però è riuscita a guadagnarsi la fiducia per la stagione invernale del baby fenomeno Lauren Molengraaf. Yordi Corsus si è invece accasato alla Pauwels Sauzen-Bingoal. Da segnalare infine che Corendon è tornata sulla scena come co-sponsor della Crelan, la squadra di Sanne Cant e Laurens Sweeck, ma anche di molti giovani come Joran Wyseure, Emiel Verstrynge, Witse Meeussen e Aaron Dockx; sbarca qui dalla 777 anche Inge van der Heijden.
Quasi tutti i più forti crossisti al mondo sono quindi rimasti fedeli al team del 2022/2023, molti di loro non hanno ancora però annunciato i propri programmi. Partendo da loro Due, i soliti Due, è probabile che li vedremo all'opera da fine novembre o al peggio inizio dicembre, per poi ammirarli con continuità a Natale e, si spera, per tutto gennaio in vista dei Mondiali di Tabor. Stiamo naturalmente parlando dei due uomini in copertina, il campione del mondo (anche su strada) Mathieu van der Poel e il vice-campione del mondo (anche su strada) Wout van Aert. Il terzo incomodo, Tom Pidcock, lontano ancora secoli dalle loro prestazioni, almeno nel ciclocross (ma nemmeno su strada ci si è ancora avvicinato, a differenza della MTB), dovrebbe seguire un programma simile a grandi linee; da vedere se riconfermerà la scelta di saltare il Mondiale.
In loro assenza saranno i crossisti puri ad animare tutti i fine settimana e soprattutto a contendersi le varie graduatorie generali. Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout, Lars van der Haar e Laurens Sweeck appartengono alla “classe dirigente” e difficilmente verranno destituiti dai tanti giovani che però sono sempre convinti e determinati nell'affiancarli ai vertici, se proprio non è possibile spodestarli dal trono, o almeno avvicinarsi. Tra questi spicca sicuramente l'iridato under 23 nonché figlio d'arte Thibau Nys. Il campioncino in erba della Baloise ha dichiarato di voler correre all'incirca una ventina di cross con gli élite e di volere salire più volte sul podio e magari vincere se tutto gira nel verso giusto, prima che rientrino in campo MVDP e WVA. Per quanto concerne la disputa delle varie challenge Nys però si chiama fuori, dato che non bisserà quasi mai l'impegno il sabato e la domenica.
Il più indicato come cannibale è senz'altro Iserbyt, il quale però nell'ultima stagione ha subito qualche battuta di arresto prima e soprattutto dopo la caduta a Vermiglio ed ha vinto “solamente” l'X2O, inchinandosi a Laurens Sweeck in CDM e a LVDH nel SP. I fantastici quattro potrebbero comunque dar vita ad emozionanti sfide in almeno un paio di classifiche, con i Pauwels che possono giocare di squadra con l'uomo di classifica Iserbyt e il Vanthourenhout da grandi appuntamenti che però potrebbe anche aver raggiunto una maturità che gli consenta di giocarsi uno dei tre circuiti principali, un po' come successo nella scorsa stagione in Coppa, seppur a debita distanza da Sweeck.
Al femminile difficile immaginare che qualcuno possa impensierire le tre 2002 (che potrebbero fare un altro anno tra le under, ma ovviamente si sfideranno a livello élite, stavolta anche al Mondiale) Fem van Empel (iridata), Puck Pieterse (argento Mondiale) e Shirin van Anrooij (iridata U23) nel Campionato del Mondo, ma è possibile che invece le varie Ceylin Del Carmen Alvarado (tornata nel 2022/2023 con una certa costanza a buoni livelli, seppur non i suoi migliori), Denise Betsema, Annemarie Worst facciano man bassa nelle challenge. Van Anrooij ha infatti annunciato che partirà subito gareggiando a Beringen e Waterloo, ma poi si prenderà una lunga pausa fino a dicembre, disputando in totale solamente una dozzina abbondante di cross, la maggior parte in preparazione al Mondiale di Tabor: effetti del suo passaggio, ormai definitivo, su strada. Pieterse, sempre dopo aver corso negli USA, dovrebbe fermarsi all'incirca per una settimana, rientrando quindi in tempi relativamente brevi e potendo, forse, ancora puntare alla vittoria finale in qualche challenge. Van Empel a propria volta ha corso molto su strada e non è scontato che decida di tirar dritto da ottobre a febbraio come nel 2022/2023; notizie ufficiali non sono ancora giunte né da lei né dalla Jumbo-Visma, quel che fa ben sperare è che il suo focus sembra essere rimasto il ciclocross.
In questo quadro le due grandi assenti, al di là delle pur brave Van der Heijden e Kata Blanka Vas, sono l'oro e l'argento di Fayetteville 2022: Marianne Vos e Lucinda Brand. La prima si è sottoposta ad un intervento chirurgico per risolvere il problema all'arteria iliaca ed è verosimile immaginare uno scenario che la veda nuovamente in campo a partire da dicembre, ovviamente con in mente l'obiettivo del nono (!) titolo mondiale. La seconda invece avrebbe voluto ardentemente competere sin da Beringen, ma la caduta nella penultima tappa del Simac Ladies Tour in cui si è fatta male alla clavicola ha rivoluzionato i suoi programmi, costringendola ad un'altra rincorsa dopo quella vissuta la passata annata dopo l'infortunio al polso nella ricognizione del percorso di Tabor (quello dove si terrà il Mondiale…). Il rientro di Lucinda non è ancora deciso, ma attualmente la campionessa della Baloise si sta concentrando sul recupero e la riabilitazione.
In casa Italia, Silvia Persico non può che rimanere la vedette principale. La lombarda andrà ancora una volta all'assalto delle medaglie nel Campionato del Mondo, ma ovviamente, da buona (anche) stradista, non potrà disputare tutte le gare principali; con il suo team elaborerà un calendario che gli consenta di rincorrere i propri obiettivi ma anche di preparare adeguatamente il 2024 su strada. Curioso sarà osservare come si muoveranno Federica Venturelli e Valentina Corvi nella nuova categoria U23, ma anche gli juniores come Elisa Ferri (la quale nelle categorie giovanili ha fatto exploit nei campionati italiani) e al maschile Stefano Viezzi.
Per chiudere una postilla sul fenomeno emergente del ciclismo mondiale (che sia strada, cross o MTB pare proprio non fare differenza): riuscirà Albert Philipsen - categoria junior - ad imporsi in quel di Tabor anche in questa disciplina, dopo essersi preso praticamente tutto tra Mondiale ed Europei in MTB e su strada? Seguirlo nelle sue uscite invernali sarà senz'altro uno degli elementi di maggiore interesse di questo 2023/2024 ciclocrossistico.